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Analisi

Ferrari: Hypercar e LMDh due opzioni per l'endurance?

ACO e IMSA hanno ufficializzato il nuovo regolamento per le gare di durata: oltre alla confluenza tecnica sui Prototipi LMDh, i promotori hanno aperto la porta alle Hypercar che potranno lottare per l'assoluto grazie al BoP. Lasciando alla Ferrari la facoltà di scegliere dove andare.

Ferrari XX Programmes

Foto di: Alex Galli

La Porsche per voce di Fritz Enzinger, capo della Motorsport tedesca, ha fatto capire subito che la Casa di Stoccarda è interessata a tornare nelle gare di durata con un prototipo della nuova classe LMDh che permetterà di correre tanto nel WEC che nell’IMSA con la stessa vettura.

Se Weissach ha espresso quale potrebbe essere il suo indirizzo (Enzinger prima di accendere una luce verde al programma LMDh dovrà far approvare l’interessante progetto al Consiglio di Amministrazione), è lecito domandarsi quale sarà la posizione della Ferrari.

Il marchio del Cavallino ha spinto molto perché si arrivasse alla confluenza delle regole tecniche fra i campionati sulle due sponde dell’Atlantico, ma ora a Maranello potrebbero essere attratti dalla possibilità di lottare per la vittoria assoluta con un Prototipo, oppure con una Hypercar.

Nell’annuncio di ieri WEC e IMSA hanno lasciato intendere che la silhouette, attraverso un BoP appropriato, potrebbe essere equiparata prestazionalmente alle LMDh proprio per lottare per il successo assoluto.

La Ferrari ha l’opzione di poter scegliere due strade per tornare a essere protagonista assoluta nell’Endurance. La confluenza normativa fra ACO, IMSA e FIA apre uno scenario di rilancio delle corse di durata a livello planetario, tale da offrire agli appassionati di Motorsport una piattaforma molto interessante e alternativa alla Formula 1.

E nella concatenazione dei fatti, sembra che i tasselli vadano nella giusta direzione per mostrare un puzzle che ogni giorno diventa più chiaro. Mattia Binotto nell’intervista al Guardian aveva spiegato che la Ferrari, se la F1 avesse insistito a ridurre il budget cap dal limite dei 145 milioni di dollari, sarebbe stata costretta a “…sacrifici in termini di risorse umane. Se questo limite dovesse scendere ulteriormente potrebbe costringerci a valutare altre opzioni per garantire un futuro al nostro DNA da corsa”.

Ora sul tavolo della Ferrari ci sono due alternative per tentare l’attacco alla vittoria nella 24 Ore di Le Mans piuttosto che a Daytona rinverdendo dei fasti che avevano contribuito a costruire il mito del Cavallino.

È difficile pensare se una parte del personale della Scuderia dovesse essere orientato dalla F1 alle gare di durata, che la macchina da scegliere possa essere la LMDh con un telaio che deve essere di uno dei quattro Costruttori (Dallara, Ligier, Multimatic e Oreca) selezionati, avendo la libertà di carrozzeria, motore e ibrido.

In questo caso avrebbe molto più senso allestire una Hypercar che possa orientare anche i progetti futuri del Cavallino, al punto che la ricaduta tecnologica verso le Gran Turismo possa avvenire più dalle gare di durata che dalla F1. Per paradosso la macchina da corsa potrebbe diventare il laboratorio della più spinta delle serie speciali della Ferrari, dando quel qualcosa in più che dovrebbe attrarre i più grandi collezionisti delle vetture da sogno.

Sarà interessante, quindi, scoprire quale sarà l’orientamento della Casa di Maranello, visto che i legislatori dell’endurance, in modo intelligente, hanno lasciato aperto il campo alle due soluzioni pur di avere la Ferrari in lizza. LMDh o Hypercar? Per avere una risposta, probabilmente, ci vorrà un po’ di tempo, perché esattamente come a Weissach anche a Maranello dovranno fare dei piani e due conti per analizzare con delle simulazioni quale configurazione potrebbe essere la più competitiva. Ma intanto vorrà dire che se ne comincerà a parlare…

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