Tarquini apre la nuova era del WTCR trionfando in Gara 1 a Marrakech
Grandissimo trionfo del "Cinghiale" al volante della Hyundai-BRC, tenendosi dietro un arrembante Björk e con Huff terzo. Vernay e Bennani in Top5, Guerrieri miglior Honda, a punti anche Comte con la Peugeot, lontane le Alfa Romeo. Caos al via e SC.
Foto di: WTCR
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. No, pardon: il Cinghiale! Gabriele Tarquini ha trionfato nella prima gara della nuova era del FIA WTCR a Marrakech partendo benissimo dalla prima fila e resistendo alla grande pressione messagli da Thed Björk per tutti e 20 i giri disputati.
Lo svedese, che era in pole position con la Hyundai i30 N TCR della Yvan Muller Racing, ha ceduto il passo alla prima curva alla vettura sorella preparata dal BRC Racing Team, con l'abruzzese che ha poi chiuso ogni porta al Campione WTCC 2017 andando così a prendersi un successo meritato e regalando il primo nella serie alla squadra di Cherasco e alla Hyundai Motorsport.
In Marocco è successo veramente di tutto fin dallo spegnimento dei semafori, quando Tarquini ha bruciato in accelerazione Björk, mentre alle loro spalle è stato l'inferno a cominciare dal contatto che ha visto Mehdi Bennani (Sébastien Loeb Racing) piombare con la sua Volkswagen Golf GTI TCR sul posteriore della Honda Civic Type R TCR di Esteban Guerrieri (ALL-INKL.COM Münnich Motorsport), mentre in mezzo al gruppo l'Audi RS 3 LMS TCR di Frédéric Vervisch (Comtoyou Racing) ha tamponato rovinosamente la Honda di James Thompson (ALL-INKL.COM Münnich Motorsport), convolgendo di conseguenza anche gli incolpevoli Tom Coronel (Honda - Boutsen Ginion Racing), Mat'o Homola (Peugeot 308 TCR - DG Sport Compétition), Aurélien Panis (Audi - Comtoyou Racing) e Fabrizio Giovanardi (Alfa Romeo Giulietta TCR - Team Mulsanne/Romeo Ferraris).
Inevitabile l'entrata in pista della Safety Car e poi dell'esposizione della bandiera rossa per rimuovere l'Audi di Vervisch e pulire la traiettoria dai detriti, con Homola che nel frattempo era poi finito a muro nel secondo settore.
Ricominciata la bagarre, Tarquini ha subito staccato nettamente Björk, ma la fuga è durata pochissimi istanti perché il suo compagno di squadra Norbert Michelisz, partito dal fondo a causa della sostituzione del motore sulla sua Hyundai, ha visto staccarsi la ruota anteriore sinistra. Weekend iniziato malissimo (già tartassato nelle FP2 e in qualifica), dunque, per l'ungherese del BRC Racing Team, che ha dovuto parcheggiare facendo entrare in scena ancora una volta la vettura di sicurezza.
Con il nuovo via libera, Tarquini ha cominciato a doversi guardare le spalle dagli assalti di Björk, Rob Huff si è invece mantenuto al terzo posto pronto ad approfittarne, con alle spalle l'Audi di Jean-Karl Vernay (Audi Sport Leopard Lukoil Team), Bennani e Gordon Shedden con l'altra Audi griffata Lukoil-Leopard.
Da qui in avanti le posizioni non sono più cambiate: Huff ha lasciato combattere le due Hyundai tenendo a bada chi lo seguiva, mentre per la settima piazza è stata grande bagarre fra Guerrieri ed Yann Ehrlacher, con l'argentino a precedere il compagno di squadra.
Nona posizione e primi punti iridati per Aurélien Comte con l'unica Peugeot della DG Sport Compétition superstite, Top10 che vede la presenza pure della Cupra TCR di John Filippi.
Il ragazzo del Team OSCARO by Campos Racing era partito malissimo dalla sesta posizione, ma si è parzialmente riscattato resistendo strenuamente agli assalti portatigli da un Yvan Muller indiavolato, che con la sua Hyundai le ha provate tutte pur di superare il francese.
Dietro ai due, Pepe Oriola ha abbandonato la gara nel finale, rientrando ai box del Team OSCARO by Campos Racing per qualche guaio alla sua Cupra TCR.
Le Alfa Romeo del Team Mulsanne/Romeo Ferraris hanno invece dovuto combattere nelle retrovie e sul traguardo Giovanardi è 19° seguito dal compagno di team Gianni Morbidelli.
"L'avevo detto prima del via, sapevo su cosa dovevo puntare e ho spinto al massimo fin dallo spegnimento dei semafori - ha commentato al traguardo un raggiante Tarquini, che due anni fa aveva lasciato il WTCC da vincitore - Dopo ho dovuto sudare un po' per tenermi dietro gli avversari, sapevo che andavano gestite bene le gomme e i freni e penso di esserci riuscito. E' grande vincere essendo il più anziano! Ma sto continuando ad impormi, ad imparare e soprattutto a divertirmi, non avverto alcun handicap dovuto alla mia età".
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments