F1 | Singapore: Perez davanti alle Ferrari, ma Checo è investigato
Il vincitore del GP di Singapore non è ancora ufficializzato: Sergio vince la gara chiusa alla distanza delle due ore, ma il messicano della Red Bull ha infranto per ben due volte le regole sulla distanza minima della safety car ed è finito sotto investigazione dopo una gara strepitosa. Dietro a Checo ci sono le due Ferrari di Leclerc e Sainz. Il monegasco ci ha provato in tutti i modi a mettere in difficoltà la Red Bull, ma non è bastato. Abbiamo visto una rossa competitiva, ma non ancora vincente. Se non a tavolino...
Foto di: Lionel Ng / Motorsport Images
E' stata una gara thrilling dall'inizio alla fine e il risultato non è ancora deciso nemmeno davanti alla bandiera a scacchi perché il vincitore del GP di Singapore, Sergio Perez, è sotto investigazione e dovrà chiarire davanti al collegio dei commissari sportivi perché in safety car si è fatto distanziare dalla vettura staffetta per più di dieci macchine. Ripetendo poi la stessa infrazione anche poco prima della ripartenza. E' difficile capire perchè la FIA non abbia preso una decisione prima della bandiera a scacchi: la FIA non regge il passo della F1 moderna...
ll messicano si è aggiudicato la gara di Marina Bay nel giorno in cui la Red Bull non poteva fare affidamento su Max Verstappen: Checo è andato al comando alla prima curva con una partenza a razzo e non l'ha più mollato con una gara straordinaria. Perez ha esultato davanti alla bandiera a scacchi perché è riuscito a chiudere la gara conclusa alla soglia delle due ore (60 dei 61 giri della lunghezza) con un vantaggio di 7"595 sulla Ferrari di Charles Leclerc.
Dietro a Sergio ci sono le due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, ma cosa potrebbe succedere alla classifica a sudamericano per non aver rispettato la procedura della safety car? Lo storico dice: penalità di 5 secondi o 10 secondi fino al drive through.
Perez la quarta vittori in carriera l'ha conquistata in pista e dovrà essere confermata a tavolino: il sudamericano si esalta sui circuiti cittadini visto che il successo precedente è targato Monte Carlo. La Red Bull allunga a sette la striscia delle vittorie consecutive, proseguendo la sequenza anche senza Verstappen.
La Ferrari, dunque, non riesce a tornare al successo su un tracciato come quello di Marina Bay favorevole alle caratteristiche della F1-75. Charles Leclerc ci ha provato in tutti i modi per portare un attacco alla RB18, ma il monegasco ha dovuto prendere troppi rischi per mantenere il passo di Perez e alla fine ha dovuto arrendersi per un surriscaldamento delle gomme anteriori. Il monegasco ha speso tutto, ma non ne aveva più per contrastarare la giornata di gloria di Sergio. Solo i commissari sportivi possono ribaltare il giudizio, prendendo una decisione che doveva essere già ufficializzata.
Carlos Sainz non è mai stato in partita: lo spagnolo è ripagato dal terzo posto perché non ha mai avuto il passo per tenere testa ai primi due. Il madrileno ha dovuto vedersela prima con Lewis Hamilton, poi finito nono a causa di una nasata in cui ha rotto l'ala anterior, e poi con Lando Norris che però nel finale è andato staccandosi con la McLaren.
La Ferrari non riesce a rompere l'incantesimo per tornare sul gradino più alto del podio, sebbene conquisti le pole position e porti a casa più punti di tutti (33). La partenza al palo doveva essere un vantaggio per la rossa, ma Leclerc, dopo un avvio fulminio, è stato scavalcato dalla Red Bull di Perez che poi si è fatto vedere solo dallo scarico.
Se il secondo posto di Monza era la dimostrazione di una sconfitta, non si può dire altrettanto del posto d'onore di Singapore che è arrivato dopo una vera gara pazza iniziata con la pista bagnata e con le gomme intermedie. A Maranello possono recriminare solo per il via, ma per il resto il team non ha commesso errori.
