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Intervista

E' polemica per Ceccon e Alfa Romeo dopo il podio perso a Suzuka

Una penalità molto discutibile inflitta al bergamasco ha privato del terzo posto la Giulietta della Romeo Ferraris, che in Giappone a distanza di 12 mesi ha volato ancora nonostante i 40kg di zavorra.

Kevin Ceccon, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR

Kevin Ceccon, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR

WTCR

Quello che poteva essere un altro weekend di grande spessore in Giappone, in termini di punti si è rivelato amarissimo per le Alfa Romeo a Suzuka, dove nelle gare del FIA WTCR i ragazzi del Team Mulsanne-Romeo Ferraris hanno anche subìto l'onta di un podio ingiustamente tolto.

Le Giulietta Veloce di Kevin Ceccon e Ma Qing Hua hanno mostrato una grandissima rapidità sull'East Circuit - la versione più breve del tracciato del Sol Levante - dove fra l'altro lo scorso anno proprio il bergamasco celebrò il suo primo successo per il Biscione e il team di Opera nella massima serie turismo nella versione lunga e con una macchina più leggera.

Questa volta i punti sono giunti grazie ad un'ottima prestazione dei due piloti in gara, dopo qualifiche molto complicate per via del meteo mutevole che li ha relegati indietro. Il cinese Ma ha rimontato in Gara 1 arrivando al nono posto, mentre Ceccon ha fatto il primo capolavoro in Gara 1 con lotte che lo hanno portato a risalire dal 13° all'8° posto, con un 4° piazzamento in Gara 2 al termine di una serratissima battaglia con il Campione Gabriele Tarquini (riedizione del duello 2018), e la Top3 centrata con una rimontissima in Gara 3.

Peccato che il terzo gradino del podio sia sfumato nel post-gara in seguito ad una assurda penalizzazione inflitta dai commissari sportivi (che già avevano lasciato a bocca aperta per le scelte fatte in occasione dell'incidente di Gara 1 tra Andy Priaulx e Nicky Catbsurg). La direzione gara ha recapitato 5" a Ceccon per una toccatina - quella che in gergo motoristico si definisce la "spigolata" che fa leggermente scomporre l'avversario per crearsi il buco in cui infilarsi in fase di sorpasso - nei confronti di Rob Huff.

Una sanzione tanto inspiegabile, viste le sportellate ruvide che si hanno ogni volta nelle gare turismo (che sono la caratteristica della serie), quanto sanguinosa che ha costretto il lombardo ad accettare un mesto sesto posto. Una beffa che segue quella del 2018, quando lo stesso pilota della Giulietta #31 fu punito per essersi schierato in modo non corretto sulla griglia di partenza che lo vedeva partire dalla pole.

“Se pensiamo a quanto pochi siano 10 secondi nella vita, in pista e nello specifico a Suzuka mi sono costati un primo e terzo posto nel giro di un anno - commenta Ceccon - Ho ricevuto da inizio stagione talmente tante di quelle sportellate da non contare le ammaccature, ma la direzione gara ha ritenuto che il mio contatto con Huff non fosse regolare. Poco male, perché nonostante ci abbiano tolto il podio, abbiamo comunque concluso davanti a loro in classifica con l’aggravante della safety-car".

"Le posizioni che ho recuperato, ancora una volta come a Ningbo, sono state reali e sotto gli occhi di tutti, nessuno come noi è stato altrettanto coraggioso ed aggressivo. Arrivavamo in Giappone con 40kg di zavorra in più e nonostante questo ci siamo difesi al meglio. Le prossime gare di Macao e Sepang saranno l’occasione di rifarci, non tanto per me, quanto come ricompensa per i miracoli che i ragazzi ad Opera stanno compiendo in questo progetto”.

Michela Cerruti, Romeo Ferraris Operations Manager, ha aggiunto: “La gara di Suzuka è stato uno di quei fine settimana che ti lascia dei sentimenti contrastanti, come era già avvenuto a Ningbo. La penalità rimediata da Kevin la trovo eccessiva, in un contesto come il mondiale turismo, dove invece nello stesso fine settimana, per azioni ben più gravi, non sono stati presi provvedimenti altrettanto rilevanti. Kevin ha saputo guidare alla perfezione una vettura che, nonostante il sovrappeso, è stata veloce ed è stata l’unica a recuperare posizioni, sia con lui che con Qing Hua".

"Ci ha poi messo del suo, sfruttando una situazione favorevole in safety-car per arpionare l’ultima posizione sul podio, dopo averne conquistate altre quattro direttamente sul campo. Inoltre non è da sottovalutare il fatto che nelle prove di venerdì per la prima volta questa vettura si è potuta cimentare sul bagnato, e proprio il lavoro svolto dai nostri tecnici per trovare un set-up ottimale anche nella gestione degli pneumatici, si è rivelato fondamentale".

"Se guardiamo alla classifica di campionato sino ad ora, quello che siamo riusciti ad ottenere è un miracolo, siamo davanti a delle case che hanno budget e forze esponenzialmente superiori a noi, e questo mi riempie il cuore di gioia. Sono triste perché la coppa di domenica sarebbe stata un bel riconoscimento per gli sforzi di tutti, ma ci proveremo ancora a Macao ed in Malesia”.

Kevin Ceccon, Team Mulsanne Alfa Romeo Giulietta TCR

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Foto di: WTCR

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Foto di: WTCR

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Foto di: WTCR

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Foto di: WTCR

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Foto di: WTCR

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Foto di: WTCR

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Foto di: WTCR

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Foto di: WTCR

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Foto di: WTCR

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Foto di: WTCR

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Foto di: WTCR

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Foto di: WTCR

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Foto di: WTCR

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Foto di: WTCR

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