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La Ferrari teme il Consiglio Mondiale di domani

A Londra c'è chi scommette che verranno tolti tutti i punti del mondiale Costruttori

Alla Ferrari cresce la tensione: questa sarà una settimana molto importante per la squadra del Cavallino e gli effetti che scaturiranno da questi giorni si riverbereranno su tutto il finale di stagione di Maranello. Prima del Gp d'Italia che dovrà rilanciare le speranze mondiale di Fernando Alonso con la F10, domani a Parigi ci sarà l'audizione al Consiglio Mondiale della Fia per il supplemento di indagine che la Federazione Internazionale ha aperto dopo che la squadra è stata punita dal collegio dei commissari sportivi del Gp di Germania ad Hockenheim al pagamento di una multa di 100 mila euro per non aver rispettato l'articolo 39.1 del Regolamento Sportivo della FIA che vieta qualsiasi ordine di squadra che interferisce con il risultato della gara. 

 Si ricorderà che Felipe Massa aveva ceduto la testa della corsa a Fernando Alonso in modo plateale, dopo un discutibile messaggio via radio del suo ingegnere di pista Rob Smedley che aveva scatenato la reazione delle altre squadre del paddock. La difesa del Cavallino come argomento porterà che nessuno ha ricevuto un danno dall'azione dei piloti Ferrari e che dalle comunicazioni radio non è mai partito un ordine espresso di invertire le posizioni per cui non dovrà esserci altra sanzione aggiuntiva a quella già deliberata in primo grado dai commissari sportivi. Va ricordato che Jean Todt, presidente della Fia, non dirigerà il Consiglio Mondiale, ma affiderà il ruolo ad un vice-presidente per evitare di cadere nell'accusa di conflitto di interessi. Il francese, infatti, nel 2003 quando era a capo della Gestione Sportiva di Maranello sancì il successo di Michael Schumacher su Rubens Barrichello al Gp d'Austria con un perentorio ordine via radio. Sarebbe quindi paradossale che proprio Todt fosse chiamato a giudicare la Ferrari su questo argomento, ma non solo: il figlio Nicolas è il manager di Felipe Massa, uno dei piloti che sono direttamente coinvolti nella vicenda, per cui è giusto che rimanga fuori dalla stanza dei bottoni anche per ragioni di opportunità. Il defilarsi di Todt, comunque, non va letto in chiave positiva: dalla Gran Bretagna scommettono che il Consiglio Mondiale Fia colpirà la Ferrari con una condanna aggiuntiva. Secondo le indiscrezioni degli inglesi la squadra del Cavallino potrebbe essere privata nel mondiale Costruttori dei punti conquistati dai due piloti ad Hockenheim. In questo caso la sanzione avrebbe solo l'effetto psicologico perché il team di Maranello è terzo nella classifica a squadre con 250 punti e non può veder minacciata la posizione dalla Mercedes GP che è ferma a 146: la perdita dei 43 punti di Hockenheim, in sostanza, non cambierebbe niente, se non che servirebbe a sancire ulteriormente la colpa della Ferrari. Ma nella terra della perfida Albione c'è chi sostiene che ci sarà un provvedimento molto più pesante: la Ferrari potrebbe rimetterci tutti i punti del mondiale Costruttori e così scivolerebbe all'ultimo posto di questa graduatoria, con un danno economico valutabile in qualche decina di milioni di euro. In questo caso la mazzata sarebbe terribile, tant'è che gli avvocati del Cavallino sarebbero pronti ad uscire dall'ambito della giustizia sportiva per cercare un giudizio da quella civile, seguendo un percorso già tracciato in precedenza da Flavio Briatore. Se si dovesse arrivare a tanto, le ripercussioni potrebbero essere fortissime. La Ferrari potrebbe addirittura minacciare di lasciare la Formula 1 per dedicarsi magari ad un progetto sport per la 24 Ore di Le Mans, un tema che ricorre nei discorsi dei dirigenti di Maranello. Pare che i due piloti Fernando Alonso e Felipe Massa siano stati messi in preallarme per partecipare ad una conferenza stampa nella capitale francese qualora ce ne fosse bisogno...

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