Robert Huff ha fatto tutto ciò che era in suo potere per provare a laurearsi campione del
WTCC, ma alla fine si è dovuto accontentare di piazzare una bella doppietta a
Macao e vedere incoronare con il titolo iridato il compagno di squadra
Yvan Muller.
I due piloti della
Chevrolet arrivavano sul cittadino asiatico separati da 20 punti, quindi il pilota britannico aveva bisogno quasi di un vero e proprio miracolo per fermare la corsa del francese verso il suo terzo titolo di campione del mondo. E ci è quasi riuscito, perchè si è dovuto arrendere per appena 3 lunghezze.
A tenere vivo il suo sogno fino all'ultimo c'è stato il successo di gara 1, maturato con una buona partenza dalla pole position ed una buona gestione della sua posizione dai tentativi di attacco proprio di Muller. Ad aiutarlo in questa situazione però ci sono stati gli interventi della
safety car, ormai una consuetudine in quel di Macao.
La direzione gara è stata costretta a mandare in pista la vettura staffetta in ben due occasioni: prima per un contatto avvenuto al primo giro tra
Andre Couto ed Alain Menù, poi, subito dopo il restart, per un nuovo incidente che ha avuto per protagonisti
Darryl O'Young e Mehdi Bennani. Due collisioni che hanno ridotto ad appena 4 giri la gara vera e propria, favorendo non poco
Huff.
Bob dunque si apprestava ad entrare nella gara decisiva della stagione con un gap di 13 lunghezze da colmare, quindi bisognoso di una vittoria in concomitanza di una gara no di
Muller, che non sarebbe dovuto andare oltre al quinto posto finale.
"Huffy" è riuscito a fare la sua parte fino in fondo, ma non è bastato: scattato dalla terza piazza, ci ha messo appena tre tornate per portarsi al comando del gruppo, scavalcando prima
Michel Nykjaer e poi
Tom Coronel. Da quel momento la sua corsa è stata un monologo, nonostante sia stato necessario anche un nuovo ingresso della safety car per l'incidente di
Gary Kwok al Mandarin.
Purtroppo per lui però
Muller è una sorta di computer in queste situazioni: non manca mai l'obiettivo. Con una gara molto accorta, infatti, l'alsaziano si è piazzato al terzo posto risalendo con due bei sorpassi piuttosto puliti ai danni di
Mehdi Bennani e di Nykjaer, che gli hanno consegnato il suo terzo alloro iridato per soli 3 punti.
Detto della lotta tra i due contendenti al titolo, va sottolineato il buon weekend di
Gabriele Tarquini, che ha chiuso le due manche rispettivamente al terzo ed al quarto posto. Ma anche l'ottimo secondo posto ottenuto da
Tom Coronel nella frazione conclusiva della stagione: l'olandese della
BMW si era portato al comando al via, ma poi non ha potuto resistere agli attacchi di un determinatissimo
Huff, che lo ha superato nel corso del terzo passaggio.
Così come è da incorniciare il weekend di
Michel Nykjaer, sempre nelle posizioni di vertice con la sua
Seat, ma soprattutto due volte sul gradino più alto del podio tra gli
Indipendenti. Anche in questo caso però si è trattato di una doppietta praticamente "inutile", dato che a festeggiare il titolo di questa speciale classifica è stato il connazionale
Kristian Poulsen, anche se per soli 2 punti.
WTCC - Macao - Gara 1
WTCC - Macao - Gara 2
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