Una corsa in Brasile è già nel mirino della F.E...

Non conosce pause il Campionato FIA di Formula E. Né le conoscono gli uomini e le donne che ci lavorano, a partire dall'amministratore unico Alejandro Agag. Quasi fosse indifferente alle imminenti festività natalizie, l'imprenditore spagnolo punterà a sud anziché verso Londra al termine del Punta del Este ePrix. E c'è una ragione interessante.

"Stiamo cercando di andare in Brasile. Abbiamo alcune persone qui (in Uruguay, ndr) che sono venute a trovarci da quel Paese. Io dovrei andarci invece direttamente lunedì per incontrare alcuni uomini e donne interessati", ha detto Agag alla redazione in lingua inglese di Motorsport.com. "Abbiamo bisogno di un promotore in Brasile, ci serve qualcuno che ci aiuti in loco, ma non nego che ci piacerebbe eccome correre laggiù. Il Brasile è una nazione con una grande base di tifosi e, va da sé, abbiamo anche diversi piloti brasiliani competitivi, per cui la cosa sarebbe davvero fantastica".

La prima stagione della serie “full electric” era stata concepita prevedendo una tappa a Rio de Janeiro nello scorso mese di febbraio, ma i piani per l'evento carioca sono saltati sei mesi prima dell'inizio del campionato. La tappa brasiliana non è stata sostituita con altri eventi nel programma 2014-2015 e nessun motivo ufficiale è stato addotto per la sua cancellazione.

"Ci sono diverse opzioni", ha aggiunto Alejandro. "Rio e San Paolo sono problematiche, difficili, ma abbiamo sotto mano la possibilità di altre location. E siamo aperti a tutto". L'organizzatore della F.E non lo dice, ma non va dimenticato che il prossimo anno il Paese latinoamericano ospiterà i primi Giochi Olimpici dichiaratamente verdi nella storia dello sport dilettantistico e un abbinamento sarebbe perfetto...

Uno dei piloti del Brasile in Formula E è naturalmente il campione in carica Nelson Piquet jr. (NextEV TCR), il quale ha fatto una professione di speranza per una tale ipotesi: "Un ePrix in Brasile potrebbe essere un evento incredibile, viste la qualità e la quantità di appassionati di automobilismo che abbiamo nel mio Paese, ma non so se ora sia esattamente il momento più giusto per l'economia. Spero che un giorno possa davvero succedere...”.