La FIA ha chiuso l'indagine a Monaco: la batteria Ferrari è regolare
Alla nostra anticipazione è arrivata la conferma ufficiale della Federazione Internazionale che ha accettato le spiegazioni dei tecnici del Cavallino sul funzionamento della batteria. Durissimo Todt: "Chi ha dubbi fa reclamo, non manipola la stampa!".
Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images
La FIA ha concluso l'indagine sulle batterie della Ferrari, liberando la squadra del Cavallino da qualsiasi addebito di irregolarità.
Il team di Maranello era statoa accusato di aggirare le regole visto che c'era chi sosteneva che il suo sistema ibrido fosse in grado di fornire più energia al giro di quanto sarebbe consentito.
Il caso è nato nel GP di Azerbaijan quando il direttore tecnico della Mercedes, James Allison, ha segnalato a Charlie Whiting, direttore di gara della F1, che aveva dei dubbi sulle prestazioni in qualifica delle Ferrari, non riuscendo a spiegarsi certi picchi.
Nell'area motori di Brixworth diretta da Andy Cowell, da un po' di tempo è arrivato Lorenzo Sassi, l'ex capo progettista delle power unit di Maranello, giubilato l'anno scorso da Mattia Binotto in occasione del GP d'Austria: il tecnico toscano ha messo in rilievo ogni parte della Rossa che poteva essere considerata al limite delle regole, per cui la Stella ha iniziato una forte pressione sulla Federazione Internazionale che ha aperto un'indagine.
Alla conclusione dei controlli svolti dell'organo di governo a Monaco è stato ufficializzato che non si è trovato nulla di irregolare.
Whiting in una dichiarazione alla Reuters ha detto: "Abbiamo avuto alcune indicazioni a Baku che erano difficili da spiegare e abbiamo cercato la collaborazione della squadra".
"Il regolamento dice che è compito del concorrente soddisfare le richieste della FIA per dimostrare che la monoposto rispetti sempre le norme. E ora siamo stati soddisfatti".
Whiting ha ammesso che l'indagine non è stata facile perché quello della batteria è un sistema molto complesso...
"Ci sono alcune cose nei dati che non siamo riusciti a spiegarci: le abbiamo esaminate con la Ferrari e ci hanno fornito delle spiegazioni che all'inizio non erano particolarmente convincenti. E, allora, abbiamo voluto andare fino in fondo alla questione e in Spagna hanno preso alcune misure per essere certi che avessimo capito meglio e che potessero essere soddisfatte le nostre richieste".
La FIA ha anche espresso una certa frustrazione per il fatto che la questione sia diventata nelle ultime settimane un caso mediatico, mentre l'indagine era in corso.
Durissimo l'intervento del presidente della FIA, Jean Todt: "Se una squadra ha qualche dubbio, dovrebbe presentare un reclamo. Sarebbe molto più salutare piuttosto che manipolare la stampa per affrontare il problema!".
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