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I ducatisti non amano Motegi, ma cercano conferme

Stoner ed Hayden sperano di poter proseguire sulla strada imboccata a Motorland Aragon

Il Gran Premio di domenica prossima a Motegi darà il via ad una serie di tre gare che porteranno i team della MotoGp dal Giappone alla Malesia e infine all’Australia prima del rientro in Europa per gli ultimi due appuntamenti della stagione 2010. Nelle tre gare extraeuropee il programma delle prove della MotoGp torna ai tre turni di un’ora a partire da venerdì pomeriggio mentre in Portogallo e a Valencia sono già state confermate le quattro sessioni da 45’. Dopo il bel risultato di Aragon sia Casey Stoner sia Nicky Hayden non vedono l’ora di tornare in pista per provare a confermare i progressi fatti, sperando che anche le particolari caratteristiche del tracciato giapponese, dove il Ducati Marlboro Team in passato ha celebrato tre vittorie ed un podio, si rivelino adatte alle modifiche di set up che hanno introdotto sulle loro GP10. Casey Stoner: "Motegi è una pista fatta di continui “stop and go”, non offre molti tratti scorrevoli e quindi non è proprio uno dei miei layout preferiti. Detto questo di positivo c’è da considerare che il fondo è regolare e non ci sono molte buche e avvallamenti che spesso, durante questa stagione, ci hanno fatto soffrire. Richiede che la moto sia stabile in frenata ed efficace in accelerazione e, proprio per queste sue caratteristiche, spero che le ultime modifiche di assetto che abbiamo usato ad Aragon si rivelino efficaci di nuovo. In Spagna infatti siamo finalmente riusciti a migliorare la stabilità e a trovare un po’ più di “grip” e se ci riusciremo anche qui potremo provare a fare un altro bel risultato". Nicky Hayden: "Il prossimo Gran Premio avrà, come sempre, un sapore un po’ speciale dato che si va a correre a casa delle grandi aziende giapponesi. A Motegi ho ottenuto il mio primo podio in MotoGP ma poco altro, a parte un paio di partenze in prima fila e qualche risultato che non voglio nemmeno ricordare. Sarà la prima di tre gare di fila, in tre paesi, e soprattutto tre climi, molto diversi l’uno dall’altro. Una “tirata” non facile ma a me piace molto. Dobbiamo cercare di confermare il momento positivo di Aragon e provare a mantenerci sullo stesso livello. Una cosa sicuramente non facile ma naturalmente il nostro obiettivo deve essere questo!".

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