Rob Huff centra la quinta vittoria della stagione con la Chevrolet Cruze in Gara 2 a Shanghai e si vede quasi "regalare" il mondiale piloti: l'inglese, partito male dalla settima posizione della griglia, è stato caparbio a mettersi in caccia dei due compagni di squadra che si sono erano liberati in fretta delle due BMW 320 TC di
Tom Coronel e
Stefano D'Aste che avevano condotto le prime fasi.
Il fatto che può decidere la stagione avviene all'ottavo giro quando
Yvan Muller, secondo, cerca una staccata impossibile su
Alain Menu in fondo al rettilineo dei box e urta lo svizzero che era al comando e si intraversa, rischiando un testacoda.
Della situazione ne approfitta
Rob Huff che trova un varco e passa al comando per costruire un vantaggio che lo porta verso un successo che gli permette di portare a 23 i punti sull'alsaziano nella classifica iridata.
Yvan Muller, via radio viene "consigliato" dai suoi ingegneri di restituire la posizione allo svizzero per evitare un incombente drive through e si fa sfilare, ma ormai il patatrac è fatto. Il francese ha un passo più veloce di
Menu e lo ripassa, ponendosi nuovamente al posto d'onore, con un arrabbiatissimo Alain terzo.
Il transalpino ha perso il controllo dei nervi dopo essere stato vittima di un contatto in Gara 1 e, a dispetto della sua grande esperienza, non ha saputo gestire una situazione che poteva finire a suo favore, ma anzi ha fatto il gioco del suo rivale, Huff.
Muller ha provato a fare le sue scuse a Menu prima di salire sul podio, ma lo svizzero non sembra aver gradito l'atteggiamento del compagno di squadra: nel team Chvrolet ora c'è una tensione che si taglia con il coltello in vista dell'ultimo appuntamento a Macao.
Rob Huff potrà giocare come il gatto con il topo con Muller sul tracciato cittadino cinese e c'è da pensare che Alain Menu sarà certamente più disposto ad aiutare l'inglese che l'alsaziano, mentre fino ad oggi ha sempre fatto la sua corsa, puntando al bersaglio pieno. Lo svizzero poteva firmare una splendida doppietta che lo avrebbe, forse, riportato in lizza per il campionato.
Al quarto posto si è piazzato
Tom Coronel con la BMW 32 TC della Roal Motorsport con cui era partito in pole: l'olandese è stato seguito dall'ottimo
Stefano D'Aste che si è aggiudicato la classificata degli Indipendenti: il pilota italiano resta in lizza per il Trofeo Yokohama dal momento che
Norbert Michelisz è uscito subito di scena per una dura toccata di
Colin Turkington nelle prime battute e
Pepe Oriola con la Seat non è riuscito a fare punti.
Stefano d'Aste ha riportato anche lui i danni del rude Turkington:
ha corso tutta la gara con la portiera del lato guida che si apriva ed era costretta a richiuderla con la mano sinistra! Al sesto posto è emerso il marocchino
Bennani davanti a
Gabriele Tarquini che con una Seat in difficoltà è riuscito a rivaleggiare con le Chevrolet di testa solo all'inzio della gara prima di scivolare inesorabilmente più indietro.
Decimo
Alberto Cerqui con la BMW 320 TC della Roal Motorsport, davanti alla Honda Civic WTCC di
Tiago Monteiro: la vettura giapponese gestita dalla JAS ha mostrato delle potenzialità di assetto eccellenti, ma è parsa decisamente dificitaria di motore nel lungo rettilineo cinese e il portoghese non ha saputo sfruttare tutto il potenziale dell'interessante vettura, rimanendo imbottigliato in una dura battaglia nel gruppo.
Gara 2 è stata senza esclusione di colpi con continui contatti che certamente hanno divertito il folto pubblico cinese. E non sono esclusi ulteriori provvedimenti del collegio dei commissari sportivi che potrebbero ancora cambiare la classifica...
WTCC - Shanghai - Gara 2
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