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Intervista

Dakar, Amos all'arrivo anche in... retromarcia: "Veloce e senza rischiare"

Con un buggy a 2 Ruote Motrici il pilota di casa nostra non sta avendo vita facile sulle dune sudamericane e si è dovuto inventare anche qualche stratagemma particolare. Non benissimo gli altri italiani.

#335 Ford: Eugenio Amos, Sébastien Delaunay

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Eugenio Amos
Eugenio Amos
Eugenio Amos
#335 Ford: Eugenio Amos, Sébastien Delaunay
#335 Ford: Eugenio Amos, Sébastien Delaunay
#335 Ford: Eugenio Amos, Sébastien Delaunay
#335 Ford: Eugenio Amos, Sébastien Delaunay
#335 Ford: Eugenio Amos, Sébastien Delaunay

L'unico italiano nelle categorie auto e camion ad aver raggiunto il bivacco di Pisco in orario ieri sera è stato Eugenio Amos. Con il suo buggy 2 ruote motrici ha chiuso in 15° posizione la speciale dopo aver guidato in punta di dita, senza prendere rischi ed evitando il più possibile di insabbiarsi, cosa che ieri per le vetture due ruote motrici non era facile.

“Sono andato veloce – ammetteva il pilota italiano – ma senza mai rischiare perchè nella prima parte c'erano delle dune brutte tagliate e piene di trappole e anche difficili da salire qualche volta. Non mi vergogno ad ammettere che ho usato in qualche occasione la marcia indietro ma per fortuna senza insabbiarmi”.

La seconda parte invece, più dura e scorrevole ben si adattava allo stile di guida di Amos: “Nei primi due giorni ero nervoso, guardavo i distacchi, i minuti in classifica – ammette oggi il pilota della 2WD – mentre adesso sto entrando in gara, sono più concentrato e magari penso un po' meno alla graduatoria”.

E probabilmente la strategia funziona visto che oggi ha chiuso 13° di speciale e in classifica assoluta è risalito in 12a posizione.

Per gli altri italiani invece non è andata così bene. Non rientrati al bivacco ieri notte hanno saputo dall'organizzazione che sarebbero dovuti rientrare a Pisco entro le 11;00 se volevano restare in gara e ripartire oggi per proseguire la gara. Poi l'orario è stato posticipato alle 13;00, ma loro ce l'avrebbero fatta comunque.

Stefano Marrini con la sua Toyota è arrivato intorno alle 9;00, il muso della macchina portava i segni di qualche “nasata” giù dalle dune ma l'auto camminava ed è riuscito a ripartire.

I tre camion invece di Verzeletti, Fortuna e Calubini sono arrivati un po' più tardi verso le 10;30 ed hanno a malapena fatto in tempo a fare il pieno di carburante prima di ripartire.

Senza aver praticamente chiuso occhio hanno ripreso la speciale di oggi partendo alle 10;36 dal bivacco di Pisco e raggiungendo il chilometro 80 della prima parte della speciale alle 13;00, in un tempo di circa 2ore e mezza.

Da lì sono ripartiti intorno alle 13;30 per affrontare il secondo tratto di speciale e ora mentre procedono lentamente e in formazione compatta si trovano nei primi quaranta chilometri di dune del secondo tratto della PS. Se tutto andrà bene arriveranno stasera a San Juan intorno alle 22;00.

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