Marquez piega Dovizioso e ritrova la vittoria ad Aragon, sul podio un super Iannone
Il leader del Mondiale esce alla distanza e nel finale piega la resistenza del ducatista, aumentando a 72 punti il vantaggio nei suoi confronti. Bene le Suzuki, terza e quarta con Iannone e Rins. Valentino limita i danni e chiude ottavo.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Ieri Marc Marquez aveva detto che sarebbe anche stato disposto ad accontentarsi, pensando al Mondiale. Ma non c'è niente da fare, quando sente l'odore della vittoria il pilota della Honda è veramente come gli squali quando sentono l'odore del sangue: anche se la testa predica calma, l'istinto lo porta ad attaccare.
E lo ha capito bene Andrea Dovizioso, che negli ultimi giri le ha provate davvero tutte per difendersi dagli attacchi del #93, ma non ha potuto davvero nulla contro la sua foga agonistica. Dopo quattro gare d'astinenza, tutte marchiate Ducati, il pilota di Cervera ha quindi conquistato la sua sesta vittoria stagionale, che vale come un tassello molto importante per il suo settimo titolo iridati, perché ora i punti di vantaggio su "Desmodovi" sono addirittura 72 a sole cinque gare dal termine.
A sorpresa, Marquez ha montato una gomma soft al posteriore, a differenza di Dovizioso, che invece aveva optato per due dure. Vedendo il ducatista a dettare il ritmo fin dalle prime fasi, si pensava che alla lunga potesse sfruttare il vantaggio di una gomma sulla carta più duratura. Tuttavia, quando ad una decina di giri dal termine ha provato a dare uno strappo, Marc gli ha risposto colpo su colpo e l'unico risultato è stato quello di distanziare le due Suzuki di Andrea Iannone ed Alex Rins, autori di un'ottima prova.
A cinque giri dal termine però la battaglia è entrata nel vivo, con i due che si sono scambiati le posizioni più volte con degli incroci di traiettoria da brivido, permettendo così anche alle due GSX-RR di rientrare. E questo ha fatto vivere anche dei veri e propri momenti da brivido, quando Marquez, Dovizioso e Iannone si sono trovati addirittura ad uscire appaiati dalla curva 15, dopo degli incroci davvero incredibili.
Quando però a tre giri dal termine Marquez ha trovato il pertugio giusto, per "Desmodovi" non c'è stato davvero più niente da fare. Andrea le ha provate tutte per rimanere incollato al codone della RC213V del leader del Mondiale, che però si è costruito un margine tale da impedire al rivale di sfruttare il motore della Desmosedici GP sul lunghissimo rettilineo opposto e alla fine si è presentato sul traguardo con 468 millesimi di vantaggio, mettendo fine alla striscia di tre vittorie consecutive della Rossa.
Un grande applauso però se lo merita anche Andrea Iannone, che già prima del via aveva detto di avere delle sensazioni molto positive, che poi ha confermato in gara andando a centrare il suo terzo podio stagionale dopo quelli di Austin e Jerez. Ma in generale è stata una giornata molto positiva per la Suzuki, che anche grazie al quarto posto di Alex Rins si è confermata terza forza anche qui dopo Misano.
Per ora non vi abbiamo ancora citato Jorge Lorenzo, ma il motivo è semplice: la gara del maiorchino è durata solo poche centinaia di metri. All'uscita della prima curva, infatti, è stato vittima di un violento highside, nel quale ha riportato anche la lussazione dell'alluce del piede destro. Nello stesso punto, pochi giri più tardi, è poi finito a terra anche Cal Crutchlow con la Honda LCR.
Il più bravo ad approfittarne è stato quindi Dani Pedrosa, che ha ritrovato la top 5 dopo un periodo profondamente negativo che aveva seguito l'annuncio del ritiro. Molto buona però anche la gara di Aleix Espargaro, che ha risollevato l'Aprilia dalle sabbie mobili con un sesto posto preziosissimo, a soli 9"3 dal vincitore Marquez.
