Un vero e proprio diluvio si è abbattuto su
Monza durante la prima gara del
WTCC, ma l'asfalto bagnato non ha modificato più di tanto i valori in campo, con le
Chevrolet che hanno piazzato una bellissima tripletta capitanate da quella del veterano
Yvan Muller.
Le condizioni proibitive di visibilità hanno indotto la direzione gara a dare il via alle ostilità in regime di
safety car e l'alsaziano ha sfruttato tutta la sua esperienza per involarsi solitario verso la prima curva, con le altre due
Cruze del compagno di squadra
Tom Chilton e di
Alex MacDowall.
Presa la leadership fin dai primi metri di gara,
Muller non ha mai corso il minimo rischio di perderla, neppure quando la direzione gara è stata costretta a mandare in pista la
safety car in seguito allo spettacolare incidente di
Stefano d'Aste alla Variante Ascari. Una bella botta per lo sfortunato pilota italiano, che se l'è cavata senza un graffio, vedendo però sfumare la possiblità di concretizzare una bella rimonta dopo essere stato anche il più veloce nel warm up.
Una volta ripartita la corsa, ci si è messo il tergicristallo a provare ad infastidire
Muller, con il motorino che si è bloccato, lasciando il suo lunotto completamente allagato.
Yvan però oggi era veramente in forma smagliante ed ha condotto gli ultimi giri in maniera davvero prudente, transitando sotto alla bandiera a scacchi davanti ad un
Chilton che ha preferito non commettere errori e portare a casa il suo primo podio nel
WTCC, regalando una bella doppietta alla RML.
Tutto più facile dopo il restart anche per
MacDowall, terzo assoluto e primo tra gli
Indipendenti: il pilota della
Bamboo Engineering si è infatti liberato della pressione di
Pepe Oriola, che è stato costretto a parcheggiare la sua
Seat Leon probabilmente a causa di un problema meccanico, dopo essere stato saldamente al quarto posto per buona parte della gara.
Importante la prova delle due
Honda Civic della Jas Motorsport, con
Gabriele Tarquini e Tiago Monteiro che sono andati a completare la top five al termine di una bella rimonta. La sensazione da fuori è che la loro vettura fosse particolarmente veloce in percorrenza di curva con queste condizioni ed i due piloti di Formula 1 hanno saputo trarne il massimo. E una conferma del buon potenziale della
Honda arriva anche dalla prova di
Norbert Michelisz, ottavo dopo aver preso il via dal 21esimo posto.
Se la paragoniamo a quella di
Robert Huff, la rimonta dei piloti della
Honda sembra davvero una cosa di poco conto però: il britannico oggi ha dimostrato che se è campione del mondo in carica c'è un motivo, risalendo dall'ultimo posto in griglia fino alla sesta piazza finale con la sua
Seat Leon della Munnich Motorsport, realizzando alcuni sorpassi davvero spettacolari, soprattutto quelli sullo sfortunato
Tom Boardman, finito ko dopo un contatto a
Lesmo con
James Nash (settimo) in quella che forse era stata la sua gara più bella nel
WTCC.
La zona punti poi si chiude con
Tom Coronel, migliore dei piloti
BMW nonostante le grandi difficoltà incontrate ieri in qualifica, e con
Fredy Barth, risalito parecchio dopo essersi reso protagonista di un testacoda nelle primissime fasi di gara. L'appuntamento ora è per gara 2, con il via fissato alle 17:20.
WTCC - Monza - Gara 1
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