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Esclusivo: Agathangelou nuovo aerodinamico Ferrari!

L'inglese avrà il compito di integrare i dati delle galleria del vento, del CFD e della simulazione

Lo chiamano Ben, ma il suo nome di battesimo è Panayiotis. L'inglese (nato a Hackney il 4 novembre 1971, segno Scorpione) è un ingegnere aeronautico e astronomico che si è laureato all'università di Southampton. INGEGNERE ASTRONOMICO Non si è mai dedicato alle stelle, ma alla F.1, un mondo che frequenta dal 1994. Ben Agathangelou è il nome nuovo della Ferrari. Non dovrebbe diventare il responsabile aerodinamico della squadra del Cavallino, ma dovrà rafforzare il reparto strategico che è diretto da Nicholas Tombazis, il tecnico greco che è anche capo progettista della F2012. SCELTO DA PAT FRY Agathangelou è un altro tecnico scelto da Pat Fry che l'inglese aveva imparato ad apprezzare alla McLaren quando l'aerodinamico britannico era responsabile della galleria del vento della McLaren nel lontano 1996. NON LAVORERA' SULLA F2012 L'inglese, quindi, non dovrebbe dedicarsi specificatamente allo sviluppo della F2012, ma razionalizzare gli strumenti aerodinamici integrando l'attività fra la galleria del vento di Maranello e quella della Toyota Motorsport di Colonia, una delle più moderne ed efficienti, che la Ferrari utilizza in affitto (come altre squadre). DUE MODELLI IN SCALA! Le due unità, infatti, funzionano con modelli in scala di grandezze diverse: in Germania si lavora al 60%, mentre nel wind tunnel disegnato da Renzo Piano non si supera il 50%. Ben Agathangelou può essere l'uomo giusto da dedicare alla perfetta interazione dei sistemi, in modo che i dati letti in una struttura possano essere direttamente comparabili con l'altra. DISTONIE FRA I DATI Nel recente passato, infatti, erano emerse delle distonie fra i numeri della galleria del vento e quelli delle rilevazioni dai dati effettuate in pista. Non solo, ma è possibile creare una correlazione più stretta anche con gli altri reparti di simulazione come il CFD e il simulatore. RIORGANIZZAZIONE INTERNA Ben, insieme al giapponese Hideo Hamashima, il giapponese arrivato dalla Bridgestone a inizio anno per costruire un nuovo modello matematico delle gomme Pirelli, dovrebbe essere uno degli uomini su cui la Ferrari intende puntare per completare un processo di adeguamento delle strutture. MARANELLO IN RITARDO Si tratta di figure destinate a restare ai margini della notorietà e in ruoli di secondo piano rispetto all'attività di pista, ma importanti per chiudere un gap che la squadra di Maranello paga nei confronti di altri top team (come McLaren e Red Bull Racing) che avevano iniziato a investire nella simulazione quando ancora i ferraristi si dedicavano allo sviluppo nei test in pista. BEN HA INIZIATO IN MCLAREN Ben Agathangelou è un aerodinamico che vanta una grossa esperienza nel Circus: abbiamo detto che la McLaren era stata il suo trampolino di lancio, visto che poi è approdato alla Tyrrell nel 1997. Con Harvey Postlethwaite era stato chiamato l'anno dopo a curare lo studio aerodinamico del Project Honda F1
che la Casa giapponese aveva affidato alla Dallara. DT DELLA HRT DALLARA Agathangelou in questa fase ha stretto degli ottimi rapporti personali con Gianpaolo Dallara che lo ha ripreso come responsabile tecnico quando la HRT ha chiesto alla factory di Varano de' Melegari la progettazione e la costruzione della monoposto con cui la squadra iberica ha fatto il suo travagliato debutto nel Circus nel 2010. MONDIALE CON BRAWN Nel frattempo Agathangelou aveva lavorato in Benetton (1999-2001); Jaguar (2002-2004); Red Bull Racing (2005-2007); Honda (2008); Brawn Gp (2009) dove ha vinto il titolo mondiale piloti con Jenson Button e quello costruttori. Nelle ultime due stagioni alla Dallara, Ben non si è curato di specifici progetti aerodinamici, ma di organizzazione e sistemi, quella competenza che potrà essere preziosa a Maranello. MANCA IL TEMPO Non si può dire che Stefano Domenicali non stia facendo tutto il possibile per riportare la squadra del Cavallino ad essere un fiore all'occhiello anche nell'unico settore dove ha mostrato un certo ritardo rispetto al mondo anglosassone. Ogni tassello, quindi, sta andando al suo posto. Quello che manca è il tempo...

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