E' stata invece una domenica nera per la Yamaha: la M1 si è ritrovata ad essere addirittura la quinta forza in campo su questa pista e la migliore è stata quella di Valentino Rossi, che con l'ottavo posto alle spalle di Danilo Petrucci ha forse addirittura limitato i danni rispetto a quelle che erano le aspettative prima del via. Il distacco, 15"1, è stato infatti inferiore a quello rimediato a Misano. Tra le altre cose, complice anche il ko di Lorenzo, il "Dottore" ha mantenuto il terzo posto nel Mondiale.
Disastrosa anche la prova del compagno Maverick Vinales, partito malissimo dalla quinta fila e alla fine decimo, alle spalle anche della Ducati di Jack Miller. A punti c'è anche Franco Morbidelli, 11esimo con la Honda della Marc VDS, ma ne recupera tre anche la KTM con il 13esimo posto di Bradley Smith.
Tutto sommato positivo, infine, il debutto con la Ducati Avintia di Jordi Torres, che ha chiuso a solo mezzo secondo dal compagno di squadra Xavier Simeon, che disponeva anche di una GP17 più evoluta della sua GP16. Da segnalare anche l'assenza in gara di Pol Espargaro, volato a Barcellona ieri per sottoporsi ad un intervento volto a ridurre la frattura della clavicola sinistra rimediata in una caduta avvenuta nel corso della FP3.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 23 | 41'55.949 | 167.0 | 25 | ||||
2 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 23 | 41'56.597 | 0.648 | 0.648 | 167.0 | 20 | ||
3 | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | 23 | 41'57.208 | 1.259 | 0.611 | 167.0 | 16 | ||
4 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 23 | 41'58.587 | 2.638 | 1.379 | 166.9 | 13 | ||
5 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 23 | 42'01.223 | 5.274 | 2.636 | 166.7 | 11 | ||
6 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 23 | 42'05.345 | 9.396 | 4.122 | 166.4 | 10 | ||
7 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 23 | 42'10.234 | 14.285 | 4.889 | 166.1 | 9 | ||
8 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 23 | 42'11.148 | 15.199 | 0.914 | 166.0 | 8 | ||
9 | 43 | Jack Miller | Ducati | 23 | 42'12.324 | 16.375 | 1.176 | 166.0 | 7 | ||
10 | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | 23 | 42'18.406 | 22.457 | 6.082 | 165.6 | 6 | ||
11 | 21 | Franco Morbidelli | Honda | 23 | 42'22.974 | 27.025 | 4.568 | 165.3 | 5 | ||
12 | 30 | Takaaki Nakagami | Honda | 23 | 42'23.906 | 27.957 | 0.932 | 165.2 | 4 | ||
13 | 38 | Bradley Smith | KTM | 23 | 42'24.770 | 28.821 | 0.864 | 165.1 | 3 | ||
14 | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 23 | 42'28.294 | 32.345 | 3.524 | 164.9 | 2 | ||
15 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 23 | 42'33.588 | 37.639 | 5.294 | 164.6 | 1 | ||
16 | 45 | Scott Redding | Aprilia | 23 | 42'35.534 | 39.585 | 1.946 | 164.4 | |||
17 | 12 | Thomas Lüthi | Honda | 23 | 42'36.712 | 40.763 | 1.178 | 164.4 | |||
18 | 55 | Hafizh Syahrin | Yamaha | 23 | 42'52.245 | 56.296 | 15.533 | 163.4 | |||
19 | 10 | Xavier Simeon | Ducati | 23 | 42'54.930 | 58.981 | 2.685 | 163.2 | |||
20 | 81 | Jordi Torres | Ducati | 23 | 42'55.462 | 59.513 | 0.532 | 163.2 | |||
dnf | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 4 | 7'21.099 | 19 Laps | 19 Laps | 165.7 | Accident | ||
dnf | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 1 | 1'53.554 | 22 Laps | 3 Laps | 160.9 | Accident | ||
dns | 99 | Jorge Lorenzo | Ducati |
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