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GP di Abu Dhabi: l'ibrido lavora solo per la metà di un giro!

Nel GP di Abu Dhabi la piena potenza elettrica è disponibile per il 57% del giro in cui l’acceleratore è a tavoletta, un valore basso che rende minore il divario tra le power unit. Servono 98 kg di carburante per finire la gara. Occhio anche al cambio...

Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W06

Foto di: XPB Images

Il circuito di Yas Marina è chiamato a chiudere la più lunga stagione iridata di Formula 1 con la disputa del 21esimo Gran Premio che si disputa nella capitale di Abu Dhabi e che dovrà assegnare il titolo piloti a Nico Rosberg o Lewis Hamilton.

Il tracciato si snoda sull’isola artificiale Yas, tra campi da golf, parchi a tema e hotel extra-lusso. Yas Marina fa parte del calendario di F.1 dal 2009 ed è un impianto disegnato da Hermann Tilke. Il circuito permanente si trova al livello del mare ed è dotato di piccoli dislivelli. Si tratta di una pista molto tortuosa lunga 5.554 m: è formata da 21 curve ed è caratterizzato da una curiosa uscita dei box che è dotata di un sottopasso che incrocia il rettilineo principale.

 

Sebastian Vettel, Ferrari SF15-T
Il GP di Abu Dhabi si disputa dal tramonto in poi

Photo by: XPB Images

 

Il Gp si svolge nel tardo pomeriggio su una distanza di 55 giri e termina all’imbrunire, quando la temperatura dell’asfalto va riducendosi, rendendo più varia la strategia delle gomme. Le qualifiche termineranno alle ore 18, vale a dire 26 minuti dopo il tramonto mentre la gara comincerà alle 17 appena 34 minuti prima del tramonto.

Abu Dhabi è dotato di cinque tratti veloci e cinque lenti con tre punti adatti al sorpasso in corrispondenza delle tre chicane. Ci sono due tratti dove è possibile utilizzare l’ala mobile (DRS) per il sorpasso: nel back-straight, tra curva 7 e 8 e nel tratto tra curva 10 e 11. Il tracciato richiede un alto carico aerodinamico che permetta di garantire la massima aderenza nelle numerose curve lente.

Ultrasoft, Supersoft e Soft le gomme scelte

 

Set di gomme scelti per pilota
GP di Abu Dhabi: set di gomme scelti per pilota

Photo by: Pirelli

 

Le mescole scelte dalla Pirelli sono Ultrasoft, Supesoft e Soft la gomma P Zero Yellow soft, la combinazione utilizzata sui tracciati di Monaco, Spielberg e Singapore. Dalle simulazioni della telemetria Wintax di Magneti Marelli, la differenza prestazionale tra la gomma Ultrasoft e Supersoft sarà di 0”5 mentre tra Supersoft e Soft cresce a 0”9.

È un circuito di media severità per il motore, utilizzato a pieno carico per il 59% del tempo e di media severità per la trasmissione con 2.695 cambiate nell’arco della gara. L’impianto frenante, invece, è sottoposto a sollecitazioni superiori alla media visto che è utilizzato per 21” al giro. Il tempo di riferimento è quello ottenuto da Nico Roberg con la Mercedes W06 Hybrid nella qualifica del 2015 in 1’40”237.

 

GP di Abu Dhabi: come viene sfruttato il motore ai vari regimi di rotazione
GP di Abu Dhabi: come viene sfruttato il motore ai vari regimi di rotazione

Photo by: Media Magneti Marelli

Un giro di pista

Settore 1

Linea di partenza – Curva 4
(Velocità media 244 km/h)

Percorrendo il rettilineo dei box si arriva alla staccata di Curva 1, una sinistra secca alla quale si giunge a 296 km/h in settima: la successiva staccata richiede 2.109 kW. La monoposto viene rallentata fino a 155 km/h in terza e ricarica la batteria con 144 kJ. La decelerazione è di 5,2 g e richiede uno sforzo sul pedale di 102 kg.

