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Monza, Gara 2: la Chevrolet piazza la tripletta!

Vince ancora Muller, ma che schermaglie tra le Cruze! Tra gli Indipendenti si impone d'Aste, quinto assoluto

Il weekend di Monza ha detto che ancora una volta la Chevrolet sarà la vettura da battere anche nella stagione 2012 del WTCC. Dopo la bella doppietta di gara 1, le Cruze 1.6 turbo hanno saputo fare addirittura meglio nella seconda frazione, andando a monopolizzare tutto il podio. E tutto questo nonostante la grande battaglia che si sono dati i suoi portacolori. Nelle gerarchie interne alla squadra di Eric Neve è stato però ancora una volta Yvan Muller a primeggiare. Il campione del mondo in carica ha resistito con le unghie ai tentativi d'attacco dei compagni di squadra, che in un paio di occasioni forse sono andati anche al di sopra delle righe, e lascia il tracciato brianzolo con una bella doppietta e con la leadership nella classifica di campionato. Come detto, però, in questa seconda frazione è stato tutto più complicato per l'alsaziano, che prendeva il via dalla nona posizione, come previsto dal nuovo regolamento sportivo che per gara 2 impone l'inversione delle prime dieci posizioni della classifica della Q2 per formare la griglia. Al via, approfittando anche dell'assenza in griglia di Aleksei Dudukalo e Pepe Oriola (problemi tecnici sulle loro Seat), è stato il poleman Norbert Michelisz a prendere il comando delle operazioni, tallonato da Tom Coronel, Alex MacDowall e Stefano d'Aste. Dietro a questi outsider però si sono portate subito le tre Chevy ufficiali, capitanate proprio da Muller e con la Seat di Gabriele Tarquini negli scarichi. Il secondo giro ha subito regalato scintille tra questo quartetto: Huff ha ritardato la frenata alla Prima Variante e ha tirato una vera e propria "cannonata" a Muller, mandandolo in testacoda. Il francese però ha dato un bel saggio della sua classe, riuscendo a riprendere immediatamente il controllo della sua Cruze e a ripartire addirittura in quinta piazza, davanti alle vetture gemelle. A farne le spese è stato invece Tarquini, che non ha potuto fare nulla per evitare Huff ed ha danneggiato la sua Leon, finendo per essere costretto al ritiro. Per un italiano che si arrende, un altro invece si mette in grande evidenza: è questo il caso di Stefano d'Aste, bravissimo a trovare il sorpasso ai danni di MacDowall nel corso della terza tornata, conquistando il podio virtuale. Nell'arco della stesso passaggio poi il portacolori della Bamboo Engineering ha ceduto il passo anche alle tre Chevy ufficiali. Ad uno ad uno Muller e soci hanno poi cominciato a sopravanzare tutti gli avversari che li separavano dalla vetta, con Michelisz che è stato l'ultimo ad arrendersi, opponendo resistenza fino all'ottavo dei dieci giri previsti. L'ungherese però probabilmente deve aver chiesto troppo alla sua BMW per resistere così a lungo, perchè una volta subito il sorpasso del campione in carica ha continuato a perdere posizioni, fino a precipitare all'ottavo posto in cui ha tagliato il traguardo. Una volta preso il comando delle operazioni, le tre Chevrolet però non hanno congelato le posizioni, con Alain Menù che ha provato almeno un paio di attacchi a Muller, arrivando anche a "bussare" un paio di volte sul posteriore del compagno, che però non si è fatto intimorire ed è andato ad aggiungere un altro sigillo alla sua strepitosa carriera. Huff invece ha dovuto soprattutto badare a guardarsi le spalle dalla BMW di Tom Coronel, che gli è rimasta incollata al paraurti fino al traguardo, senza riuscire però a sferrare un attacco concreto. Da sottolineare il quinto posto finale di d'Aste, che quindi si è imposto nella classifica riservata agli Independenti, spuntandola al termine di una battaglia con Franz Engstler ed Alex MacDowell che ha infiammato gli ultimi due giri. Detto dell'ottavo posto di Michelisz, dietro di lui hanno completato la top ten Alberto Cerqui e Rickard Rydell, con quest'ultimo che ha pagato a caro prezzo una pessima partenza.

WTCC - Monza - Gara 2

WTCC - Classifica campionato

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