Hungaroring indigesto per le Alfa Romeo, bravo Ma Qing Hua a prendere punti
La pista magiara non era certo fra le preferite per le Giulietta, con il cinese che però ha combattuto strenuamente raggiungendo l'11° posto in Gara 2 dal fondo, mentre Ceccon è stato molto più sfortunato.
Foto di: WTCR
L'Hungaroring non era certamente il tracciato più favorevole per le Alfa Romeo e infatti il weekend magiaro del FIA WTCR non è stato di quelli da ricordare per Kevin Ceccon e Ma Qing Hua.
Seppur nella difficoltà, qualche punto in casa Team Mulsanne è arrivato, in particolare grazie al cinese, che in questo avvio di stagione si sta dimostrando più combattivo e propenso a migliorare di quanto visto in passato tra WTCC e altre esperienze con le TCR.
Il meteo mutevole ha giocato con tutti i concorrenti scombinando carte e piani, che già erano ricchi di incognite nella bagare sul filo dei millesimi (20 auto nello spazio di 1" in qualifica). Questo ha fatto sì che le Giulietta Veloce TCR costruite dalla Romeo Ferraris si siano ritrovate a battagliare a centro gruppo fra sportellate e contatti che ne hanno aumentato il rischio di ritiro.
Di fatto Ceccon è quello che ha pagato più a caro prezzo proprio questo aspetto, incappando in un'uscita di strada per una foratura in Gara 3, dopo che in Gara 1 e 2 era rimasto fuori dai punti con un 23° e 16° posto al traguardo. Per altro al bergamasco non è andato nemmeno bene il tentativo di montare due gomme da bagnato su tracciato umido al via di Gara 2.
Come detto sopra, Ma è stato l'unico ad entrare nella Top15 sotto la bandiera a scacchi del secondo round ungherese, approfittando al meglio delle occasioni che gli si sono poste davanti per recuperare terreno con grinta e senza mai alzare il piede (il contatto con l'Audi di Shedden ne è la prova).
"Sono partito dal fondo e ho dovuto combattere duramente in tutte le gare, ma ho portato a casa qualche punto e sono molto contento di questo", ha commentato il cinese.
"In un campionato come quello di quest’anno non c’è spazio per il minimo errore - ha affermato Michela Cerruti, Operations Manager della Romeo Ferraris - Non ricordo da quando ho iniziato a lavorare nel motorsport come pilota prima, ed a livello manageriale poi, dei distacchi così risicati. In meno di un secondo ci sono praticamente venti piloti, ed ogni minima sbavatura costa tantissimo. La macchina è chiaramente migliorata nella specifica 2019, anche se i 50kg che abbiamo in questo momento più di altri, su un tracciato come quello dell’Hungaroring si sono fatti sentire".
"Sia Kevin che Ma Qing Hua hanno avuto un po’ di sfortuna, ma in Gara 2 abbiamo voluto differenziare le strategie, riuscendo a portare a casa almeno qualche punto. Ci aspettiamo sulla carta che la Slovacchia possa esserci più favorevole, ma continueremo a lavorare duro per migliorarci sotto ogni aspetto”.
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