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Alonso: "Abbiamo sbagliato la strategia!"

La Ferrari ha puntato sulle tre soste senza avere una monoposto per fare i sorpassi

Alonso:
Soltanto due i punti all’attivo della Scuderia Ferrari nel Gran Premio della Cina, portati a casa da Fernando Alonso, che ha chiuso la corsa in nona posizione, mentre Felipe Massa si è classificato al tredicesimo posto. Un risultato senza dubbio deludente, arrivato al termine di una gara condotta dai due piloti praticamente sempre nel traffico. Dopo il terzo Gp della stagione, Fernando si trova al terzo posto nella classifica Piloti con otto lunghezze di ritardo dalla vetta mentre Felipe è ancora fermo a quota zero. Nel campionato Costruttori la Scuderia rimane al terzo posto. Stefano Domenicali: “Siamo delusi, inutile negarlo. Avevamo il potenziale per ottenere un risultato migliore di questo ma non ci siamo riusciti. La mancanza di velocità di punta, uno dei punti deboli di questa F2012, ha impedito soprattutto a Fernando di sfruttare al meglio una strategia che, ad un certo punto, lo aveva messo in condizione di lottare per un posto nei primi cinque. Felipe ha puntato sulle due soste, contando su un degrado degli pneumatici degli avversari che però si è verificato soltanto per poche vetture. E’ stata una corsa abbastanza anomala – aggiungerei anche una qualifica - che ha riservato comunque delle sorprese rispetto alle previsioni e credo valga la pena analizzarne a fondo lo svolgimento per cercare di capire come interpretare in maniera migliore i prossimi appuntamenti. In Bahrain dovremo correre ancora in difesa ma ciò non significa che andremo lì rassegnati. Abbiamo avuto tre vincitori diversi in tre gare, con delle alternanze di prestazioni che sono cambiate per alcune vetture di gara in gara in maniera molto significativa. In questa fase dobbiamo fare il massimo in pista e sfruttare tutte le opportunità ma il lavoro più importante va fatto a Maranello, soprattutto sullo sviluppo aerodinamico. Bisogna accelerare l’introduzione delle novità e cambiare marcia. E’ un campionato lunghissimo ed imprevedibile, in cui le cose possono cambiare molto velocemente. Voglio fare i complimenti a Nico Rosberg per il suo primo successo in Formula 1 e alla Mercedes per il ritorno alla vittoria dopo 57 anni”. Fernando Alonso: “Sapevamo che sarebbe stata una corsa difficile e così è stato. Siamo stati sempre nel traffico, senza avere la possibilità di sfruttare il potenziale della vettura, e quando si sta dietro ad altre vetture le gomme si rovinano molto più facilmente. Avendo scelto di fare tre soste era chiaro che saremmo stati costretti a fare dei sorpassi ma con la velocità di punta che abbiamo si è rivelato praticamente impossibile sul rettilineo principale mentre io mi sono dovuto inventare dei sorpassi in altri punti del tracciato dove riuscivo a sfruttare al meglio la vettura. Ovviamente, questo non mi rende molto ottimista per il Bahrain, una pista dove trazione e velocità sono fondamentali, proprio le aree in cui siamo più carenti. Anche la prossima settimana dovremo cercare principalmente di limitare i danni. Oggi non voglio pensare alla classifica perché la priorità è il miglioramento della prestazione della F2012. Questo non significa però che abbia perso le speranze, tutt’altro. L’anno scorso ci abbiamo creduto fino a Spa e non c’è nessun motivo per non farlo adesso che sono al terzo posto in classifica a sole otto lunghezze dal primo. Certo che però dobbiamo fare un bel passo in avanti per rendere la vettura più veloce. In Spagna avremo delle novità importanti ma anche gli altri ne porteranno e quindi non è che mi aspetto il miracolo di andare un secondo più forte rispetto agli altri”. Felipe Massa: “Ho cercato di fare del mio meglio in una corsa molto serrata. Certo, un tredicesimo posto non mi può fare felice ma credo che, per quanto riguarda la mia corsa, questo sia stato un passo avanti rispetto alle prime due gare della stagione. Almeno sono riuscito a fare una corsa nella norma e so di aver dato tutto quello che era nelle mie possibilità. La scelta di fare due soste era quella corretta, considerata la mia posizione ma forse, alla luce di com’è andata la gara sarebbe stato meglio fermarsi in momenti diversi: facile però dirlo adesso, dopo la bandiera a scacchi. Ogniqualvolta mi sono ritrovato nel traffico pagavo la mancanza di velocità di punta, uno dei problemi maggiori della nostra vettura in questo momento. Il circuito di Sakhir, prossima tappa del mondiale, non si annuncia molto favorevole per noi, visto come sono andate le cose finora. Per me è sempre stata una gara in cui sono andato bene ma non penso che potremo farci molte illusioni. Cercheremo di fare il massimo, come sempre del resto”. Pat Fry: “Una corsa sicuramente interessante per il pubblico ma molto frustrante per noi. Il traffico è stato il fattore decisivo di questa corsa, come peraltro era facile prevedere, considerata la posizione delle nostre vetture sulla griglia di partenza. Abbiamo differenziato le strategie, anche alla luce del fatto che, con Felipe, potevamo scegliere il tipo di pneumatici con cui partire. Visto dove siamo usciti dal terzo pit-stop con Fernando – insieme ad Hamilton – penso che la scelta sia stata corretta ma analizzeremo lo svolgimento della corsa con attenzione per capire se avremmo potuto fare qualcosa di diverso. Oggi è chiaro che la mancanza di una buona velocità di punta l’abbiamo pagata a carissimo prezzo su un tracciato come questo. E’ un risultato che non rappresenta il reale potenziale della vettura in configurazione di gara ma dobbiamo accettarlo. Ci manca prestazione, lo sappiamo, ma è inutile stare qui a piangerci addosso: piuttosto, cerchiamo di concentrare tutte le energie sul miglioramento della prestazione della vettura. La settimana prossima in Bahrain non ci saranno novità particolarmente rilevanti quindi non possiamo aspettarci dei miracoli: dovremo cercare di spremere il massimo da quello che abbiamo a disposizione. Vorrei finire con una nota positiva, facendo i complimenti ai ragazzi del pit-stop che anche oggi hanno fatto un ottimo lavoro: i tempi sono lì a testimoniarlo”.

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