L’uscita di Marcus Ericsson sotto Safety-Car colpa dei freni
Il pilota svedese della Sauber-Ferrari ha puntato il dito contro l'impianto frenante e le gomme fredde, quali causa scatenante del suo "strano" incidente nel corso del Gran Premio di Monaco in regime di neutralizzazione della corsa.
Foto di: Sutton Motorsport Images
Il pilota svedese della Sauber-Ferrari punta il dito contro l'impianto frenante e le gomme fredde, quali causa del suo incidente nel corso del Gran Premio di Montecarlo, in regime di neutralizzazione della corsa.
Lo scandinavo non è riuscito a fermarsi in tempo alla curva di Santa Devota ed è finito contro le barriere nel tentativo di passare la vettura di sicurezza e di sdoppiarsi.
“Ho avuto problemi con i freni. Già prima della fase sotto Safety-Car avevo notato che si stavano surriscaldando”, ha confidato a Motorsport.com.
“Una volta entrata, mentre procedevo a bassa andatura, si sono scaldati ancora di più. Il pedale ha cominciato a diventare lungo e così, quando dal box mi hanno chiesto di passare, ormai non funzionavano più. Inoltre, le gomme erano molto fredde. Ecco perché affiancata la macchina alla curva 1 non sono più riuscito a fermarmi e a girare”.
Il pilota della Sauber ha in seguito espresso qualche perplessità circa le Pirelli 2017. “Purtroppo questi pneumatici sono troppo conservativi. Anche qui a Monaco abbiamo visto che, se si rallenta, si raffreddano subito. Di conseguenza bisogna intervenire sui freni. Tuttavia, se come è capitato a me, non puoi usarli per 3 o 4 giri, la temperatura si azzera”.
Tra l’anomalo episodio che lo ha visto coinvolto e lo spaventoso incidente di Pascal Wehrlein, entrato in contatto con la McLaren di Jenson Button, il fine settimana monegasco della scuderia di Hinwil è stato davvero da dimenticare, o perlomeno opposto a quello vissuto in Spagna, in cui erano arrivati i primi punti stagionali.
“Nel complesso ci è mancato un secondo al giro dai concorrenti della parte bassa del centro gruppo, dunque è stato un weekend complicato per il team”, ha aggiunto.
“In gara siamo migliorati in termini di passo, ma eravamo comunque troppo lontani per ricavarne qualcosa. Penso di aver fatto il massimo ed infatti non stavo andando male, poi però il finale non è stato positivo”.
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