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Lopez: "Ho scoperto Vila Real solo al simulatore!"

Il pilota argentino della Citroen analizza i rischi della prossima trasferta in Portogallo

Amici di Omnicorse, siamo alla vigilia di una delle gare più insidiose dell'anno. Una pista veloce e quasi sconosciuta verso la quale occorrerà prestare molta attenzione. Prima di addentrarmi nell'evento portoghese, volevo fare una piccola divagazione sul calcio. Solo per dire quanto sia dispiaciuto della sconfitta dell'Argentina nella finale di Coppa America. Nel mio Paese siamo tutti tifosi in quanto il calcio, come in Italia, è lo sport principale quindi anche io seguo le gesta della Nazionale. Sono andato a Parigi a vederla nel pub di un mio amico, ma è andata male. Sono ventiquattro anni che non vinciamo a livello internazionale, e ora che abbiamo una squadra molto forte, abbiamo perso la seconda finale in due anni. Pazienza, alla fine è solo un gioco, ma ammetto che mi dispiace.

VILA REAL UN MISTO FRA NORDSCHLEIFE E MACAO
Meglio allora focalizzarsi sulla prossima gara in Portogallo dove ovviamente proverò a dare qualche soddisfazione al mio Paese. Come dicevo prima, da quello che abbiamo potuto capire, si tratta di una pista molto esigente, veloce, difficile e pericolosa. Un misto fra il Nordschleife e Macao, un circuito insomma in cui sarà necessario usare bene l'intelligenza. Essere veloci e non fare danni, cosa quest'ultima che sembrerebbe molto facile. Ho visto delle immagini di una Porsche che passa in una curva a quasi 250 Km/h. Da quello che s’intuisce è abbastanza impressionante. Quanto, lo capirò solo quando mi recherò di persona ad ispezionare il circuito. Si corre su una pista cittadina che, come Macao, diventerà sempre più veloce con il passare dei giri. Sarà necessario sapersi adattare all'evolversi delle condizioni dell'asfalto. Modificare lo stile di guida e la macchina in funzione dei nuovi parametri. È una cosa che succede normalmente in tutti i circuiti, ma in quel caso si è in possesso dell'esperienza degli anni precedenti e quindi si sa che direzione prendere. A Vila Real tutto questo non sarà possibile perché nessuno conosce realmente cosa ci aspetta.

L’APPROCCIO DEVE ESSERE MOLTO CAUTO
Io poi, su questo tipo di piste, cerco sempre di avere un approccio guardingo. Nel 2011 sul circuito cittadino di Santa Fè, nel turismo argentino, ho avuto un brutto incidente. Per fortuna non ho avuto problemi fisici, sono uscito con le mie gambe, ma ho distrutto la macchina e la domenica non ho potuto disputare la gara. Conosco quindi la gioia che può dare vincere su circuiti particolari come questi, ma conosco anche la sofferenza che ti danno quando dai loro troppa confidenza. Quanto è facile buttare via un risultato ormai acquisito. Il limite bisognerà raggiungerlo con intelligenza e nei punti dove si è davvero sicuri di poterlo fare.

LA PISTA (NON DEFINITIVA) PROVATA AL SIMULATORE
Nessuno di noi la conosce davvero questa pista del mondiale. Non ne ho parlato con Yvan e Séb, ma l'ho fatto con i miei ingegneri in Citroen e non sappiamo realmente cosa aspettarci. L'ho provata al simulatore, ma abbiamo un layout che non è neppure quello definitivo. Mi hanno detto che ci sono state delle modifiche ad una chicane, quindi un’incognita ulteriore. Non sappiamo il tipo di asfalto o come saranno i cordoli e i muri che delimitano il tracciato. Abbiamo un'idea di massima. La verità la scopriremo solo sul posto.

YVAN E SEBASTIAN HANNO RECUPERATO PUNTI
Non so neppure se potremo partire con il ruolo di favoriti. Personalmente credo che la Honda potrà dire la sua, perché su queste piste di trazione le Civic si sono dimostrate molto forti. Lo abbiamo visto anche al Paul Ricard quanto fossero ostiche da passare. Nelle ultime gare inoltre i miei compagni di squadra sono stati molto molto vicini. Yvan ha recuperato dei punti e Loeb ha vinto delle gare. Dovrò guardarmi prima di tutto da loro visto che utilizzano una C-Elysée identica alla mia e sono maledettamente forti. Però ripeto, sono tutte impressioni basate sulla teoria. La cosa importante sarà come sempre evitare di distruggere la macchina e fare il maggior numero di punti possibile. Ovviamente cercherò di guadagnarli, ma prima di tutto non bisognerà perderne. Se finirò questa prima parte di stagione con quaranta punti di vantaggio, potrò permettermi di perderne dieci ad ogni appuntamento dei quattro che mancano. Questo significherà minore pressione, non essere costretto ad attaccare a tutti i costi e poter amministrare. Massima concentrazione dunque e nessuna distrazione.

TUTTI FARANNO IL TIFO PER TIAGO MONTEIRO
In Portogallo poi tutti faranno il tifo per Tiago Monteiro e spero che non tornino a galla gli episodi del Paul Ricard. Non mi sono tanto piaciute le uscite di Tiago su Twitter quando ha rivelato le immagini della sua camera-car per dimostrare le sue ragioni. Non credo che quelle immagini abbiano chiarito la situazione o raccontato altre verità. Ho fatto un tentativo di disturbo all'esterno, lui mi ha visto, ha tentato un difesa con una manovra che non mi ha lascito spazio di reazione e ci siamo toccati. Tutto qui. Un incidente di gara giudicato tale dai commissari. Mi dispiace moltissimo che sia capitato a lui perché abbiamo un bel rapporto e non voglio che venga rovinato da queste cose. Purtroppo lui ha perso molto in quell'incidente e quindi posso capire le sue reazioni. Adesso però basta. Concentriamoci su questo nuovo evento sconosciuto a tutti. Le emozioni per voi non dovrebbero mancare. Come sempre avrò bisogno del vostro supporto.

 

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