Retroscena Tarquini: "Ho rischiato un set-up mai provato e ho vinto! Michelisz mi voleva ammazzare..."
In Ungheria il "Cinghiale" coglie il secondo successo stagionale beffando il suo compagno di squadra, che davanti ai propri tifosi non è riuscito a sfruttare la pole. Le Hyundai crescono e con esse anche Catsburg e Farfus.
Foto di: WTCR
Due vittorie nelle prime sei gare: ecco il bilancio di Gabriele Tarquini in questo avvio di stagione del FIA WTCR che lo vede difendere il titolo conquistato nel 2018.
Anche all'Hungaroring il "Cinghiale" ha mostrato i muscoli e la sua grinta (anche troppo forse, chiedere ad Yann Ehrlacher...) per poter agguantare i punti che gli consentano di essere ancora in scia ai primi.
Nonostante le Hyundai i30 N abbiano fin da Marrakech avuto problemi legati ad un Balance of Performance poco favorevole, in casa BRC Racing Team hanno trovato una soluzione e Tarquini in Gara 3 ha potuto trionfare sfruttando un buon piazzamento in qualifica, beffando il suo compagno e poleman Norbert Michelisz.
"E' stata una gara fantastica, purtroppo per "Norbi" sono partito meglio - ha dichiarato l'abruzzese riferendosi al collega - Era successo lo stesso l'anno scorso e so che ci teneva a vincere davanti alla sua gente. Mi ha pressato a lungo, era veloce, ma stavolta avevo l'auto migliore da inizio stagione grazie ad un assetto diverso che ha funzionato. Sul podio probabilmente mi avrebbe ucciso dalla rabbia! Lo capisco, la chiave è stata la partenza perché alla prima curva si è messo a lottare con Guerrieri e io ne ho approfittato. Si sarebbe meritato il successo".
La chiave del successo sono stati anche i problemi avuti proprio da Esteban Guerrieri, prima costretto ad alzare il piede lasciando passare le due Hyundai di Cherasco e poi piombando contro le barriere per un guasto allo sterzo.
"Ad un certo punto ho visto che Guerrieri ha rallentato, come se avesse spento il motore. Eravamo vicinissimi, per fortuna ho avuto il tempo per reagire ed evitarlo. Non so cosa sia successo, ma siamo passati entrambi e da lì ho pensato a gestire".
"Sabato eravamo più o meno nella stessa situazione di Marrakech. Avevamo il passo per lottare per il podio, ma dovevamo cambiare l'approccio in qualifica. Ci siamo presi alcuni rischi con un set-up mai utilizzato in precedenza, nemmeno provato nell'inverno; per fortuna ha funzionato, ma era un'incognita da scoprire. Sicuramente hanno avuto dei vantaggi quelli che in inverno sono venuti qui in Ungheria per i test, ma non potevamo basarci sui dati dello scorso anno perché le gomme sono diverse".
"Sono felice perché avevamo bisogno di questi punti in vista del prosieguo della stagione. Non si sa mai cosa può succedere, la strada è lunghissima, ma sono contento di aver vinto sia a Marrakech che a Budapest. Sono già a quota due successi, mi sono divertito tanto e ringrazio il team e Hyundai per l'incredibile lavoro di tutto il weekend!”
Dal canto suo, Michelisz se ne va dalla propria gente con un po' di amaro in bocca per non aver regalato ai suoi fan quell'agognato successo che manca dal 2015 in casa al magiaro.
"In realtà sono partito bene, ma anche Esteban; essendo all'interno ha avuto la traiettoria migliore, ci siamo anche sfiorati e alla curva 2 avevo sia lui che Gabriele all'esterno. Mi hanno superato e dopo ho provato a pressarli, ma inutilmente. La macchina era ottima e il bilanciamento soddisfacente, non potevo chiedere di meglio, ma è chiaro che sia un po' deluso. La pole è stata una sorpresa e volevo vincere, ma chiudere secondo all'Hungaroring dopo i guai di Marrakech e la difficile giornata di sabato non è poi così male", ha detto "Norbi".
"Gabriele è stato velocissimo, il nostro obiettivo era di portare a casa un buon risultato da primo e secondo. Ho provato a stargli vicino per sfruttarne un eventuale errore, ma è stato perfetto. Non mi resta che ringraziare il team e i tifosi per il sostegno".
Dall'altra parte del box, i portacolori del BRC Hyundai N LUKOIL Racing Team hanno invece concluso entrambi a punti continuando a crescere.
"E' stato un evento positivo, sabato avevo sofferto ad entrare in Top10, ma ci sono riuscito in tutte e tre le gare - ha ammesso Augusto Farfus - Sto ancora imparando a conoscere auto e serie. Non è certamente il risultato che mi auguravo, ma sono stati fatti passi avanti dopo Marrakech".
Nicky Catsburg ha aggiunto: "Sono abbastanza contento perché l'inizio del weekend è stato difficile, però ho preso buoni punti. La sfortuna è stata non entrare in Top10 nelle qualifiche di domenica, partendo 13° nelle due gare ho faticato, però mi sono divertito".
Il Team Principal del BRC Racing Team, Gabriele Rizzo, sorride dopo questa buona prova dei suoi: "Siamo felici del risultato dell'Ungheria! La pole position di Norbert di fronte al suo pubblico è stata speciale. Le condizioni erano davvero imprevedibili, per cui la doppietta è fantastica. Augusto e Nicky hanno fatto benissimo portando le macchine nei punti e i nostri tecnici un grande lavoro modificando l'assetto delle nostre Hyundai i30 N durante la notte, avevamo un passo fantastico in gara".
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