Agli inglesi non basta la multa di 100 mila euro inflitta alla Ferrari ad Hockenheim. La violazione dell'Articolo 39.1 del Regolamento Sportivo di F.1 e dell'articolo 151.C del Codice Sportivo Internazionale FIA 2010 sul divieto dei giochi di squadra, secondo alcuni esponenti dei team britannici non può essere liquidata con una multa, per quanto molto pesante.
La reazione di Christian Horner, team principal della Red Bulla Racing, è stata piuttosto forte al fatto che la Ferrari non si sia vista toccare la doppietta tedesca dopo il sorpasso che Massa ha concesso (malvolentieri) al capo squadra Alonso.
In Gran Bretagna si vocifera che la squadra di Maranello non può pretendere di uscire indenne dai fatti di Hockenheim e c'è chi scommette che possano essere tolti i punti tedeschi dalla classifica del campionato Costruttori, lasciandoli invece in quella piloti.
Se così fosse la FIA mostrerebbe una continuità di giudizio con la sentenza della spy-story McLaren, ma in quel frangente non era accertabile l'eventuale coinvolgimento dei piloti (Alonso, anzi, contribuì a far emergere il caso delle mail), mentre in questo caso sono i protagonisti della vicenda tanto quanto la squadra.
Gli inglesi stessi sostengono che togliendo i punti nella graduatoria Costruttori la FIA farebbe valere il rispetto delle regole scritte (per quanto ipocrite, visto che anche Ecclestone si è dichiarato disponibile a cambiare quella norma), senza privare la Ferrari della possibilità di lottare eventualmente per il mondiale piloti con Fernando Alonso.
Aspetteremo il 10 settembre per capire come andrà a finire...
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