Tre leggende del motociclismo protagoniste ieri al
Mugello per un'iniziativa
Dainese:
Valentino Rossi, Kevin Schwantz e Giacomo Agostini hanno partecipato nel pomeriggio al lancio dell'
Italian Legendary Tour che è partito da Vicenza, la sede della Dainese, avendo come prima tappa proprio l'Autodromo del Mugello.
Un viaggio attraverso paesaggi fatto da filari di vigne, olivi, cipressi, a paesaggi di tufo e argilla, scenari quasi lunari che accompagneranno i centauri provenienti da tutto il mondo fino alla Maremma e all’Amiata, terre misteriose e affascinanti, le cui strade permettono di scoprire uno splendido patrimonio artistico attraverso paesaggi incontaminati, tra i più verdi della Toscana.
L’idea è quella di promuovere e valorizzare la tradizione e l’eccellenza nella storia del motociclismo attraverso gli attori principali di ciascun ambito di riferimento. Le tute di pelle, le protezioni Dainese e i caschi AGV indossati dai campioni e infine i grandi piloti, che hanno segnato epoche diverse e lasciato un ricordo nella memoria di ogni appassionato grazie anche alla straordinarie emozioni che ognuno di loro ha saputo regalare proprio al
Mugello.
Lo ha ricordato per tutti
Valentino Rossi che ha detto come il Mugello sia una delle piste preferite per la tantissime vittorie ottenute. A 100 giorni dal suo incidente Rossi è tornato al Mugello ricordando con ironia come "
L'ultima volta sono andato via da qui con l'elicottero, oggi torno qui in macchina e camminando".
A proposito del suo incidente, incontrando il direttore del circuito Paolo Poli, Rossi ha ringraziato l'organizzazione del Mugello, a partire dallo staff medico, per l'assistenza prestatagli, essenziale per un suo rapido ritorno in pista.
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