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Clamoroso: la McLaren rifà il retrotreno della MP4-28!

A Woking hanno varato un piano di rilancio: la sospensione anteriore pull non c'entra, i guai sono dietro

La McLaren non ripudia la MP4-28. Nel vertice che si è tenuto a Woking prima di Pasqua è stato deciso che la squadra insisterà sulla monoposto di quest’anno che si è rivelata, finora, una grossa delusione. In due GP disputati ha conquistato appena quattro punti iridati che la pongono al settimo posto nella classifica Costruttori, con Sergio Perez e Jenson Button dodicesimo e tredicesimo nella graduatoria piloti con due punticini ciascuno. Ovviamente, troppo poco per una struttura ambiziosa come quella diretta da Martin Whitmarsh che alla presentazione della vettura aveva parlato di lottare per i due titoli iridati. TAGLIO NETTO COL PASSATO La MP4-28 rappresenta un taglio netto con la filosofia costruttiva della McLaren: al Technology Centre hanno puntato sulle sospensioni anteriori pull rod, uno schema che è stato reintrodotto l’anno scorso dalla Ferrari sulla F2012, e sul muso alto che ha costretto a cambiare la logica costruttiva della scocca. GUAI DI NATURA AERODINAMICA Insomma Tim Goss, progettista della macchina e attuale direttore tecnico nominato al posto di Paddy Lowe, che è in “gardening” prima di passare alla Mercedes, si è trovato a trovare delle risposte ai gravi problemi: dalle analisi svolte dai tecnici di Woking sarebbe emerso che i guai non sono di natura meccanica, ma aerodinamica. LA SOSPENSIONE PULL NON C’ENTRA La sospensione anteriore pull rod, quindi, non c’entra proprio niente. Anzi, finora ha fatto il suo dovere anche se in pista ha reso molto più complicata la messa a punto e le regolazioni per la disposizioni dei cinematismi. I problemi stanno tutti nel posteriore della MP4-28: la monoposto è molto instabile nel comportamento perché è troppo sensibile al variare dell’altezza da terra. MP4-28 PITCH SENSITIVITY Gli inglesi la definiscono “pitch sensitivity”: la nuova McLaren riesce ad essere veloce se mantiene un’altezza da terra costante e piuttosto radente all’asfalto. Stando alle simulazioni in galleria del vento questa vettura doveva risultare un secondo e mezzo più veloce rispetto alla macchina che ha chiuso la stagione 2012 risultando la più competitiva. E, invece, si è rivelata una clamorosa delusione. VARATO PIANO DI RILANCIO A Woking hanno varato un piano di rilancio che si dovrebbe completare con il Gp di Spagna, quando il Circus farà il suo debutto in Europa, ma sono già previsti dei sensibili anticipi di alcune parti per dare un’impronta diversa alla MP4-28. Alla McLaren, in sostanza, si augurano di riuscire nell’impresa che Pat Fry e i tecnici del Reparto Corse della Ferrari erano riusciti a fare lo scorso anno, confidando in una bella rimonta, dopo il deludente avvio. BARRE MONTATE A ROVESCIO A JEREZ L’allarme era già scattato nei test invernali, quando Jenson Button aveva fatto un tempone a Jerez solo perché i meccanici si erano sbagliati e avevano montato le barre della sospensione posteriore a rovescio: quelle di destra a sinistra e viceversa. Il pilota inglese in Andalusia era riuscito a chiudere un giro mai ripetuto perché la monoposto strisciava per terra. Sarebbero bastate poche tornate per consumare il pattino del fondo e rendere illegale la macchina bianco-rossa. SOSPENSIONE INCHIODATA Gli ingegneri di pista, capito il guaio, hanno “inchiodato” le sospensioni nei primi due Gp (Australia e Malesia) nel tentativo di rendere l’assetto della MP4-28 il più stabile possibile. Jenson Button e Sergio Perez, quindi, si sono trovati fra le mani una macchina dal comportamento imprevedibile ed estremamente difficile. Ogni asperità dell’asfalto, ogni cordolo trasforma la McLaren in una “cavalletta” che salta nonostante le sospensioni contrattive (che sono sempre state una specialità della casa), pregiudicando il comportamento delle gomme Pirelli che, specie nel posteriore, accusano un degrado anomalo per i continui pattinamenti. NON SI SFRUTTANO GLI SCARICHI SOFFIANTI Il paradosso è che se la MP4-28 viaggia “pancia a terra” ritrova le condizioni aerodinamiche che la rendono efficiente: i piloti sentono il carico, ma basta una minima variazione di altezza che la McLaren vede scomparire buona parte della spinta verticale nel posteriore. Non solo, ma, come avrete notato, le attuali monoposto hanno assunto un assetto piuttosto “picchiato” per avvicinare l’ala anteriore all’asfalto e alzare il retrotreno, in modo da “riempire” meglio il diffusore non appena l’azione dei gas di scarico soffianti consente di attivare la “minigonna termica” fra la ruota posteriore e la paratia laterale dell’alettone posteriore. DA RIFARE IL RETROTRENO La McLaren, quindi, non riesce a sfruttare tutte le potenzialità della macchina: con l’assetto inchiodato rinuncia, almeno in parte, al rake e all’effetto che possono generare gli scarichi. Insomma è un disastro, ma delineati i problemi adesso è partito un piano di reazione che prevede il rifacimento del posteriore della monoposto. In Cina vedremo quasi sicuramente un nuovo fondo e un diverso estrattore posteriore, ma a seguire ci saranno importanti interventi sulla geometria della sospensione posteriore e non è escluso che si debba rifare anche la scatola del cambio per consentire dei diversi attacchi dei bracci. E’ PARTITA LA RICONCORSA A Woking è stata programmata una rivoluzione: la MP4-28 non solo non è più veloce della McLaren precedente di un secondo e mezzo, ma al momento è anche più lenta della macchina dello scorso anno. Ai tecnici McLaren non resta che augurare Buona Pasqua…

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