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Loeb: "Set-up e duelli le cose che debbo migliorare"

L'ex rallysta della Citroën analizza il suo 2014, consapevole di avere davanti a sé una strada lunga e tortuosa...

Loeb:

Per Sébastien Loeb è tempo di bilanci. Il francese ha affrontato nel 2014 la sua prima avventura nel WTCC con la Citroën, dopo anni di grandi successi nei rally e qualche esperienza con le vetture GT e in Porsche Cup.

Il 9 volte Campione WRC aveva iniziato col botto a Marrakech, conquistando una spettacolare vittoria in Gara 2; con il passare del tempo, Loeb si è visto spesso battuto dai compagni di squadra, l'espertissimo Yvan Muller e José María López, poi laureatosi Campione del Mondo.

"Séb" ha sempre ammesso di essere entrato in azione nel WTCC per imparare e intraprendere una nuova sfida, dunque la sua prima annata al volante della C-Elysée TC1 numero 9 non è assolutamente da considerarsi negativa, pur sapendo che la strada da percorrere è ancora tanta per confermarsi al vertice.

"Penso che sia chiaro a tutti che la differenza l'abbia fatta la mia inesperienza - ha detto Loeb ad Autosport.com - Yvan correva già quando aveva 10 anni, è qui che ho sofferto."

E' chiaro che le gare in pista sono tutta un'altra cosa rispetto ai rally, dove corri contro il cronometro. Schierarsi su una griglia del WTCC, poi, significa accettare battaglie ruota a ruota che richiedono freddezza e cattiveria: "Se si guardano i risultati della stagione risulta subito all'occhio che ho perso parecchi punti in gara 2. Pechito e Yvan sono molto più bravi a superare, io faccio ancora fatica ad adattarmi ai duelli serratissimi e a valutare quando e dove poter tentare un sorpasso, così come devo crescere nel difendere la mia posizione in gara dagli assalti degli avversari. Gareggiare nel traffico è ancora un problema per me."

Un altro fattore chiave che ha un po' penalizzato Loeb è stata la scelta dei giusti set-up: "Nei rally puoi anche non aver quello perfetto, ma riesci comunque a fare buoni tempi; parecchie volte mi è capitato di non modificarlo durante le Prove Speciali e alla fine ho realizzato dei crono buonissimi. E' tutta questione di feeling. Nel WTCC, invece, ogni circuito richiede un assetto specifico e spesso ho fatto fatica a trovare quello giusto."

Loeb si appresta ad affrontare la seconda stagione nel Mondiale Turismo con le idee molto più chiare e un po' di esperienza in più; il transalpino potrà anche fornire indicazioni importanti al proprio team, che l'anno prossimo debutta come squadra privata con due C-Elysée, una delle quali affidata a Mehdi Bennani.

Loeb contro tutto e tutti: "Pechito" López, il Campione. Muller, il leone ferito. E se stesso, ovvero gli affamatissimi ragazzi della Sébastien Loeb Racing.

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