Brundle: "L'audio rispuntato di Masi è scomodo per la F1"
Mercoledì è riapparso in rete uno scambio di battute fra Michael Masi e il direttore sportivo della Red Bull, Jonathan Wheatley durante le concitate fasi finali del GP di Abu Dhabi. L'audio lascia intendere che si sia stato un condizionamento del direttore di gara. Martin Brundle ha commentato su Sky che la registrazione non cambia i fatti di Yas Marina, ma la posizione dell'australiano resta molto critica.
Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images
Ci si avvicina al 14 febbraio giorno in cui si riunirà la F1 Commission: oltre a prendere decisioni importanti per il mondiale 2022, la FIA presenterà i risultati dell’inchiesta sui fatti di Abu Dhabi che hanno portato il titolo a Max Verstappen a danno di Lewis Hamilton.
Ad agitare le acque è un audio diffuso mercoledì fra Michael Masi e il direttore sportivo della Red Bull, Jonathan Wheatley. “Quelle monoposto doppiate – si sente Wheatley – non è necessario lasciarle passare e farle andare in fondo al gruppo”. “Ho capito” – risponde il direttore di gara”. Di nuovo Wheatley: “Ora devi lasciarle andare così poi avremo una gara automobilistica tra le mani". “Capito” – ha replicato Masi.
Ci teniamo a dire che l’audio non è inedito, faceva parte di quelli che erano stati pubblicati dalla F1 nella settimana successiva alla gara di Abu Dhabi, vale a dire il 16 dicembre, poche ore dopo che la Mercedes aveva deciso di ritirare l’appello, per cui il team di Brackley aveva preso la decisione senza essere a conoscenza di queste registrazioni.
L’ascolto del file ha riacceso la polemica, mettendo nuovamente Michael Masi nel tritacarne. Il direttore di gara, estrapolando le parole contestate pare sia stato condizionato nelle scelte dal ds Red Bull, anche se in un meeting fra le squadre in precedenza era stato deciso di non far concludere la gara in regime di safety car.
Martin Brundle, commentando a Sky, ha detto: "Non ci vedo nessuna novità, e poi gli ha detto niente altro che Masi già non conoscesse. Ovviamente sono parole che fanno male ai tifosi di Lewis e della Mercedes”.
"Non bisogna essere fan di Lewis Hamilton per credere che dovrebbe essere un otto volte campione del mondo, perché il regolamento non è stato applicato al rientro della safety car, ma sappiamo che c’era la volontà di non finire la gara in safety car”.
Brundle ritiene sia stato sbagliato lasciare ai team la possibilità di esercitare delle pressioni direttamente sulla direzione di gara...
"Sappiamo che le cose cambieranno, ma non credo che questo audio modifichi la narrativa di quello che è successo".
La posizione di Masi è piuttosto barcollante, anche se all’orizzonte non ci sono grandi alternative al direttore di gara australiano.
"Cambiare Michael Masi non risolverà il problema – ha concluso Brundle – il direttore di gara è chiamato a un lavoro troppo grande per una sola persona. E con questo non dico di essere favorevole a Masi, perché penso che farà fatica a tenere il suo ruolo”.
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