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Dakar: il team Petronas De Rooy non si arrende

Rodenwald, meccanico di De Rooy, racconta i segreti dell'Iveco: c'è una microcamera che controlla il telaio!

È stata una giornata no per Gerard De Rooy. Quando arriva al bivacco di Iquique l'Iveco Powerstar di Gerard è danneggiato sul musone, sfondato in parte e sicuramente ci sono dei danni ai ponti, visto che i meccanici immediatamente hanno iniziato a ispezionare la parte bassa del camion. L’olandese è nervoso e allo stesso tempo scoraggiato: ha perso in un solo giorno 19 preziosi minuti del suo vantaggio sul Kamaz di Andrey Karginov... “E' stata una giornata davvero dura. Abbiamo avuto dei problemi fin dall'inizio e ce li siamo portati dietro per tutto il giorno. È stata una speciale impegnativa per noi e per il nostro camion. Attaccare era quasi impossibile… Siamo andati al nostro passo, anche perché non abbiamo incontrato nessuno, finché non abbiamo sofferto un po' per la polvere dei veicoli che ci precedevano”. Ma al musone del Powerstar cosa è accaduto? ”Quando siamo entrati nelle dune ci siamo insabbiati. Dopo una duna in discesa ce n’era subito una salita abbastanza ripida: abbiamo dato gas per scendere velocemente e prendere la rincorsa per la successiva ma, quando siamo arrivati in fondo, abbiamo sbattuto il muso: la sabbia era troppo soffice e sotto c'erano delle rocce, proprio al principio della salita. Non siamo neanche scesi a controllare se avevamo fatto danni, perché non potevamo perdere troppo tempo. Abbiamo lasciato 19 minuti al Kamaz e sono decisamente troppi: Karginov ha spinto come un… diavolo e ha recuperato molto: gli faccio i complimenti”. Gerard De Rooy amministra un vantaggio di soli 13 minuti con l’Iveco del team Petronas De Rooy: sono proprio pochi per stare tranquilli, visto che mancano ancora quattro giorni alla fine della gara e sono in programma delle tappe per nulla facili. Mentre l’olandese cerca di sbollire la delusione, Tom Colsoul inizia lo studio della tappa di domani, mentre Darek Rodewald, il giovane meccanico olandese cerca di fare subito la stima dei danni per organizzare le riparazioni del Powerstar Torpedo. Darek è il terzo dell’equipaggio, pronto a intervenire, in caso di rottura o di guasto. Trascorre tutta la sua giornata sul camion tenendo sotto controllo la strumentazione: “La mia missione è chiara - spiega timidamente Darek, che non è abituato alle interviste, per cui pare agitato per questa prima volta – devo tenere d'occhio la pressione delle gomme e controllare tutte le spie e la strumentazione affinché i valori siano quelli giusti e non ci siano aumenti nelle temperature”. E poi ci svela un particolare interessante… “Abbiamo una telecamera montata sotto al camion che controlla il telaio. Io la guardo tutto il giorno: analizzo le immagini che ci mostra e in questo modo so se va tutto bene”. In questa Dakar c’è parecchio da lavorare: non è troppo dura? “In realtà è la più dura che io abbia fatto in questi anni. E intendo proprio la gara, non per i lavori sul camion. Il percorso è davvero pesante, lo scorso anno non era così. Questa è una vera Dakar, con speciali lunghe e in alcuni giorni il caldo è stato davvero insopportabile. Stiamo in camion per molte ore e questo è molto faticoso”. Durante l'anno lavori per De Rooy? “Sì, lavoro nell’azienda di De Rooy, così come altri meccanici presenti qui alla Dakar. Ho costruito io questo camion, insieme a un'altra equipe che è qui al bivacco. E ci siamo occupati anche dei test e dello sviluppo”. Prima della Dakar siete sottoposti ad una preparazione speciale? Fate dei test appositi per essere pronti in qualsiasi evenienza? “Costruire questo camion di persona è senza dubbio la migliore esperienza che potessi mai fare sul mezzo. Lo conosco pezzo per pezzo: non c’è cosa migliore”. Ma provate la sostituzione dei pezzi che si possono sostituire in gara? Per una gomma forata quanto ci mettere a cambiarla? “Cero che li facciamo! – Darek sorride... – saliamo sul camion, vestiti da gara e facciamo la prova per vedere più o meno quanto impieghiamo a cambiare una ruota. Non ce la caviamo male: a casa abbiamo impiegato in tutto 10 minuti”. Fino a oggi era andata bene, grazie alla guida attenta di Gerard… “Domani sarà tutto in ordine, siamo preparati a tutto. Ogni sera al bivacco facciamo un check del mezzo e controlliamo ogni minimo particolare, per essere sicuri di non avere sorprese il giorno dopo in speciale”. Dopo una tappa dura come quella di oggi c’è giusto il tempo per mezz'oretta di relax e poi inizia il lavoro con la tuta da meccanico sull'Iveco Powerstar? “Eh sì, posso riposarmi un po' dalla tappa e poi mi metto al lavoro. Controllo con i miei colleghi ogni dettaglio, mi assicuro che sia tutto a posto per il giorno dopo”. Ad una certa ora bisognerà riposare per essere in forma il giorno dopo? “Certo, mi fermo quando sono sicuro che sarà tutto in ordine. Cerco di dormire almeno 4 o 5 ore ogni notte, perché davvero ne ho bisogno…”. Andrey Karginov è avvisato: nel team Petronas De Rooy sono pronti alla battaglia. La giornata nera dovrebbe essere alle spalle: da Iquique inizia la riscossa dell’Iveco. E Darek Rodewald è pronto a scommetterci…

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