La Curva 1 è una destra abbastanza impegnativa perché il pilota fa fatica a trovare l’esatto punto di frenata. Si prosegue leggermente in salita verso la Curva 2, un’altra sinistra che precede una bella sezione veloce con una Esse che comprende la Curva 3, che è situata nel punto più alto del tracciato a 22 metri sul livello del mare, alla velocità di 251 km/h in sesta marcia, lasciando scorrere la vettura per “scollinare” verso Curva 4, una sinistra che si percorre a 270 km/h in settima e che sollecita tanto la vettura che il pilota con un’accelerazione laterale molto elevata. Questa sezione richiede un buon bilanciamento aerodinamico per mantenere la migliore traiettoria.

Settore 2

Curva 5 – Curva 10
(Velocità media 214 km/h)
Si giunge alla staccata di Curva 5 a 300 km/h in ottava marcia per la seconda delle quattro frenate più potenti del tracciato che richiede 1.926 kW e per uno sforzo sul pedale del freno di 102 kg che sottopone vettura e pilota alla decelerazione massima di 5.2 g rallentando la vettura alla velocità di 129 km/h in terza.

La variante formata da Curva 5 e 6, insieme al tornantino di Curva 7 rappresentano la sezione del circuito che sembra a uno stadio: queste curve lente richiedono una buona trazione per mantenere la traiettoria ideale, lasciando scorrere la vettura sul cordolo.

Si arriva alla staccata del tornantino di Curva 7 a 150 km/h in terza marcia. Il tornantino è un punto dove è importante avere ottima trazione e i piloti si dovranno difendere da eventuali attacchi perché è punto favorevole al sorpasso utilizzando una traiettoria alternativa. Si esce dal tornante di Curva 7 a 69 km/h in prima o in seconda, per immettersi nel backstraight che è il rettilineo più lungo del tracciato dove il motore viene sfruttato a pieno carico per 13”7 lungo i 1.142 m: la monoposto arriva ad una punta di 322 km/h in ottava (346 km/h con l’ala mobile aperta), prima di una frenata da 2.029 kW che rallenta la vettura fino alla velocità di 68 km/h in seconda nella quale si ricarica la batteria con 203 kJ.

Le due curve che seguono questo tratto devono essere eseguite alla perfezione perché portano al penultimo tratto veloce del tracciato dove è possibile usare ancora il DRS. Si esce da Curva 9 alla velocità di 98 km/h in seconda marcia per avviarsi verso Curva 10 passando sotto un ponte: è una piega a sinistra che si percorre a 222 km/h in quinta dopo la quale è possibile usare l’ala mobile.

 

Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso STR10
Lo scenario di Yas Marina è molto suggestivo: la monoposto passano davanti alle barche

Photo by: XPB Images

Settore 3

Curva 11 – Linea di arrivo
(Velocità media 171 km/h)

Si arriva alla staccata di Curva 11 alla velocità di 325 km/h in ottava (diventano 335 km/h in ottava stando in scia ad una monoposto con l’ala mobile aperta). La piega a sinistra offre un’opportunità di sorpasso. L’uscita di Curva 11 si affronta a 96 km/h in terza per affrontare la chicane che è formata da una destra, la Curva 12, seguita da una sinistra, la Curva 13, dalla quale si esce a 110 km/h in terza.

Dopo una breve accelerazione si giunge alla Curva 14: si tratta di una sinistra ad angolo retto dove si giunge a 175 km/h in quarta e dalla quale si esce a 101 km/h in seconda. Questa piega immette in un tratto veloce non completamente rettilineo che comprende le curve 15 e 16, due pieghe a destra di 45 gradi che si percorrono a 265 e 275 km/h in settima marcia che sollecitano la monoposto e il pilota con un’accelerazione laterale che arriva a 4G. Si arriva alla staccata di Curva 17, un’altra destra ad angolo retto, che si affronta alla velocità di 279 km/h in sesta, girando intorno al porto di Yas Marina.

Da Curva 17 si esce a 102 km/h in seconda per affrontare un tratto lento composto dalle Curve 18 e 19 che sono ad angolo retto, passando sotto all’hotel Yas Viceroy. Si esce da Curva 19 alla velocità di 119 km/h in terza marcia per affrontare l’ultimo tratto che comprende Curva 20, una destra, alla quale si arriva a 252 km/h in sesta marcia e si esce a 158 km/h in sesta marcia. A Curva 21 si arriva a 223 km/h in quinta e si esce alla velocità di 130 km/h in terza per immettersi sul rettilineo principale terminando il giro.

