Storicamente quella di Singapore non è una pista troppo favorevole alla Ferrari, anche se nel 2010 Fernando Alonso aveva rianimato la sua rincorsa al titolo proprio con un successo sul cittadino asiatico. Ed è quello che lo spagnolo spera di riuscire a fare anche quest'anno, perchè con 53 punti da recuperare su Sebastian Vettel non può permettersi di chiudere un'altra volta dietro al tedesco della Red Bull se vuole continuare a credere nel titolo.
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Il calendario sta entrando in una fase piuttosto stressante. Con una sequenza di sette trasferte extra-europee. Ho usato il periodo di vacanza nel mese di agosto per preparami fisicamente al meglio in vista del finale di campionato, una fase che alle difficoltà ordinarie aggiungerà continui cambiamenti di fuso orario" ha detto
Fernando al sito ufficiale del
Cavallino.
Parlando nello specifico del
Gp di Singapore, Alonso ha proseguito: "
Questa è una gara molto impegnativa sia dal punto di vista fisico che mentalmente. Perché lo svolgimento notturno comporta il cambiamento di tutti gli orari del weekend a cui siamo abituati. La corsa è impegnativa, non c’è margine di errore, ma è una pista che mi piace sulla quale ho ottenuto buoni risultati, quattro podi nelle cinque gare finora disputate. Anche quest’anno affronto questo appuntamento con la consapevolezza di poter ottenere buoni riscontri e con la fiducia che ci sia tutto quello che occorre per far bene".
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Come in tutti i circuiti cittadini, anche a Marina Bay c’è sempre il rischio di commettere un piccolissimo errore che può trasformarsi in un problema importante. L’ultimo settore è il tratto più insidioso, in particolare le curve 18 e 19, che passano sotto una tribuna, sono quelle in cui si rischia di più, dove è facile commettere un errore. Basta una piccola perdita di concentrazione e si corre il rischio di terminare la corsa contro le barriere" ha concluso parlando delle insidie maggiori della pista.
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