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WTCR, Tarquini sorride a metà: "Che disastro sul bagnato"

Il "Cinghiale" in gara a Budapest ha tirato fuori tutta la sua grinta per rimontare, nonostante una Hyundai che sul dritto patisce la mancanza di velocità rispetto alle altre auto. Ciò che è stato penalizzante è la qualifica del sabato sotto la pioggia, cosa che andrà assolutamente rivista per non compromettere nuovamente i prossimi weekend già in partenza, come spiega anche il team principal BRC Rizzo.

Gabriele Tarquini, BRC Hyundai N LUKOIL Squadra Corse Hyundai i30 N TCR

Gabriele Tarquini, BRC Hyundai N LUKOIL Squadra Corse Hyundai i30 N TCR

WTCR

Il fine settimana del FIA WTCR all'Hungaroring era iniziato nel peggiore dei modi per le Hyundai, ma alla fine Gabriele Tarquini torna a casa con un sorriso e con la consapevolezza che se qualcosa cambiasse a livello regolamentare, allora anche lui potrebbe essere fra quelli che si giocheranno la vittoria.

Sul tortuoso tracciato magiaro, le i30 N hanno sofferto enormemente le condizioni meteo della giornata di sabato e sul bagnato non andavano nemmeno a spingerle, tant'è che sia quelle del Team Engstler che le due della BRC non hanno nemmeno visto la Q2

"Sabato ho fatto una delle peggiori qualifiche che mi ricordi degli ultimi tre-quattro anni - ammette Tarquini - La macchina non funzionava bene, avevo pochissima aderenza e non ho mai avuto il passo per giocarmela con gli altri; quando è così si cerca di forzare, ma poi si commettono errori e alla fine non riesci a tirare fuori il massimo dalla vettura. Siamo stati lontani dall'obiettivo Top12 e chiaramente non sono stato contento, anche perché potevamo e dovevamo fare meglio".

Partendo da centro gruppo, chiaramente non si poteva pretendere chissà che cosa, dovendo per altro stare attenti a non incappare in incidenti. Il "Cinghiale" in Gara 1 ha alzato bandiera bianca praticamente subito per via di una collisione, ripetutasi anche in Gara 2, dove però è riuscito a recuperare fino all'11° posto, poi sfumato per i 30" di penalità ricevuti in seguito ad una toccata con un'altra macchina.

"Gara 1 non è durata molto, in partenza ho quasi spento il motore e mi sono ritrovato praticamente ultimo. Nei primi due-tre giri ho cercato di recuperare su chi mi precedeva, ma ormai la gara era compromessa. Al terzo giro qualcuno mi ha tamponato violentemente da dietro e si è rotta la sospensione. Sono tornato ai box a cambiarla, successivamente ho effettuato qualche giro per vedere che tutto fosse a posto per preparare al meglio Gara 2".

"Gara 2 è stata dura, ancora una volta: la partenza non è stata fantastica, ma alla curva 2 c'è stato un incidente che mi ha consentito di recuperare parecchie posizioni. Purtroppo Coronel mi ha tamponato e mi sono girato ritrovandomi ultimo. Sfruttando la Safety Car ho ricucito il distacco dagli altri e negli ultimi giri ho cercato comunque di recuperare più posizioni possibili. La macchina andava molto bene, specialmente in curva, mentre sul rettilineo non eravamo veloci quanto gli altri. Anzi, penso che siamo i più lenti, questo diventa un bel problema per superare".

La lentezza è dovuta al motore della Hyundai "strozzato" dal Balance of Performance, più che dal peso aggiuntivo, ma nonostante questo l'abruzzese ha trovato nella sua proverbiale grinta il modo di chiudere in maniera positiva il fine settimana con il 7° posto di Gara 3, arrivato dopo tanti sorpassi.

"Gara 3 è sicuramente stata la migliore per me, poteva andare anche peggio delle altre perché quando parti in mezzo al gruppo gli incidenti possono sempre verificarsi. Nelle prime curve ho cercato di sopravvivere, da lì ho iniziato ad attaccare perché la vettura me lo permetteva, sull'asciutto avevamo un passo incredibile nonostante la velocità di punta più lenta. In curva la Hyundai era fantastica, in percorrenza e in frenata, nel misto di Budapest mi sono davvero divertito a sorpassare gli avversari e posso dire che chiudo il weekend con un sorriso grazie ai punti presi".

Il team principal della BRC Hyundai N LUKOIL Squadra Corse, Gabriele Rizzo, ha sottolineato che ora bisognerà mettersi all'opera a testa bassa per rendere la i30 N competitiva anche sotto la pioggia, vista la pessima figura di sabato.

"Siamo contenti delle prestazioni mostrate domenica sull'asciutto, ma abbiamo tanto da lavorare per capire il perché non siamo stati veloci sabato sul bagnato; dobbiamo assolutamente fare miglioramenti perché la qualifica è stata un disastro, e ciò ci ha messo in difficoltà nelle gare partendo da molto indietro - spiega Rizzo - Il passo in gara è stato ottimo e abbiamo dimostrato che la Hyundai è al livello mostrato già allo Slovakia Ring la settimana scorsa, ma non abbiamo capito il perché non sia così sul bagnato, quindi ci daremo da fare in vista del prossimo round".

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