Ferrari spauracchio anche a Sochi: il via favorisce la SF90
Se i successi della Rossa a Spa e Monza erano prevedibili, quello di Singapore ha sorpreso diversi addetti ai lavori che ora scommettono su una Ferrari di essere protagonista anche in Russia con la SF90 rivista e corretta. O ci sarà una pronta reazione della Mercedes?
Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images
L’attività nel paddock di Sochi è frenetica, tipico delle gare back-to-back intercontinentali in cui le squadre strutturano piani logistici con scadenze al minuto.
Mentre i piloti arrivano alla spicciolata, a tenere banco è ancora l’eco dell’exploit Ferrari a Singapore, un uno-due clamoroso che ha preso in contropiede anche molti addetti ai lavori.
La tappa di Sochi, che in passato non è mai stata molto carica di pathos, assume in questa edizione un significato particolare perché diventa l’esame definitivo che sosterrà la SF90 per diventare una monoposto in grado di vincere ovunque.
“A Spa e Monza sapevamo che la Ferrari sarebbe andata molto bene – ha commentato un addetto ai lavori di un team avversario – ma a Singapore no. Ora la domanda è una sola: è stato un exploit favorito da condizioni particolari come quelle di Marina Bay, o siamo davanti ad un nuovo ciclo tecnico? La risposta l’avremo domenica sera”.
Il paddock è in effetti diviso. C’è chi si attende la pronta riscossa Mercedes, su una pista che ha visto sempre imporsi il team campione del Mondo, e chi non se la sente più di dare per scontato che il tandem Hamilton-Bottas (il finlandese è sempre andato meglio di Lewis a Sochi) monopolizzerà la prima fila ed il podio.
C’è poi un altro aspetto che potrebbe essere cruciale quando domenica si spegnerà il semaforo. Tra lo schieramento di partenza e la staccata della prima curva ci sono ben 890 metri, un tratto in cui Vettel e Leclerc potrebbero fare la differenza anche in caso di partenza dalla seconda fila.
Gli ottimi riscontri raccolti dalla Ferrari a Monza confermano che la SF90 sarà difficilmente battibile in quel tratto, in cui lo scorso anno si toccarono i 343 km/h. Per la Mercedes, che ha vinto solo due Gran Premi degli ultimi sette, la partenza in prima fila non sarebbe comunque un’ipoteca solidissima sul risultato finale.
A differenza di Singapore, la pista di Sochi presenta però un asfalto molto liscio, che richiederà un tempo maggiore per portare le gomme in temperatura, e in casa Mercedes sperano che questa variabile possa giocare a loro favore.
Lo scorso anno Ferrari e Mercedes non ebbero problemi a passare la Q2 con la mescola media, garantendosi una gara senza il rischio di un secondo pit-stop con un set di hard nel secondo stint della corsa. Su questo fronte non dovrebbero esserci novità, ad esclusione ovviamente dell’arrivo della pioggia, possibilità valutata al 60% sia nella giornata di sabato che in quella di domenica.
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