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Sebastian Vettel imperatore del Giappone

Il pilota della Red Bull vince e, grazie al ritiro di Alonso, si porta a 4 punti dallo spagnolo nel mondiale

Un Sebastian Vettel imperiale va a conquistarsi il Gran Premio del Giappone di Formula 1 e soprattutto, complice il ritiro del leader del campionato Fernando Alonso nel corso del primo giro, si riporta a soli 4 punti dalla testa della classifica. La prima cuirva di Suzuka è sempre stata molto complessa alla partenza, e anche questa volta ne ha dato dimostrazione: ben tre contatti subito al via hanno avuto grande influenza sulla gara. Romain Grosjean ha colpito Mark Webber mandandolo in testacoda, e il caos che ne è seguito ha costretto Nico Rosberg a frenare forte venendo così tamponato da Bruno Senna. Intanto sul lato sinistro della pista Alonso si è spostato di scatto veso l'esterno, non accorgendosi che c'era il muso della Lotus di Kimi Raikkonen e così è finito in testacoda. Il risultato è stato il ritiro immediato per la Ferrari e la Mercedes, e sosta ai box per cambiare il musetto per Webber, Grosjean e Senna. Subito in pista la safety car, che raggruppa dietro a se Vettel leader davanti all'idolo di casa Kamui Kobayashi, ad un Jenson Button autore di un ottimo scatto e un redivivo Felipe Massa. Uscita la vettura di sicurezza, la Red Bull in testa ha iniziato a correre un'altra gara, salutando immediatamente il resto della compagnia e involandosi verso una vittoria importantissima, la terza in quattro Gp a Suzuka per Vettel, che riapre totalmente il Mondiale a 5 gare dalla fine. Un po' più lotta invece per le altre posizioni sul podio, con "Koba" e Button che si sfidano per tutta la corsa ma al primo round di cambi gomme escono dietro alla Toro Rosso di Daniel Ricciardo e così Massa, che si è fermato al giro seguente, ne approfitta per scavalcarli entrambi trovandosi pista libera. Il brasiliano così è tornato sul podio disputando una grande gara senza errori, una cosa a cui i tifosi della Rossa non erano più abituati. Terza ha chiuso la Sauber, che vede tutte le tribune del circuito festeggiare il secondo podio di un giapponese nella massima serie, dopo quello di Aguri Suzuki nel 1990. Kobayashi infatti è riuscito a resistere ai tentativi di attacco di Button fino alla fine, grazie anche ad una seconda sosta non velocissima da parte degli uomini McLaren. Quinta posizione per Lewis Hamilton, autore di una partenza tranquilla che l'ha tenuto fuori dagli incidenti. Nella prima parte di gara ha subito un grande sorpasso di cattiveria al tornantino da parte di Sergio Perez, che lo sostituirà nella squadra la prossima stagione, poi però una volta ripassato il messicano nella girandola delle soste, quando i due si sono ritrovati nella stessa situazione Perez ha chiesto troppo e ha tentato l'attacco all'esterno, finendo inesorabilmente fuori pista e fuori gara. Poi al secondo passaggio in pit lane Hamilton ha scavalcato anche Raikkonen, ed ha poi resistito agli attacchi della Lotus difendendo la posizione guadagnata fino alla bandiera a scacchi. La Force India di Nico Hulkenberg ha seguito come un ombra il finlandese davanti a lui, difendendosi anche dalla Williams di Pastor Maldonado. I tre hanno chiuso staccati di un secondo uno dall'altro. Webber ha chiuso nono la sua rimonta dall'ultima posizione del primo giro, facendo due stint lunghissimi dopo aver subito cambiato le gomme al primo giro intanto che sostituiva il muso. Subito alle sue spalle l'altro australiano Daniel Ricciardo, che porta così un altro punticino in cascina per la Toro Rosso. Il canguro che chiude la top10 si è difeso dalla pressione di Michael Schumacher, lasciando così a secco di punti la Mercedes nel weekend nipponico. Attimi di gloria dopo il caos della prima curva per la Caterham, che si è ritrovata in una clamorosa 11esima posizione con Heikki Kovalainen intanto che la safety car era in pista. Una volta ripresa la gara però il finlandese non ha potuto fare nulla per riuscire a difendere quel risultato. FORMULA 1, Suzuka, 07/10/2012 Classifica finale della gara 1. Sebastian Vettel (Red Bull-Renault), 53 giri in 1h28'56"242 2. Felipe Massa (Ferrari) a 20"639 3. Kamui Kobayashi (Sauber-Ferrari) a 24"538 4. Jenson Button (McLaren-Mercedes) a 25"098 5. Lewis Hamilton (McLaren-Mercedes) a 46"490 6. Kimi Raikkonen (Lotus-Renault) a 50"424 7. Nico Hulkenberg (Force India-Mercedes) a 51"159 8. Pastor Maldonado (Williams-Renault) a 52"364 9. Mark Webber (Red Bull-Renault) a 54"675 10. Daniel Ricciardo (Toro Rosso-Ferrari) a 1'06"919 11. Michael Schumacher (Mercedes) a 1'07"769 12. Paul di Resta (Force India-Mercedes) a 1'23"400 13. Jean-Eric Vergne (Toro Rosso-Ferrari) a 1'28"600 14. Bruno Senna (Williams-Renault) a 1'28"700 15. Romain Grosjean (Lotus-Renault) a 1 giro 16. Heikki Kovalainen (Caterham-Renault) a 1 giro 17. Timo Glock (Marussia-Cosworth) a 1 giro 18. Vitaly Petrov (Caterham-Renault) a 1 giro 19. Pedro De la Rosa (HRT-Cosworth) a 1 giro Classifica piloti: 1. Alonso 194 punti; 2. Vettel 190; 3. Raikkonen 157; 4. Hamilton 152; 5. Webber 135; 6. Button 131; 7. Rosberg 93; 8. Grosjean 82; 9. Massa 69; 10. Perez 65; 11. Kobayashi 50; 12. Di Resta 44; 13. Schumacher 43; 14. Hulkenberg 37; 15. Maldonado 33; 16. Senna 25; 17. Vergne 8; 18. Ricciardo 7. Classifica costruttori: 1. Red Bull 325 punti; 2. McLaren 283; 3. Ferrari 263; 4. Lotus 239; 5. Mercedes 136; 6. Sauber 115; 7. Force India 81; 8. Williams-Renault 58; 9. Toro Rosso 15.

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