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Intervista

Anno zero per Monteiro: "Il ritorno è stato più un lavoro mentale, nel WTCR servirà precisione"

Dopo l'incidente dei test di settembre 2017, al portoghese è stato finalmente dato l'ok per correre con la Honda della KCMG, sulla quale ha lavorato tantissimo durante l'inverno.

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

WTCR

Un anno fa eravamo a sedere nello stesso tavolo e si parlava di quando avrebbe potuto essere realmente in pista. Allora Tiago Monteiro non poteva ancora sapere di dover attendere fino ad ottobre per salire su una macchina, seppur già avesse addosso la tuta da corsa, dunque doveva giocare a "nascondino" con le parole.

Dopo 365 giorni, rieccoci allo stesso tavolo con il portoghese, questa volta certo di mettersi al volante della Honda Civic Type R nel FIA WTCR, riprendendo quella carriera bruscamente interrotta nell'incidente dei test di settembre 2017.

"Sono entusiasta di poter tornare, era il mio obiettivo da un anno e mezzo ormai, con tante domande da porsi sul fatto che potessi essere in forma e competitivo o meno - esordisce Monteiro - Ho dovuto aspettare prima l'ok dei medici, ma dopo si è presentata la sfida di recuperare sia fisicamente che mentalmente. Amo questo sport e il mio lavoro, penso di essere un privilegiato e anche fortunato a poterlo fare. Ho dato il massimo per far parte di questa griglia ricca di Campioni, mi sarebbe scocciato molto non esserci e restare a casa anche nel 2019! Preferisco essere qui e sudarmela piuttosto che guardare gli altri in TV".

Barcellona, sempre Barcellona. Anche stavolta siamo sul Circuit de Catalunya, dove l'incubo era cominciato e dove, a questo punto, il tunnel è giunto al termine.

"La vedo come una chiusura del cerchio. Quando a metà dicembre mi hanno comunicato che il Media Day sarebbe stato nuovamente a Barcellona, alla fine ho sorriso perché comunque è un tracciato come gli altri. Appena uscito dai box, quando sono arrivato alla prima curva le ho fatto un bel dito medio per vendicarmi! Scherzi a parte, il vero problema è recuperare mentalmente. Fisicamente uno può essere preparato, ma la differenza la fa la testa. Si tratta di resettare tutto e ripartire da capo, ad ogni giro sono riuscito a migliorare e a ritrovare il ritmo".

"L'anno scorso stando fuori ho imparato tantissime cose, anche ad apprezzare ogni singola cosa della vita di tutti i giorni e di capire meglio il lavoro dei meccanici. Qualsiasi cosa tu faccia, devi goderti ogni singolo momento. E' facile cadere nella solita routine giornaliera, senza far caso a ciò che fai. Questo vale per tutti, non solo per un pilota. Ovviamente noi corriamo dei rischi in pista, però è facile dimenticare o ignorare altro".

Il ragazzo di Porto ha potuto contare non solo sull'appoggio di tutti i colleghi, ma anche di una famiglia a casa che si è stretta attorno a lui nel momento più duro della sua vita.

"Sono un uomo fortunato sotto vari aspetti. Prima di tutto per essere sopravvissuto ad un brutto incidente. Poi per essere riuscito a recuperare. Certamente debbo ringraziare la mia famiglia, i fan, il team e tutto il gruppo di persone del WTCR perché l'impatto nella mia testa è stato davvero pesantissimo. La maggior parte del lavoro di recupero è stato sul mio cervello. Quando ti rompi qualcosa a livello fisico, la tua mente non può fare nulla per risistemarla se non ci sono le possibilità. Mentre invece il ritrovare la forma è una cosa che dipende esclusivamente dalla tua forza di volontà. Ho avuto tantissimo supporto da ognuno che mi affiancava, a casa e in pista. E' stato commovente ricevere la standing ovation alla presentazione del campionato. La scorsa estate i dottori mi hanno detto che potevo tornare a correre, a quel punto dipendeva da me se farlo o meno".

"Mi ricordo che alcune mattine mi svegliavo pensando che forse avrei potuto finirla qui, in altre ero super motivato. E' stato un insieme di emozioni e stati d'animo completamente diversi non semplici da vivere. Ho dovuto analizzare i pro e i contro di ogni situazione, i rischi da una parte e dall'altra, e le conseguenze. Sono stato molto ragionevole, ne ho parlato con il mio entourage e coi piloti amici miei, sia nel WTCR che in altre serie. Ognuno mi ha dato il suo parere e alla fine ho visto che la gente mi capiva e sapeva darmi i consigli giusti. Il tutto dipendeva però sempre da me. Era un 50-50 di possibilità, alla fine ho scelto di essere qui".

Oggi Monteiro ha addosso la tuta della KCMG, team di Hong Kong che collabora coi ragazzi della JAS Motorsport e dove nei box ha pure un giovanissimo di belle speranze, Attila Tassi.

"Honda mi aveva chiesto un parere sul mio potenziale compagno di team. Diciamo che non ho il potere per decidere chi volere, ma abbiamo parlato molto perché sono anni che corro con loro e naturalmente volevano sentire cosa ne pensassi già dallo scorso anno".

