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Di Grassi: “Secondo in campionato? Un piccolo miracolo”

Il doppio podio dell'Audi in Gara 2 a New York, dopo la doppietta di sabato, ha regalato la coppa marche alla Casa tedesca e la piazza d’onore tra i piloti al brasiliano, protagonista di un avvio di stagione difficile...

Lucas di Grassi, Audi Sport ABT Schaeffler

Lucas di Grassi, Audi Sport ABT Schaeffler

Sam Bloxham / Motorsport Images

Lucas di Grassi, Audi Sport ABT Schaeffler, Daniel Abt, Audi Sport ABT Schaeffler, festeggiano la vittoria del titolo costruttori
Il 2° classificato Lucas di Grassi, Audi Sport ABT Schaeffler
Il 2° classificato Lucas di Grassi, Audi Sport ABT Schaeffler
Lucas di Grassi, Audi Sport ABT Schaeffler, Daniel Abt, Audi Sport ABT Schaeffler, festeggiano con il team Audi
Lucas di Grassi, Audi Sport ABT Schaeffler
Lucas di Grassi, Audi Sport ABT Schaeffler
Lucas di Grassi, Audi Sport ABT Schaeffler, Daniel Abt, Audi Sport ABT Schaeffler, festeggiano con il team Audi
Lucas di Grassi, Audi Sport ABT Schaeffler, Daniel Abt, Audi Sport ABT Schaeffler, festeggiano la vittoria del titolo costruttori
Lucas di Grassi, Audi Sport ABT Schaeffler

Aveva cominciato la stagione 2017-2018 con grossa fatica, non riuscendo quasi mai a vedere il traguardo o a raggiungere la zona punti, ed invece alla fine, grazie alla crescita della sua Audi Sport Team ABT e-tron FE04, Lucas Di Grassi è riuscito a compiere la rimonta ad arrivare giusto alle spalle del vincitore del campionato Jean-Éric Vergne, pur se staccato di 54 lunghezze.

“Neppure un arrivo in top 10 nelle prime quattro gare e ora sono secondo della classifica generale. Sette podi di fila è la dimostrazione che senza guasti tecnici siamo stati super competitivi. È un stato piccolo miracolo!”, ha dichiarato soddisfatto il brasiliano, autore sul circuito di Brooklyn di un week end consistente e senza grosse sbavature, se non fosse per l’errore commesso durante le ultime qualifiche. 

“È stata una stagione eccezionale sia per me, sia per la squadra. La parte difficile è stata evitare la spirale negativa a livello mentale quando le cose andavano male. Non abbiamo mai mollato e l’aver conquistato il titolo scuderie è la prova di questo incredibile recupero”.

“Per quanto concerne la corsa, sono contento”, ha aggiunto il campione 2016-2017. “JEV era imprendibile e si è meritato il successo. Sapevamo che più di così non potevamo ottenere, vista la forma della Techeetah. Personalmente ho guidato bene, come mai prima, considerato che ho commesso zero errori”.  

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A questo proposito il 33enne ha minimizzato lo sbaglio che gli costò la pole position a Punta del Este quando venne penalizzato dai Commissari Sportivi per aver colpito un birillo.

“Certo, qualche sbavatura qua e là l’ho commessa, ma nulla di compromettente per i punti o per la macchina. Diciamo che ho preso più rischi ed effettuato più sorpassi, quindi sono molto felice della mia guida”, ha sottolineato.

Infine, sul duello con Jean-Éric Vergne nel secondo ePrix americano ha detto: “Ci siamo toccati almeno due o tre volte, ma solo con la punta del musetto. In fin dei conti fa parte delle competizioni! Nello specifico in Formula E stare il più vicino possibile a chi ti precede ti consente di conservare l’energia e aumenta le chance di sorpasso”.

 

 

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