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Hembery: "Le gomme non hanno subito l'usura"

Il responsabile di Pirelli Motorsport è soddisfatto delle prestazioni ottenute dalle soft e dalle hard

Hembery:
Il pilota della Red Bull, Sebastian Vettel, si avvicina al secondo titolo mondiale con le gomme Pirelli, dopo aver siglato la vittoria nel Gp d'India in un weekend memorabile: miglior tempo in tutte le prove, pole e più alto gradino del podio. Per la prima volta nella sua giovane carriera, il tedesco ha collezionato quattro vittorie di fila, portandosi a 13 punti di vantaggio nella classifica Piloti. Vettel, così come i primi 10 piloti qualificati, ha iniziato la gara con pneumatici P Zero Yellow soft prima di passare ai P Zero Silver hard al 33esimo giro, nell’ottica di una strategia ad una sola sosta, senza perdere mai la testa della gara. Nonostante il tracciato indiano sia particolarmente impegnativo, con una temperatura ambientale di 30 gradi, quella di un pit stop si è rivelata la strategia adottata da tutti i piloti di punta. Il ferrarista Fernando Alonso ha scelto la stessa tattica ma si è fermanto ai box quattro giri prima di Sebastian: è andato ad agguantare il secondo posto a dieci giri dalla fine. Mark Webber, Red Bull, ha concluso la gara terzo, a quattro secondi dallo spagnolo. Romain Grosjean, Lotus, è stato il pilota più avantyi in griglia a partire con le gomme hard, in 11esima posizione, prima di passare alle morbide al 36esimo giro. Decisione azzeccata che ha consentito al francese di guadagnare due posizioni e finire nono. La stessa strategia di partenza è stata adottata da Michael Schumacher, Mercedes, Daniel Ricciardo, Toro Rosso, e Kamui Kobayashi, Sauber. L’altro pilota della Sauber, Sergio Perez, ha effettuato due soste ai box prima di essere costretto al ritiro da un contatto con una Toro Rosso. L’incidente ha causato una foratura: lo stesso è avvenuto a Michael Schumacher al primo giro e a Pastor Maldonado (Williams) al 31esimo giro. Incidenti causati dal contatto con altri piloti, con l’ala anteriore che è andata a tagliare i fianchi della gomma. Di conseguenza, Perez ha dovuto anticipare la sua seconda sosta iniziale, pianificando di correre uno stint di 40 giri con le gomme dure. Purtroppo è stato costretto al ritiro. Il pilota McLaren Jenson Button ha completato lo stint finale più lungo (di 35 giri) con pneumatici hard, finendo la gara in quinta posizione. Pit stop al 36esimo giro sia per Grosjean sia per Kobayashi, che così hanno compiuto il più lungo stint iniziale con gomme hard. Da diciassettesimo in griglia di partenza, il pilota giapponese è arrivato al traguardo 14esimo con gomme morbide. Il commento di Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli: “Sia la mescola dura sia la morbida hanno avuto buone prestazioni in India, con bassi livelli di degrado che hanno consentito ai piloti di spingere al massimo su questo fantastico circuito. Sebastian Vettel e la Red Bull hanno dato una lezione sulla gestione degli pneumatici e sulla strategia, centrando tutti gli obiettivi di gara. Grosjean e Kobayashi hanno adottato una strategia diversa con un primo lungo stint su gomme hard. Una strategia azzeccata che ha mostrato come una corretta gestione delle gomme possa fare la differenza anche per i piloti che partono al di fuori della Top 10. Lo scorso anno, la maggior parte dei piloti di punta effettò due soste: quest’anno è stato sufficiente un unico pit stop, nonostante tutte le nostre mescole siano effettivamente più morbide. Complimenti anche alla Ferrari e a Fernando Alonso, il quale ha tenuto un ottimo passo di gara e una velocità su rettilineo che gli hanno permesso di passare dalla quinta alla seconda posizione, il che fa prevedere un finale di campionato davvero emozionante. La prossima settimana sarà il turno di Abu Dhabi, una sfida completamente diversa”.

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