"Ho conosciuto Attila tre anni fa e ho visto subito che aveva delle qualità, si era anche parlato di una possibilità di seguirlo in prima persona. Anche Norbert Michelisz aveva parlato molto bene di lui, è uno molto veloce e professionale per l'età che ha. Ha molto da imparare ancora, ovviamente, ma sono sicuro che potrà fare bene, così come affrontare alti e bassi. Secondo me ha tutto per diventare un grande, formiamo una bella squadra e ci troviamo molto bene. E poi mette sicuramente pressione anche a me, il che mi spingerà a dare ancora di più. E' così in tutte le altre squadre, ci sono piloti forti che alla fine spingono i loro compagni di squadra".

"Se posso dare un consiglio ai giovani: divertitevi e godetevi quello che fate. Correre deve essere un piacere, lo dico anche ai genitori e ai chi segue i ragazzini che si avvicinano al motorsport. Mettere troppa pressione e indirizzarli sulle strade sbagliate è facile e rischia di rovinare tutto, spendendo soldi per niente. Non è una strada semplice da affrontare quella per arrivare al vertice. Ogni decisione ha il suo peso ed è facile prendere quella errata. Con la mia esperienza provo a dare una mano ai giovani, mi piace scoprire giovani talenti, ma non voglio interferire se non dando consigli. Ma ripeto, la differenza la fa la testa, bisogna allenarsi anche mentalmente".

A questo punto bisogna anche parlare di pista, perché se è vero che nei test di Barcellona non abbiamo avuto riscontri validi, c'è comunque da sottolineare che Tiago è reduce da una grandissimo lavoro invernale sulla Honda per ritrovare lo smalto d'un tempo.

"Per me si riparte da zero perché il campionato è nuovo rispetto al WTCC che avevo lasciato. In squadra ho gente della Honda e JAS Motorsport che conosco, la Civic TCR la conosco perché l'ho sviluppata, ma ci sono tante differenze. I regolamenti sono cambiati, siamo molti di più e il campionato è di livello altissimo".

"Le TC1 mi piacevano tantissimo, si poteva essere aggressivi e veloci. Le TCR sono più semplici, delle vere auto turismo con cui provare a trovare il limite. La differenza la faranno i dettagli molto più che nel WTCC, servirà anche un approccio diverso. E' facile rischiare di sbagliare proprio perché tutti sono lì e tocca a te metterci del tuo".

"Il Balance Of Performance penso che sia un problema per tutti e ognuno ha la sua da dire. Si sperava fosse meno penalizzante, ma noi siamo convinti di essere riusciti a migliorare qualcosina rispetto all'anno scorso. Certo, ci aspettavamo qualcosa di meglio, ma non vogliamo piangere o metterci a urlare lamentandoci. E' così, siamo ovviamente preoccupati, però non è il nostro lavoro recriminare. Sappiamo quali sono le nostre possibilità, non quelle degli altri. Per tutto l'inverno abbiamo lavorato per crescere, basiamoci su ciò che abbiamo. A Marrakech non vedremo i reali valori in campo perché è una pista molto particolare".

"Nei test di Barcellona qualcuno si è sicuramente nascosto, noi onestamente abbiamo corso spingendo. Non so cosa abbiano fatto gli altri, anche perché chi sapeva quanta benzina o quanti kg le altre vetture avevano a bordo? Vedremo, le prove in Spagna sono state interessanti per alcuni aspetti, ma non indicative per capire i reali valori in campo".

"Io, fra l'altro, è da parecchio tempo che non corro in gara, per cui il test è servito per aggiungere km e allenarmi. Durante l'inverno abbiamo provato tantissimo, ogni pista è diversa per caratteristiche, dunque fa comodo andare anche su quelle che non fanno parte del campionato".

Attila Tassi, KCMG Honda Civic Type R TCR, Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Attila Tassi, KCMG Honda Civic Type R TCR, Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Foto di: WTCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Foto di: WTCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Foto di: Francesco Corghi

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Foto di: WTCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Foto di: WTCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR, Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR, Gabriele Tarquini, BRC Hyundai N Squadra Corse Hyundai i30 N TCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR, Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR, Gabriele Tarquini, BRC Hyundai N Squadra Corse Hyundai i30 N TCR

Foto di: WTCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR, Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR, Gabriele Tarquini, BRC Hyundai N Squadra Corse Hyundai i30 N TCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR, Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR, Gabriele Tarquini, BRC Hyundai N Squadra Corse Hyundai i30 N TCR

Foto di: WTCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR, Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR, Gabriele Tarquini, BRC Hyundai N Squadra Corse Hyundai i30 N TCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR, Andy Priaulx, Cyan Performance Lynk & Co 03 TCR, Gabriele Tarquini, BRC Hyundai N Squadra Corse Hyundai i30 N TCR

Foto di: WTCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Foto di: WTCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Foto di: WTCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Foto di: WTCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Foto di: WTCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Tiago Monteiro, KCMG Honda Civic Type R TCR

Foto di: WTCR

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