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Bosch già al lavoro sulle innovazioni future del DTM: "Dobbiamo essere pronti all'evoluzione"

A Misano abbiamo avuto modo di conoscere da vicino il lavoro dell'azienda tedesca che fornisce componenti per Audi, BMW ed Aston Martin, con un occhio già proiettato su quelli che possono essere gli sviluppi per un eventuale passaggio ad ibrido ed elettrico.

Andrea Dovizioso, Team WRT, Audi RS 5 DTM, dettaglio

Foto di: Bosch

Il weekend del DTM a Misano è stato davvero caldo, in tutti i sensi. Non solo per il meteo, che dopo un'insolita primavera di piogge ci ha riservato (finalmente!) un bel sole che ha scaldato il Circuito Marco Simoncelli, ma anche per le tante attività dentro e fuori pista.

Se le vetture del campionato turismo tedesco sono dei veri e propri prototipi all'avanguardia, lo debbono anche a Bosch, azienda che collabora con il Deutsche Tourenwagen Masters dal 2000 equipaggiando le macchine delle Case con la sua strumentazione.

La multinazionale tedesca fornisce infatti un bel numero di componenti in grado di garantire elevate prestazioni, efficienza e affidabilità, con continui confronti con i costruttori e gli organizzatori della serie per progredire in ogni settore.

Azione di gara

Azione di gara

Photo by: Davide Cavazza

Da questa stagione, per esempio, Bosch ha dovuto aiutare Audi, BMW ed Aston Martin/HWA nello sviluppo del nuovissimo motore 2 litri turbo a 4 cilindri che spinge le RS 5, M4 e Vantage con oltre 600 CV di potenza. Una sfida che è partita già da lontano, come ha spiegato l'ingegner Lorenzo Pagani a Motorsport.com

"I nuovi motori sono entrati in vigore quest'anno, ma in realtà il progetto è partito molto tempo fa, già nel 2014 - spiega il Project Leader di Bosch Engineering - Il nostro lavoro è stare a contatto strettissimo con l'organizzazione del DTM e i Costruttori, in modo da capire le esigenze di tutti. Alcune componenti restano standard secondo le norme sportive e tecniche redatte, mentre altre hanno una libertà dovuta alla diversità dei progetti a seconda del marchio".

"Bosch fornisce sistemi per l’avviamento del motore, generatore e cablaggio, iniettori, pompa del carburante e bobina di accensione, mentre da questa stagione abbiamo inserito tre nuovi prodotti, ossia la centralina motore, il display e il PowerBox".

Dashboard BOSCH di una vettura DTM

Dashboard BOSCH di una vettura DTM

Photo by: Bosch

Nello specifico, la nuova ECU MS 7.4 può gestire motori a benzina fino a 12 cilindri e garantisce massime prestazioni e flessibilità, con la possibilità di creare funzioni personalizzate. Il display DDU 10 è il cosiddetto dashboard posto sopra al volante con schermo configurabile tramite il menù in base alle esigenze del pilota e del team, con un sistema di registrazione dati. Infine, il PowerBox PBX 190 è un’unità di controllo per la rete elettrica delle macchine da corsa, in grado di sostituire fusibili e interruttori tradizionali, semplificando i cablaggi e permettendo di eseguire diagnosi del sistema, con un software integrato a garantire una facile programmazione.

"Il dialogo con le Case è strettissimo e riservato, parliamo molto con ogni azienda, ma all'interno della nostra ci sono reparti riservati creati apposta per evitare fughe di notizie. Non possiamo permettere che lo sviluppo di una componente legata ad un marchio venga divulgato, per il DTM ci sono persone che lavorano con Audi, BMW e Aston Martin, ma che fra loro a volte nemmeno si conoscono. Questo serve a garantire una riservatezza necessaria a portare avanti ogni progetto dedicato. L'unico dialogo comune riguarda le componenti standard", ha aggiunto Pagani, che poi ha anche parlato di quello che sarà il futuro.

"Come Bosch Motorsport ha lavorato con la FIA Formula 3 Europea, Porsche Carrera Cup e fino ad oggi anche in FIA Formula E. Questo è necessario per essere pronti sotto ogni aspetto riguardante il futuro del mondo dell'auto, perché le nuove tecnologie vanno provate in pista per poi essere riportate sulle vetture stradali. Il mondo sta cambiando e dobbiamo essere preparati. Anche il DTM sta pensando a novità per i motori del futuro, si è parlato di sistema ibrido o elettrico e un domani ci si arriverà. Anzi, già oggi stiamo lavorando con le persone del campionato per capire in che direzione muoverci sotto questo aspetto. Ovviamente di più non posso dire, ma confermo che le operazioni sono già comminciate".

Oltre al DTM, in casa Bosch si è potuto anche vivere un momento di festa al termine della gara del TCR DSG Endurance andata in scena sabato sera. Nel campionato tricolore dedicato alle auto turismo dotate di cambio di serie - che era categoria di supporto al DTM - nei 120' di corsa notturna la Volkswagen Golf GTI del team Pit Lane Competizioni e griffata Bosch, è stata condotta magistralmente da Luca Segù e Gian Maria Gabbiani in una grande rimonta che li ha visti conquistare per la prima volta il podio nella stagione 2019 con un bel secondo posto sotto la bandiera a scacchi.

Gabbiani-Segù, Pit Lane Competizioni, Volkswagen Golf GTI TCR DSG

Gabbiani-Segù, Pit Lane Competizioni, Volkswagen Golf GTI TCR DSG

Photo by: Davide Cavazza

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