Il caso: Vettel minimizza il problema al collo, ma condizionerà il GP del ferrarista?
Il pilota tedesco è sicuro che le sollecitazioni della gara saranno meno intense di quelle della qualifica, ma Sebastian dovrà reggere i 52 giri di Silverstone. Alla Ferrari sperano che il dolore si riduca, ma un punto verrà fatto domattina.
Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images
Il problema è emerso durante la sessione FP3. Mentre Kimi Raikkonen è sceso regolarmente in pista per il secondo ‘run’ di simulazione qualifica, Sebastian Vettel è uscito dalla monoposto, ed anche dal box. Pochi minuti dopo si è appreso che il tedesco aveva accusato un problema al collo, affidandosi alle cure del suo fisioterapista Antti Kontsas.
Il problema è emerso durante gli otto giri che Vettel ha percorso in FP3, e si ipotizza che l’origine possa essere stato un passaggio su un cordolo o un sobbalzo legato ad una delle numerose sconnessioni presenti sull’asfalto di Silverstone.
Ciò che è apparsa evidente (soprattutto dopo le qualifiche) è stata la difficoltà del tedesco a muovere la testa con naturalezza. Vettel si è presentato al via della qualifica con un vistoso cerotto Kinesio Taping applicato sul collo, completando il turno cronometrato con il secondo tempo finale. Dopo le qualifiche Seb ha voluto minimizzare il suo problema, anche se sono apparse le difficoltà a ruotare il capo.
“Non è stata la sessione più divertente che ricordi – ha spiegato - ma non è ... niente. Ho concluso le qualifiche, quindi tutto bene. Ho dovuto lasciare con un po' in anticipo la sessione del mattino, ma direi che in qualifica alla fine è andata bene”.
Ora gli interrogativi si spostano sul Gran Premio che attende Vettel domani...
“Non sono preoccupato – ha concluso Vettel – il collo oggi è diventato un po' rigido ma penso che la notte aiuterà. Poi il ritmo più lento renderanno meno intense le sollecitazioni, quindi credo che sarà tutto okay”. È comprensibile che Seb abbia voluto tranquillizzare tutti sul suo stato di salute spegnendo sul nascere ogni dubbio sulla sua presenza in pista domani pomeriggio.
Altra cosa, però, è prevedere se il Vettel che dovrà affrontare i 52 giri del Gran Premio di Gran Bretagna sarà il solito Seb o se dovrà stringere i denti tornata dopo tornata. Il ritmo di gara è decisamente più lento rispetto alla qualifica (la differenza sarà di sei-sette secondi) ma 52 giri non sono pochi su una pista che in quanto a “G” laterali è una delle più impegnative dell’intera stagione, e per questo motivo in Ferrari qualche preoccupazione ci dovrà pur essere. Almeno sino a domattina, quando sarà possibile fare il punto della situazione...
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