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F1 | Alpine cede quote: AutoNation prima sponsor e poi socio?

Il marchio francese sta valutando la cessione del 25% della squadra al gruppo statunitense AutoNation, società che si occupa di servizi di traposto e rivendita di auto negli Stati Uniti. L'investimento americano permetterebbe il rilancio del team di Enstone che deve fare i conti con strutture non più adeguate alla F1 moderna. Si parla anche di rinforzare l'organico aerodinamico, perché i risultati non sono in linea con le aspettative del CEO, Laurent Rossi, molto critico a Miami.

Esteban Ocon, Alpine A523

Foto di: Alexander Trienitz / Motorsport Images

“Dobbiamo migliorare, l’obiettivo del quarto posto nella classifica Costruttori non basta se non saremo in grado di avvicinarci alle prime tre squadre”. In occasione della presentazione della Alpine A523 Otmar Szafnauer aveva messo in chiaro gli obiettivi che la squadra si era data per la stagione 2023.

Dopo le prime cinque gare stagionali, lo scenario è molto diverso da quelle che erano le aspettative, l’Alpine occupa il sesto posto nella classifica Costruttori a pari punti (14) con la McLaren, ma sono ben sessantaquattro le lunghezze che la separano dalla Ferrari, che al momento occupa la quarta posizione.

Laurent Rossi, CEO di Alpine, molto critico con la squadra di Enstone

Laurent Rossi, CEO di Alpine, molto critico con la squadra di Enstone

Photo by: Alpine

Nel weekend di Miami sono piovute sulla squadra delle critiche durissime, sia per il linguaggio utilizzato che per la voce da cui sono arrivate, ovvero il CEO della squadra Laurent Rossi.
“Il bilancio al momento è deludente, davvero negativo. Quest'anno è iniziato con prestazioni e risultati pessimi. La nostra posizione in classifica non è degna delle risorse che spendiamo, e siamo abbastanza lontani, per non dire molto lontani, dall'obiettivo finale di quest'anno. Sto notando non solo un'evidente mancanza di prestazioni e di rigore nei risultati, ma anche potenzialmente uno stato d'animo che non è all'altezza degli standard passati di questa squadra. Il primo GP non mi è piaciuto, c'è stato molto dilettantismo che ha portato a un risultato mediocre”.

Ci sono molte considerazioni che si possono fare sulle parole pronunciate da Rossi. La prima è un evidente attacco al management della squadra, con in prima fila il team principal Szafnauer.

Già la scorsa estate lo stesso Rossi era stato molto critico con la squadra nella vicenda Oscar Piastri. “Abbiamo constatato che non eravamo sufficientemente preparati su un paio di aree – commentò il CEO - specialmente nel modo in cui strutturiamo i nostri contratti con i piloti dell’Academy, abbiamo lasciato troppe porte aperte nel nostro contratto perché nessuno pensava che quelle persone sarebbero semplicemente andate via usando quella porta aperta”.

Eric Boullier è chiaccherato come possibile team principal dell'Alpine

Eric Boullier è chiaccherato come possibile team principal dell'Alpine

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

Ma oggi a pesare sono soprattutto i risultati non all’altezza delle aspettative. Rossi è alla ricerca di un nuovo team principal (si parla di un possibile ritorno di Eric Boullier) operazione che potrebbe andare a buon fine in tempi mediamente brevi, ma al momento non c’è certezza. Ma non solo.

Rossi è al corrente che la struttura della squadra ha bisogno di investimenti, le infrastrutture nella sede di Enstone sentono il peso del tempo, ad iniziar dal simulatore, acquistato dalla McLaren nel 2013 e all’epoca già in servizio da dieci anni. Anche i banchi prova sono datati, ed i sistemi CFD necessitano di aggiornamenti.

Szafnauer ha confermato che esiste un piano di rilancio della squadra, con investimenti nelle infrastrutture (ad iniziare proprio da un nuovo simulatore) e con un piano di reclutamento di personale per rinforzare soprattutto il reparto aerodinamico.
“Per accelerare i tempi – ha spiegato Szafnauer – serve una campagna mirata. La Red Bull ha un team aerodinamico composto da 50 persone, il nostro gruppo al momento arriva a 38, e vogliamo crescere fino a 45, al momento stiamo cercando di colmare questo gap”.

Alpine A523, dettaglio del diffusore e della beam wing

Alpine A523, dettaglio del diffusore e della beam wing

Photo by: Giorgio Piola

L’investimento economico richiesto per riportare la squadra a poter contare su una struttura di primo livello è impegnativo, ma ciò che si sta studiando ai vertici dell’Alpine è un’operazione che permetterebbe alla proprietà di non stanziare un solo euro.

Le indiscrezioni emerse a Miami riportano la possibilità di una cessione del 25% della squadra al gruppo statunitense AutoNation, società che si occupa di servizi di traposto e rivendita di auto negli Stati Uniti. Un accordo che potrebbe portare nelle casse della squadra circa 210 milioni di dollari, ma un portavoce di AutoNation ha subito tirato il freno, sottolineando che al momento la partnership con Alpine si limita ad una sponsorizzazione.

Tuttavia, nel weekend di Miami (città dove ha sede la AutoNation) sia Laurent Rossi e il CEO di Renault, Luca de Meo, erano presenti in pista, ma non hanno voluto commentare i rumors.
“Non sono coinvolto direttamente in questa tipologia di operazioni – ha commentato Szafnauer in merito alla vicenda - ma se ci sarà interesse per la nostra squadra, e se otterremo un importante ingresso di liquidità, sarà ottimo per poter potenziare le nostre infrastrutture”.

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