Dakar: Toyota protesta contro il divieto ai 4x4 dei sistemi di gonfiaggio
Nasser Al-Attiyah e Giniel De Villiers si sono entrambi lamentati del regolamento che vieta loro di utilizzare un sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio degli pneumatici a bordo, che sarebbe stato molto utile nella quarta tappa della Dakar.
Foto di: Red Bull Content Pool
Entrambi i piloti della Toyota hanno sofferto parecchio sulla sabbia soffice della quarta speciale, con un mix di forature ed insabbiamenti che hanno messo decisamente in salita la loro gara.
Al-Attiyah ha iniziato la speciale in terza posizione dopo aver vinto la tappa di lunedì, ma ha chiuso a quasi un'ora dal vincitore Sebastien Loeb ed ora è quarto nella generale, ma staccato di 58 minuti dal leader Stephane Peterhansel.
De Villiers, nel frattempo, era quinto prima dell'inizio della tappa di ieri, ma ora si ritrova ottavo, addirittura ad 1'21" dal francese della Peugeot.
Secondo entrambi i piloti, il problema principale è bilanciare la pressione degli pneumatici tra la sabbia morbida delle dune, che le richiede basse, e le sezioni rocciose che possono facilmente danneggiare le gomme troppo sgonfie.
Gli equipaggi della Toyota sono costretti a trovare il giusto equilibrio, per via di un regolamento che vieta i sistemi di gonfiaggio e sgonfiaggio sulle vetture a quattro ruote motrici, mentre i rivali delle Peugeot possono gestire la cosa dall'interno dell'abitacolo, essendo le loro 3008DKR Maxi due ruote motrici.
"E' stato molto, molto difficile dall'inizio, perché abbiamo dovuto tenere le pressioni leggermente basse e quando poi entri nelle sezioni più 'stradali' in queste condizioni, è molto facile incappare in una foratura" ha detto Al-Attiyah a fine tappa.
"Avevamo due gomme finite, abbiamo cercato di mantenere la pressione alta, ma così eravamo in difficoltà sulle dune di sabbia. Siamo rimasti bloccati due volte ed abbiamo perso molto tempo".
"I buggy hanno il sistema interno ed è il più grande vantaggio. Se guardate ad oggi, ci sono solo dei buggy nelle prime posizioni".
"Noi non possiamo utilizzare delle pressioni troppo basse, perché rischiamo di incappare nelle forature: la nostra vettura è davvero buona, ma il regolamento non è giusto".
De Villiers, che ha perso più di un'ora e dieci nella quarta tappa, dopo essere rimasto "impantanato" tra le dune per ben due volte, è concorde sul fatto che il regolamento stia rendendo la vita difficile alle quattro ruote motrici.
"Abbiamo avuto due forature, perché ovviamente stiamo correndo con le pressioni un po' più basse, perché non possiamo gonfiare e sgonfiare le pressioni dall'interno della macchina, come fanno invece le Peugeot" ha detto. "Quindi abbiamo dovuto correre con una pressione più bassa per passare le due, altrimenti non sarebbe stato possibile".
"La macchina va bene, ma è un peccato che non possiamo avere anche noi il sistema per gonfiare e sfonfiare le gomme, perché all'inizio c'erano molte rocce".
"In quel tratto avremmo avuto bisogno di pressioni più alte, ma siccome sappiamo che la sabbia è molto morbida, ci stiamo tenendo più bassi, incappando poi in forature. Ecco dov'è il nostro problema".
Additional reporting by Gerald Dirnbeck
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