Gary Hartstein, l'esperto anestesista americano che è stato il delegato medico della FIA ai Gran Premi di Formula 1 fino al 2012 è fiducioso. Il sanitario che ben conosce
Michael Schumacher su Twitter dispensa ottimismo e fiducia:
"In risposta alla domanda se Michael può sopravvivere la mia risposta è un sonoro sì. Ricordo che per il momento le cose sono ancora molto dinamiche...".
Nel frattempo una
trentina di giornalisti per lo più tedeschi, italiani e francesi
si sono assiepati davanti al Centro Ospedaliero Universitario di Grenoble dove il sette volte campione del mondo è ricoverato in prognosi riservata: l'ex pilota tedesco è tenuto in coma farmacologico dopo l'intervento chirurgico al cervello a cui è stato sottoposto ieri sera.
Abbiamo contattato un neurochirurgo esperto in traumi alla testa e ci ha prospettato due possibili differenti situazioni: se c'è stato un
ematona extradurale, vale a dire una "bolla" di sangue fra la meninge e l'osso di solito l'intervento chirurgico può essere risolutivo, mentre è più probabile che si sia trattato di un
ematoma sottodurale acuto: in questo caso si possono essere strappati dei vasi per effetto della violenta contusione e si possono anche riformare degli ematomi.
Michael è tenuto in coma farmacologico proprio per sedare l'attività cerebrale e la speranza è che la pressione cerebrale scenda rapidamente ai valori normali. In questo caso non sono da escludere altri interventi chirurgici che ci auguriamo, invece, che possano essere scongiurati. Fra circa un'ora e mezza sapremo aggiornarvi con notizie più precise dopo la conferenza stampa dei sanitari transalpini...
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