Se in
gara 1 era stata la noia a trionfare, la griglia invertita ha regalato veramente grande spettacolo ad
Oporto per
gara 2 del WTCC. In particolare è stato
Stefano d'Aste ad animare le prime fasi di gara: scattato dalla pole position, l'italiano della
Wiechers Sport ha mantenuto il comando per ben tre giri prima di arrendersi al sorpasso della
Chevrolet di Yvan Muller.
Il pilota milanese ha poi resistito con forza anche all'arrivo dell'altra
Cruze di Robert Huff, permettendo al campione del mondo in carica di costruirsi un margine di vantaggio importante nel corso del quarto giro, prima che l'attuale leader della classifica iridata lo scavalcasse alla chicane del traguardo.
In quel momento è arrivata la doccia fredda per
d'Aste, punito con un drive through per un'irregolarità commessa in partenza: inavvertitamente aveva schierato la sua
BMW mezzo metro più avanti e la direzione gara è stato inflessibile, mettendo fine ai suoi sogni di gloria proprio quando sembra comunque in grado di mantenere la terza posizione.
Davanti intanto
Huff si è gettato all'inseguimento di
Muller e, a suon di giri veloci, è riuscito a ricongiungersi al francese a tre passaggi dal termine. Un giro più tardi si è reso poi protagonista di una manovra bellissima, ma che farà sicuramente discutere, portando un attacco all'esterno al compagno alla chicane opposta.
Muller ha sfruttato la sua esperienza, dandogli un colpetto nel posteriore e facendolo intraversare. Una dinamica che ha portato però
Huff a tagliare la chicane e a completare il sorpasso. Ad onor del vero, va detto però che senza la toccata del francese avrebbe sicuramente girato davanti a lui. Infatti, al calare della bandiera a scacchi, non erano ancora arrivate comunicazioni relative ad eventuali investigazioni.
Questo comunque è un grande colpo per il pilota britannico in ottica campionato, visto che per lui si tratta del sesto successo su dodici gare, che gli consente inoltre di allungare ulteriormente su
Muller.
Alle spalle delle due
Cruze, c'è gioia anche per
Tiago Monteiro, che riesce a portare sul podio la sua
Seat Leon 1.6 turbo proprio nella gara di casa, precedendo
Norbert Michelisz, che risulta dunque il migliore tra i piloti
BMW, ma anche il primo degli Indipendenti. Dietro di lui poi chiude la top five
Tom Coronel, con il vincitore di gara 1
Alain Menù che non è riuscito a fare meglio del sesto posto.
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