Ferrari: la pole può essere alla portata, la gara sarà dettata dalle gomme
L'imprevisto calore di Montreal, con 49 gradi di asfalto, ha fatto saltare tutte le previsioni delle squadre che avevano scelto gli pneumatici per il Canada in marzo. La Ferrari non può provare le Hard che potrebbero essere le gomme della gara perché ha un solo treno disponibile...
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Consiglio: prendete i riscontri emersi oggi da Montreal con le pinze. Quanto visto in pista è ovviamente reale, ma mancano all’appello Lewis Hamilton e Max Verstappen, che hanno assaggiato i muri di Montreal (Lewis in modo più… deciso) compromettendo il lavoro nella sessione FP2.
Il quadro finale emerso dal venerdì canadese vede le due Ferrari davanti a tutti con un 1-2 stampato nella simulazione di qualifica, contesto in cui l’unica Mercedes in pista, quella di Bottas, ha faticato più del previsto nel passaggio dalle medie alle soft.
Valtteri ha provato più giri lanciati, ma ha solo avvicinato le due Ferrari, restando a 0”134 da Leclerc e 0”060 da Vettel. I due ferraristi hanno fatto la differenza nel terzo settore (circa due i decimi guadagnati in quel tratto sulla Mercedes n.77), ma non è ovviamente un margine che consente di poter prenotare la prima fila.
Fin qui nulla di sorprendente, considerando le aspettative della vigilia. Tutt’altra storia è stata la simulazione di gara, che ha fornito verdetti a sorpresa come non si vedeva da tempo. La scelta dei set da portare in Canada i team l’hanno effettuata lo scorso mese di marzo, e probabilmente nessuno poteva immaginare che sul circuito Gilles Villeneuve ci sarebbe stato un asfalto con una temperatura di 50 gradi.
Quando sono iniziati i long-run con gomme soft i tempi sul giro sono drasticamente saliti dopo poche tornate, con i piloti che via radio hanno comunicato ai rispettivi ingegneri lo stesso messaggio: over-heating, ovvero surriscaldamento. Nessuno è stato immune, neanche Bottas e Vettel, scesi in pista con la mescola rossa.
Q2 con le soft? Scelta quasi obbligata per i top-team
Con la Media la situazione si è confermata migliore, e a dare il termometro della resa di questa mescola è stato Leclerc, che ha confermato in diciannove giri un ritmo molto costante sul ritmo del minuto e diciassette secondi. Ma la svolta è poi arrivata quando Bottas ha messo da parte le soft (dopo soli otto giri) per passare alle Hard, e questo compound si è confermato decisamente il migliore in assoluto nel compromesso tra costanza e performance.
Il paradosso è che questa mescola è stata portata in Canada quasi fosse un peso indesiderato, e tra Ferrari, Mercedes e Red Bull, solo Bottas e Verstappen sono arrivati a Montreal con due set di hard a disposizione, diventato poi uno dopo i long-run di oggi.
La Ferrari non ha potuto così utilizzare la mescola bianca, ma non è una mancanza che può compromettere la corsa. Già in altre occasioni abbiamo visto piloti montare nel secondo stint di gara mescole mai provate nel corso del weekend, e non si sono evidenziati grandi problemi.
I riscontri dei long-run rischiano però di influenzare le scelte che saranno fatte domani in qualifica, con i top-team che valuteranno con molta attenzione la possibilità di passare il taglio della Q2 con gomme Medie.
Oggi il margine tra soft e medie è stato molto elevato, circa un secondo e mezzo, ma la pista si sta gommando progressivamente sessione dopo sessione, e se il gap rientrerà nelle previsioni della Pirelli (tra i 7 e gli 8 decimi) per i top-team non ci dovrebbero essere problemi ad entrare in top-ten con la mescola gialla.
Una sorta di assicurazione in vista della gara di domenica, corsa in cui scattare al via con gomme soft non garantirebbe la possibilità di completare i settanta giri in programma con un solo pit-stop.
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