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L'ala mobile non è il flap: si alza il profilo principale

Ross Brawn difende il provvedimento della FIA e spiega come dovrebbe funzionare l'idea

Ross Brawn si sente punto nel vivo e scende in campo a difesa dell'alettone posteriore mobile. L'ingegnere che dirige il team Mercedes è anche il responsabile della commissione tecnica della FOTA, l'associazione delle squadre, per cui è fra i promotori che hanno spinto la proposta che è stata approvata dall'ultimo Consiglio Mondiale della FIA. Tecnici e, in particolare, molti piloti hanno espresso dure critiche su questo sistema che dovrebbe favorire i sorpassi solo del pilota che sta in scia di un collega con un distacco minore al secondo. I responsabili delle squadre hanno detto chiaramente che sono disposte ad introdurre questo concetto radicale se e solo se sarà garantito lo spettacolo, vale a dire se permetterà più sorpassi durante la gara. Brawn ha studiato il sistema che dovrà entrare in vigore nel 2011 ed è convinto della bontà dell'idea: da un punto di vista squisitamente tecnico è sicuro che non ci saranno problemi né di sicurezza, né di affidabilità, mentre apre ad un'attenta riflessione sulla regola sportiva affinché il sorpasso non diventi troppo facile. "Diversi team si sono accollati una parte della ricerca, specie al CFD: l'ala è configurata in modo tale che se verificasse un cedimento si bloccherebbe nella posizione di pieno carico e non il contrario”. L'aspetto è interessante, però va spiegato meglio, perché finora avete parlato del flap superiore che si dovrebbe abbassare, riducendo l'incidenza a zero... "No, non è così: il realtà è il bordo di entrata del piano principale che si solleva, non il flap superiore che scende. Sarà l'ala principale alzandosi che andrà a coprire il profilo superiore. Pertanto se ci sarà un problema, tutt'al più l'ala non si muoverà e restare nella posizione tradizionale di massimo carico”. I tecnici delle squadre stanno studiando le regole tecniche, per fare in modo che la differenza di velocità in rettilineo non sia esagerata, al punto da rendere il sorpasso troppo facile. In realtà i pareri non sono unanimi e come abbiamo segnalato questa mattina ci sono progettisti di F.1 che hanno fatto prove simili al simulatore e sarebbe emerso che non solo i sorpassi non saranno facili, ma sarà possibile attuare delle strategie per evitare che siano efficaci. Certo l'argomento fa discutere i tecnici, figuriamoci gli appassionati ben poco disposti a vedere trasformato un Gran Premio in una sorta di wrestling dove conta solo lo spettacolo e lo sport va a farsi benedire. Voi cosa ne pensate?

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