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Alonso e Massa in visita dai terremotati

I due ferraristi sono andati al "Canpo Abruzzo" di Cavezzo e alla zona rossa di Mirandola

E’ stata una giornata particolare per Fernando Alonso e Felipe Massa. I due piloti della Scuderia Ferrari hanno effettuato questa mattina una visita a sorpresa nelle zone della Bassa Modenese colpite dal sisma del maggio scorso. Due le tappe della visita: il “Campo Abruzzo” di Cavezzo e la zona rossa di Mirandola. “Per noi è molto importante essere qui, potervi portare un segno dell’affetto che abbiamo per voi – ha detto Felipe nel saluto agli ospiti della tendopoli – Sono sicuro che le cose miglioreranno e torneranno alla normalità”. Sulla stessa lunghezza d’onda le parole di Fernando: “Sentivamo il bisogno di venire a trovarvi in un momento per voi così difficile perché, anche se non siamo vicini a voi fisicamente, vi siamo accanto con i nostri pensieri. Vogliamo farvi sentire il supporto di noi piloti e di tutta la Ferrari perché siamo con voi, non ve lo dimenticate”. Tanto l’entusiasmo delle persone, soprattutto bambini, che hanno circondato d’affetto i due ferraristi: per una mattina il rosso Ferrari, fatto di cappellini, bandiere e cartoline, ha illuminato di gioia la tendopoli. “Ci avete fatto davvero una bellissima sorpresa – ha detto un giovane – e ci avete dato una grande emozione”. Un volontario italiano ma che vive in Svizzera ha sussurrato commosso: “Non sapete quanto bene avete fatto con questo gesto: ne avevano proprio bisogno in un momento in cui non sanno ancora se e quando potranno tornare ad abitare nella loro casa o in una casa vera”. Un rosso diverso, molto più triste, è stato quello della seconda tappa del viaggio nella Bassa. Mirandola è stato uno dei centri più colpiti, dove le ferite inferte dal sisma sono ancora apertissime. Fernando e Felipe hanno visitato la zona rossa del centro storico, ancora off limits per i suoi abitanti e per chi vi svolgeva la propria attività professionale, e guardare da vicino quale devastazione abbia sconvolto una cittadina e un territorio operoso come questo. I due piloti si sono soffermati in particolare davanti ai due monumenti più simbolici di Mirandola, il Duomo e la Chiesa di San Francesco. “Vedere con i nostri occhi questa realtà è impressionante – ha detto Felipe – Qui il tempo si è fermato ma deve tornare a scorrere come prima, al più presto”. Fernando, anch’egli colpito dalla desolazione delle piazze e delle strade deserte, ha così commentato: “Volevamo visitare Mirandola come simbolo di tutte le zone terremotate, sperando di richiamare l’attenzione sul fatto che non bisogna perdere un attimo di tempo per la ricostruzione. La gente di qui è forte, ha lo stesso carattere della gente della Ferrari, gente che non molla mai: sono sicuro che ce la faranno”.

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