La Formula E adocchia Shanghai per la quarta stagione
Malgrado la solidità del rapporto con Hong Kong, Alejandro Agag e il suo staff sono alla ricerca di un ritorno nella Cina continentale già con il calendario 2018-2019 dopo l’abbandono di Pechino...
Foto di: XPB Images
Il Campionato FIA di Formula E sta attivamente cercando la possibilità di compiere il proprio ritorno in Cina in vista della quarta stagione di vita della categoria: il calendario 2018-2019 potrebbe infatti prevedere una corsa nel centro storico di Shanghai.
La serie “full electric” ha gareggiato su un circuito ricavato nel Parco Olimpico di Pechino durante le prime due stagioni di vita, ma l’evento è scomparso dal programma dell’attuale torneo.
Hong Kong ha infatti sostituito la capitale della Repubblica Popolare Cinese come prova di apertura della terza edizione, ma Alejandro Agag ha affermato che un ritorno nella Cina propriamente detta è un’assoluta "priorità" per la specialità.
"Stiamo esplorando la possibilità di un’espansione della Formula E in Cina", ha ribadito il CEO della categoria a emissioni zero durante un recentissimo viaggio a Shanghai.
"Vogliamo avere un'altra gara nella Cina continentale accanto a Hong Kong”.
"Per noi, quello cinese è un mercato chiave nonché una realtà nella quale le auto elettriche vivono davvero una fase di grande sviluppo. Stanno diventando un fenomeno sempre più mainstream, ed è una nostra missione quella di promuovere le auto elettriche. Noi ci siamo dati la priorità di correre di nuovo qui".
"Ci accingiamo a continuare a gareggiare a Hong Kong, ma allo stesso tempo stiamo parlando con i nostri partner locali in Cina per portare nel Paese un altro appuntamento. Ci sono diverse città con differenti possibilità, e abbiamo avuto alcuni incontri davvero positivi a Shanghai, che è sicuramente una delle opzioni".
Tre squadre attualmente in Formula E hanno un significativo coinvolgimento con la realtà cinese. La Techeetah e la NextEV scendono in pista con una licenza di concorrente rilasciata dalla Cina e cinesi sono i loro proprietari. La Faraday Future, partner della Dragon Racing, è finanziata dal gruppo LeEco, un gigante dell’elettronica di consumo radicato in Cina.
Una potenziale location per un ePrix a Shanghai potrebbe trovare posto vicino o addirittura ricomprendere la zona del famoso lungomare del Bund, un viale lungo la riva sinistra del fiume Huangpu e che fronteggia il quartiere degli affari e il cuore finanziario di Pudong.
“Se si dovesse verificare un nostro sbarco Shanghai, alla Formula E piacerebbe esibire lo sfondo della metropoli per evidenziare che ci troviamo proprio in una zona centralissima”, ha continuato Alejandro Agag.
"Shanghai è una delle grandi megalopoli mondiali e lo skyline del Bund e del fiume rappresenterebbe una location ideale per noi".
L’imprenditore spagnolo sta dialogando sul tema con alcuni alti dirigenti della SECA, l’entità di marketing sportivo di proprietà del gruppo China Media Capital, che a propria volta possiede la scuderia Techeetah e recentemente è diventato azionista della Formula E Holdings.
Erano presenti all'incontro anche i delegati della società promotrice dal Gran Premio di Cina di Formula 1, la Juss Event, il vicesindaco di Shanghai, Weng Tiehui, e una ex star locale del basket come Yao Ming.
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