Kimi Raikkonen, Scuderia Ferrari
Kimi Raikkonen, Scuderia Ferrari

Photo by: XPB Images

Prestazioni e affidabilità

Aerodinamica

Il tracciato di Abu Dhabi richiede un alto carico aerodinamico per la presenza di numerose curve lente ma anche di un’aerodinamica efficiente per raggiungere alte velocità massime sui rettilinei. L’uso dell’ala mobile consente un aumento della velocità fino a 14 km/h sfruttando la scia della vettura che precede.

Freni

Ad Abu Dhabi ci sono quattro frenate potenti, ma il tracciato è critico solo per l’usura. L’impianto frenante su questo tracciato è sottoposto a sollecitazioni dovute al ritmo serrato e alle elevate temperature ambientali.

Cambio

Yas Marina è una pista piuttosto impegnativa per la trasmissione: sono necessarie 2.695 cambiate per coprire la gara. Il rapporto del cambio più sollecitato è quello della terza marcia, utilizzato per il 28% del tempo sul giro, seguito da sesta (18%) e settima marcia (14%). Qualche pilota potrebbe inserire la prima in Curva 8 piuttosto che in Curva 7 ma i piloti generalmente preferiscono la seconda marcia per migliore regolarità di trazione.

GP di Abu Dhabi: la simulazione delle cambiate marcia per marcia
GP di Abu Dhabi: la simulazione delle cambiate marcia per marcia

Photo by: Media Magneti Marelli

Motore

Abu Dhabi è un impianto piuttosto severo per il motore perché ci sono lunghe percorrenze da fare in pieno. Il circuito dell’emirato consente di sfruttare il propulsore al massimo regime per un tempo di 1 minuto, favorendo le power unit che riescono a recuperare l’energia dai gas di scarico in modo efficiente, senza consumare troppa benzina. Il circuito è sensibile sia alla potenza che al peso.

Consumo

Il consumo di benzina a Yas Marina è elevato ma non critico perché sono necessari 98 kg di carburante per completare la distanza della gara secondo la simulazione Wintax di Magneti Marelli. L’intervento della Safety Car rientra nelle basse probabilità, perché la statistica dice che sono inferiore al 35%, quindi i piloti potrebbero dovere gestire il consumo benzina per terminare la gara.

Ers

Sul tracciato di Abu Dhabi è possibile recuperare 829 kJ in frenata con la MGU-K e 3.380 kJ in accelerazione con la MGU-H per un totale di 4.209 kJ per giro, un valore tra i più elevati, superato solo da Russia, Baku, Gran Bretagna e USA. La piena potenza elettrica è disponibile per il 57% del giro in cui l’acceleratore è a tavoletta, un valore basso che rende minore il divario tra le power unit. Il contributo prestazionale dell’ERS su questo circuito corrisponde a 2”6 per ogni giro e può valere fino a 12 km/h di velocità di punta.

I numeri di Abu Dhabi

Circuito Yas Marina Circuit
Località Abu Dhabi (UAE)
Distanza 305,355 km
Giri 55 giri
Lunghezza 5.554 m
Latitudine24.473811 N
Longitudine54.603337 W
Altitudine 9-22 m sul livello del mare
Partenza-staccata 275 m
Lunghezza pit lane 385 m
Curve 9 a destra, 12 a sinistra
Tempo di pit lane 17”3 a 80 km/h
Altezza cordoli bassa
Bump no
Asfalto media aderenza
Velocità max 346 km/h
Velocità min 69 km/h
Rettilinei 13”9 (1.122 m. in piena potenza)
Effetto peso 0”18 ogni 10 Kg al giro
Effetto potenza -0”21 sec ogni 10 cv al giro
Gomme Ultrasoft/Supersoft/Soft
Aerodinamica alto carico
Grip longitudinale
Carburante 98 kg
Motore media severità
Motore in pieno 59% del giro
Cambio media severità
Cambiate 2.695 a gara
Frenata alta severità
Tempo di frenata 21”1
Picco di frenata 2.745 kw

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