Fuori dal podio ci sono le due McLaren con Lando Norris quarto e Daniel Ricciardo: la squadra di Woking porta a casa punti preziosi per la battaglia nel quarto posto nel Costruttori, visto che le due Alpine hanno rimediato due ritiri a causa del cedimento del motore Renault, mentre Fernando Alonso, al suo 350esimo GP, stava costruendo un risultato entusiasmante. La McLaren torna quarta grazie ai 22 punti di Marina Bay e dà una svolta alla sua stagione con la MCL36 rivista e corretta nell'aerodinamica.
Bene anche le Aston Martin con Lance Stroll sesto e Sebastian Vettel, ottavo. Il tedesco ha dovuto inchnarsi al ritorno di Max Verstappen che è riuscito a tornare in zona punti dopo una gara difficile, difficilissima condizionata dagli errori in qualifica, ma non solo. E' partito malissimo (pare abbia usato la mappa sbagliata) e poi ha fatto un dritto: roba non da campione del mondo, ma l'olandese porta nel carniere qualche punto in attesa dell'incoronazione che arriverà domenica prossima a Suzuka.
Ha deluso la Mercedes nona con Lewis Hamilton: l'inglese ha commesso un errore da principiante nel momento clou della gara e poi si è scusato con la squadra: poteva essere da podio, ha concluso con due punticini una gara che ha visto sbagliare in molti con bandiere gialle, VSC e Safety Car a profusione. La Stella può archiviare l'anno pensando che non ci saranno altre occasioni per sperare in un vittoria che interrompa quel zero che tanto pesa al sette volte campione del mondo.
Pierre Gasly chiude la top ten e restituisce fiducia all'AlphaTauri con una AT03 modificata davanti che sembra andare meglio. il punticino permette di agganciare la Haas all'ottavo posto delle squadre. Tutto il resto è contorno: aspettiamo la sentenza dei commissari FIA. Se c'è una giustizia ci sarà un ribaltamento della classifica e del vincitore. Vediamo...
Cla | Pilota | Telaio | Giri | Tempo | Distacco | Distacco | km orari | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 |
Sergio Pérez Mendoza
|
Red Bull | 59 | 2:02'15.238 | 25 | |||
2 |
Charles Leclerc
|
Ferrari | 59 | 2:02'22.833 | 7.595 | 7.595 | 18 | |
3 |
Carlos Sainz Vázquez de Castro
|
Ferrari | 59 | 2:02'30.543 | 15.305 | 7.710 | 15 | |
4 |
Lando Norris
|
McLaren | 59 | 2:02'41.371 | 26.133 | 10.828 | 12 | |
5 |
Daniel Ricciardo
|
McLaren | 59 | 2:03'13.520 | 58.282 | 32.149 | 10 | |
6 |
Lance Stroll
|
Aston Martin | 59 | 2:03'16.568 | 1'01.330 | 3.048 | 8 | |
7 |
Max Verstappen
|
Red Bull | 59 | 2:03'19.063 | 1'03.825 | 2.495 | 6 | |
8 |
Sebastian Vettel
|
Aston Martin | 59 | 2:03'20.270 | 1'05.032 | 1.207 | 4 | |
9 |
Lewis Carl Davidson Hamilton
|
Mercedes | 59 | 2:03'21.753 | 1'06.515 | 1.483 | 2 | |
10 |
Pierre Gasly
|
AlphaTauri | 59 | 2:03'29.814 | 1'14.576 | 8.061 | 1 | |
11 |
Valtteri Bottas
|
Alfa Romeo | 59 | 2:03'49.082 | 1'33.844 | 19.268 | ||
12 |
Kevin Magnussen
|
Haas | 59 | 2:03'52.848 | 1'37.610 | 3.766 | ||
13 |
Mick Schumacher
|
Haas | 58 | 1 lap | ||||
14 |
George Russell
|
Mercedes | 57 | 2 laps | ||||
Yuki Tsunoda
|
AlphaTauri | 34 | ||||||
Esteban Ocon
|
Alpine | 26 | ||||||
Alexander Albon
|
Williams | 25 | ||||||
Fernando Alonso
|
Alpine | 20 | ||||||
Nicholas Latifi
|
Williams | 7 | ||||||
Guan Yu Zhou
|
Alfa Romeo | 6 | ||||||
Guarda i risultati completi |
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