F1 Messico, Libere 1: Verstappen davanti. Due Red Bull e quattro motori Renault in evidenza
La prima sessione di prove libere del GP del Messico è stata condizionata da una pista sporca: Verstappen è già arrivato a due decimi dal record della pista davanti a Ricciardo, Sainz e Hulkenberg. Mercedes e Ferrari hanno lavorato per la gara e per il futuro.
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
Ha vinto l'anno scorso e vorrebbe ripetersi: Max Verstappen è stato il più veloce nella prima sessione di prove libere del GP del Messico. L'olandese con 1'16"656 ottenuto con gomme a mescola Hypersoft è arrivato a meno di due decimi dal record della pista che è stato siglato l'anno scorso in qualifica da Sebastian Vettel. La Red Bull è parsa subito molto competitiva visto che Daniel Ricciardo si è messo subito dietro al compagno di squadra che è stato l'unico a sfondare il muro dell'1'17": l'australiano è secondo, ma staccato di 483 millesimi dall'arancione perché nell'ultimo tratto ha trovato traffico.
La pista di Città del Messico si trova a un'altura di 2.240 metri sul livello del mare e pare che il tanto bistrattato motore Renault soffra di meno la differenza di potenza da Mercedes e Ferrari, tanto che dietro alle due RB14 sono spuntate un po' a sorpresa le due monoposto di Enstone. Carlos Sainz si è portato ad un'inatteso terzo posto con 1'17"926 a 1"2 da Verstappen, ma un decimo davanti a Nico Hulkenberg ottimo quarto.
Va detto che la pista era molto sporca e all'inizio ha manifestato del graining che poi è via via scomparso con il crescere graduale del grip. Va detto che Mercedes e Ferrari hanno lavorato molto per raccogliere dei dati su un tracciato molto particolare dove si raggiungono velocità monstre con ali degne di Monte Carlo.
Lewis Hamilton è quinto con 1'18"028: ha cercato un tempo con la mescola più morbida a inizio turno e poi ha lavorato con le Ultrasoft in funzione della gara. L'inglese ha tenuto a un paio di decimi Valtteri Bottas.
La Ferrari ha lavorato per il futuro provando il nuovo fondo e le barge board viste ad Austin prima con Raikkonen e poi anche con Vettel. La squadra del Cavallino, quindi, ha raccolto dai dati aerodinamici e poi, come la Mercedes, ha lavorato sulla comprensione delle gomme Ultrasoft in funzione della gara. Raikkonen è incorso anche in un innocuo testacoda alla curva 6, mentre Sebastian Vettel ha spiattellato una gomma anteriore in frenata. Niente di grave, ma i due secondi che le Rosse hanno pagato dalla Red Bull, ovviamente non sono indicativi.
Si consideri che Brandon Hartley con la Toro Rosso si è arrampicato al nono posto con il motore Honda a pochi centesimi dalla Rossa. Non ha chiuso tempi Pierre Gasly che ha omologato un nuovo motore Honda che dispone anche di una diversa MGU-H e un turbocompressore fresco: i meccanici della Toro Rosso hanno provveduto poi a montare la power unit "vecchia" quella che ha solo un GP di vita e che verrà utilizzata nelle libere perché il propulsore del francese usato ad Austin è stato spedito per dei controlli in Giappone al Centro Ricerche di Sakura. Il dubbio è che lo Spec 3 giapponese non sia in grado di reggere gli sforzi ai quali il 6 cilindri è sottoposto con l'aria rarefatta di Città del Messico.
La top ten è stata completata da Nicholas Latifi che sulla Force India è riuscito a fare meglio di Sergio Perez: il canadese ha beneficiato di un treno di gomme fresco a fine sessione e con 1'19"078 ha lasciato dietro il pilota di casa. Positiva anche la prestazione di Antonio Giovinazzi 12esimo sulla Sauber lasciata libere da Charles Leclerc: il pugliese ha rifilato un paio di decimi a Marcus Ericsson 14esimo.
In difficoltà Romain Grosjean con la Haas: il francese è 13esimo con una macchina che si è comportata come se fosse sul... bagnato per la carenza di grip. Lando Norris sulla McLaren di Fernando Alonso ha fatto meglio di Stoffel Vandorne, rispettivamente 15esimo e 16esimo.
Problemi per Kevin Magnussen con la seconda Haas e sono tornate al fondo della tabella dei tempi le due Williams con Lance Stroll davanti a Lance Stroll. Ma la musica cambierà nel secondo turno...
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 19 | 1'16.656 | 202.128 | ||
2 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 19 | 1'17.139 | 0.483 | 0.483 | 200.863 |
3 | 55 | Carlos Sainz Jr. | Renault | Renault | 20 | 1'17.926 | 1.270 | 0.787 | 198.834 |
4 | 27 | Nico Hulkenberg | Renault | Renault | 21 | 1'18.028 | 1.372 | 0.102 | 198.574 |
5 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 23 | 1'18.075 | 1.419 | 0.047 | 198.455 |
6 | 77 | Valtteri Bottas | Mercedes | Mercedes | 27 | 1'18.322 | 1.666 | 0.247 | 197.829 |
7 | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 17 | 1'18.746 | 2.090 | 0.424 | 196.764 |
8 | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 22 | 1'18.936 | 2.280 | 0.190 | 196.290 |
9 | 28 | Brendon Hartley | Toro Rosso | Honda | 29 | 1'19.024 | 2.368 | 0.088 | 196.072 |
10 | 34 | Nicholas Latifi | Force India | Mercedes | 23 | 1'19.078 | 2.422 | 0.054 | 195.938 |
11 | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 29 | 1'19.124 | 2.468 | 0.046 | 195.824 |
12 | 36 | Antonio Giovinazzi | Sauber | Ferrari | 25 | 1'19.134 | 2.478 | 0.010 | 195.799 |
13 | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari | 26 | 1'19.276 | 2.620 | 0.142 | 195.448 |
14 | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 28 | 1'19.312 | 2.656 | 0.036 | 195.360 |
15 | 47 | Lando Norris | McLaren | Renault | 23 | 1'19.646 | 2.990 | 0.334 | 194.540 |
16 | 2 | Stoffel Vandoorne | McLaren | Renault | 29 | 1'19.716 | 3.060 | 0.070 | 194.370 |
17 | 20 | Kevin Magnussen | Haas | Ferrari | 28 | 1'19.853 | 3.197 | 0.137 | 194.036 |
18 | 35 | Sergey Sirotkin | Williams | Mercedes | 30 | 1'19.899 | 3.243 | 0.046 | 193.924 |
19 | 18 | Lance Stroll | Williams | Mercedes | 26 | 1'20.142 | 3.486 | 0.243 | 193.336 |
20 | 10 | Pierre Gasly | Toro Rosso | Honda | 2 |
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