McLaren-Honda: ecco il compressore centrale nella V
I giapponesi hanno sviluppato una soluzione rivoluzionaria: superati i guai di affidabilità farà paura a tutti
Ecco la prima immagine che testimonia il fatto che abbiamo sempre sostenuto: la Honda monta il compressore al centro del V6 RA615 H e ha, quindi, un'installazione del tutto diversa dalle altre power unit, Mercedes compresa. Se la Stella a tre punte ha deciso di mettere compressore e turbina a sbalzo degli ingombri del 6 cilindri, i tecnici giapponesi hanno intrepreso una strada diversa, sicuramente difficile ma interessante.
Lo scatto del bravo spagnolo Alberto Fabrega chiarisce molti dubbi: la Honda ha puntato su un progetto estremo seguendo le indicazioni di Gilles Simon, il francese che è stato a capo dei motoristi Ferrari nell'era Schumacher. Nella foto, infatti, si può vedere chiaramente che il compressore è centrale e ha una forma che permette di dire che non è un tradizionale sistema centrifugo, ma si avvale dell'esperienza che la IHI, fornitrice della Honda, ha sviluppato nel mondo aeronautico.
In sostanza i tecnici nipponici sarebbero riusciti a realizzare una soluzione mista che unisce dei concetti del compressore assiale a quelli più tipici del mondo delle quattro ruote. Dentro alla V del motore un compressore grande come quello della Mercedes non ci potrebbe stare, per cui i giapponesi hanno puntato su un sistema diverso per compattare il packaging della power unit Honda.
E l'MGU-H si trova in mezzo fra il compressore e la turbina, in una zona che risente fortemente delle alte temperature per cui a patirne è l'affidabilità del sistema ERS. Il rivoluzionario compressore è raffreddato da un intercooler di tipo aria/aria: nell'immagine si nota il tubo dorato che è di portata verso lo scambiatore, mentre quello nero è di ritorno. Hanno dimensioni identiche, mentre se ci fosse un intercooler aria/acqua il ritorno avrebbe un tubo idraulico e con una portata molto minore.
Si possono vedere anche gli scarichi che, questi sì, sono come quelli della Mercedes nel 2014, vale a dire non intonati: cortissimi che permettono un'ottima coibentazione, ma non permettono di sfruttare la prestazione al massimo.
La Honda, insomma, ha puntato su soluzioni estreme (sarà interessante capire come diavolo funziona questo strano compressore) per offrire alla McLaren l'opportunità di realizzare una monoposto molto tirata nel posteriore.
I continui guai di affidabilità stanno rendendo problematico lo sviluppo di una power unit che se dovesse funzionare potrebbe fare paura a tutti. Ed è quello che Fernando Alonso sta aspettando. Ma quanto tempo ci vorrà per soddisfare le aspettative dello spagnolo?
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