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Tom Coronel: "Stiamo crescendo in competitività"

Il pilota olandese ha ottenuto un ottimo secondo posto in gara 1 in Austria, ma vede ancora lontane le C-Elysée

Tom Coronel:
Secondo in Gara 1 tra le Citroen ufficiali; quinto nella seconda corsa dietro le vetture francesi e le Honda ufficiali. Tom Coronel è soddisfatto della trasferta del WTCC sul veloce circuito austriaco del Salzburgring, dove le nuove vetture turismo della categoria TC1 raggiungono i 265 km/h sul rettiflo di oltre un chilometro. Già in evidenza in qualifica, l'olandese del team ROAL Motorsport ammette che questo è stato il primo fine settimana della stagione dove tutto è filato liscio. "Rispetto ai miei avversari – racconta Tom Coronelsono in credito di tre gare, quelle che sono stato costretto a saltare dopo il catastrofico incidente a Marrakech. Soltanto adesso comincio ad avere le idee un po' più chiare sulla RML Cruze, intendo dire che sto imparando a conoscerla e mi sto abituando sempre più alle sue reazioni. Con l'ingegnere Pietro Speronello, il capo tecnico del team ROAL, stiamo compiendo progressi nella messa a punto. A Salisburgo, per esempio, mi sono fatto convincere sulla scelta dell'assetto, e la cosa ha funzionato. Bravissimo! Il set-up che aveva calcolato si è rivelato vincente. Audace ma azzeccato. A differenza degli altri, abbiamo preferito avere più ala, quindi meno velocità in rettifilo ma più aderenza in curva per non sollecitare troppo le gomme. Due anni fa, qui al Salzburgring, negli ultimi due giri i pneumatici delle Cruze erano scoppiati". Due ottime partenze hanno costituito la base di entrambi i risultati... "Già – spiega il simpatico pilota olandese – nelle ultime settimane abbiamo lavorato sulla partenza. In Gara 1 ho affiancato Loeb e l'ho superato alla prima curva. Il mio obiettivo era conservare il terzo posto che avevo sullo schieramento. Ma ha anticipato la frenata e mi sono infilato deciso. Poi Lopez si è incollato alla mia Cruze e ha cominciato ad attaccarmi in maniera sempre più aggressiva per la piazza d'onore. La Citroen era più veloce sul lungo rettifilo, io controllavo meglio la vettura nelle curve veloci, mi sentivo sicuro e potevo difendermi con traiettorie che lui non riusciva a fare. Negli ultimi due giri mi è sembrato che avesse qualche problema con i pneumatici. In Gara 2, sempre grazie allo scatto iniziale, ho subito guadagnato due posizioni, da ottavo a sesto. E, dopo essermi liberato di Bennani, mi sono incollato alla Honda di Monteiro sperando in un suo errore. Diciamo che non ho voluto rischiare un sorpasso azzardato. I due risultati dimostrano che siamo sulla strada giusta, passo dopo passo stiamo salendo. Siamo al novanta per cento e abbiamo margine per migliorare. Dobbiamo comunque considerare che siamo una squadra privata, organizzata e molto competitiva ma pur sempre privata, contro squadre ufficiali. Con le Honda Civic possiamo giocarcela alla pari, con le Citroen C-Elysee no".

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