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Alonso: "Non potevamo arrivare alla prima fila"

Lo spagnolo non sembra particolarmente deluso dopo il quinto tempo ottenuto in qualifica

Alonso:
Ancora un quarto e un quinto posto per le due 150° Italia nelle qualifiche del Gran Premio d’Ungheria, stavolta con Felipe Massa autore della quarta miglior prestazione e Fernando Alonso della quinta. Entrambi i piloti hanno gestito in maniera identica le gomme Pirelli a disposizione: un treno ciascuno di Prime in Q1, uno di option in Q2 e due in Q3. Stefano Domenicali:Quando vedi una delle tue macchine al primo posto sia in Q1 che in Q2 è chiaro che ti viene da pensare di poter arrivare finalmente alla pole ma sapevamo che sarebbe stato molto, molto difficile riuscirci: Hamilton era andato fortissimo per tutto il weekend e la Red Bull ha sempre qualcosa in tasca in Q3. Non siamo riusciti a mettere insieme il giro perfetto con entrambi i piloti ed è una logica conseguenza che il risultato sia lo stesso di una settimana fa in Germania. Sappiamo che in gara abbiamo sempre qualcosa in più rispetto alla qualifica ma anche che qui i sorpassi saranno molto complicati. La partenza è storicamente un momento molto importante su questa pista così come la tenuta degli pneumatici. Sarà una gara molto incerta, come lo sono state quasi tutte quest’anno: chi saprà fare il miglior lavoro di squadra avrà la meglio”. Fernando Alonso:E’ lo stesso risultato di una settimana fa, quindi anche oggi non siamo né sorpresi né delusi. E’ vero, non ho fatto un giro perfetto in Q3, non ho nessuna difficoltà ad ammetterlo, ma non credo che saremmo riusciti ad arrivare alla prima fila. Il terzo posto era alla nostra portata e sarebbe stato un ottimo piazzamento da cui iniziare la gara ma altri sono riusciti a fare meglio di noi, compreso il mio compagno di squadra che ha fatto un bel giro: è importante avere entrambe le macchine in grado di lottare per il podio. Comunque meglio quinto che quarto, almeno partirò dal lato pulito della pista. Sembra che la Red Bull quando arriva in Q3 abbia un pulsante magico che li fa andare improvvisamente più forte e poi in gara forse si disinserisce! Qui è sempre molto difficile superare e non credo che il DRS cambierà molto le cose: magari conterà di più sfruttare qualche scia e una folata di vento. Cercheremo di rimontare qualche posizione domani: bisognerà tenere un buon ritmo, fare un lavoro perfetto al pit-stop – ce ne saranno tanti, tre o quattro, perché il degrado degli pneumatici è significativo – e scegliere il momento giusto per cambiare le gomme. Secondo me tutto può ancora accadere: sarà una gara molto aperta”. Felipe Massa:Di solito i nostri avversari rendono di più in qualifica e noi facciamo un passo avanti in gara: vedremo domani se questa legge non scritta sarà confermata anche su questo tracciato. Spero di avere una macchina competitiva, così come l’ho avuta nell’ultima parte delle qualifiche. Stamattina avevo ancora troppo sovrasterzo e poi, dopo alcune modifiche, eravamo finiti dall’altra parte: abbiamo fatto un’ultima regolazione all’ala anteriore e il comportamento della vettura è molto migliorato. E’ difficile prevedere quante soste ci saranno: quattro non sono impossibili, tre assolutamente probabili. Molto dipenderà da quanto sarà lunga la prima porzione di gara: sarà lì che si capirà quale strada prendere per le soste successive. Cosa vuol dire per me essere per la prima volta quest’anno davanti al mio compagno di squadra? Mi fa piacere ma quello che conta è essere davanti a tutti e spero che presto avremo delle qualifiche in cui saremo noi i più forti. Qui non credo che saremmo stati in grado di scendere sotto l’1.20: McLaren e Red Bull erano e resteranno anche domani molto forti. Mi dispiace solo partire dalla parte sporca della pista: so quanto può essere penalizzante su questo tracciato”. Pat Fry:Tutto sommato era un risultato prevedibile. Non abbiamo tirato fuori tutto il potenziale a disposizione ma non sarebbe cambiato poi tanto in termini di posizioni sulla griglia di partenza. E’ vero che, rispetto all’inizio della stagione, abbiamo fatto un bel recupero ma è altrettanto vero che, soprattutto in qualifica, abbiamo ancora qualcosa in meno rispetto ai nostri diretti avversari. Dovremo lavorare ancora per migliorare la nostra prestazione sul giro secco, non ci sono dubbi. Da un punto di vista tecnico, qui soffriamo particolarmente nel terzo settore: se nei primi due siamo competitivi, nell’ultimo prendiamo qualche decimo di troppo. Ce lo aspettavamo, anche dopo quello che si era visto la settimana scorsa in Germania nelle primissime curve del tracciato del Nürburgring. Domani sarà comunque una gara molto intensa, anche perché mi aspetto di vedere numerosi cambi gomme: dovremo scegliere con cura il momento giusto in cui fare il pit-stop, anche perché sorpassare in pista non sarà una passeggiata per nessuno, nonostante il DRS. Cercheremo di fare del nostro meglio, consapevoli della forza dei nostri avversari principali”.

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