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Intervista doppia: Sébastien Loeb & Yvan Muller

I francesi della Citroën parlano l'uno dell'altro in attesa delle gare di casa al Paul Ricard.

I francesi della Citroën si apprestano ad affrontare le gare del WTCC di Le Castellet. Ecco cosa ne pensa Sébastien Loeb di Yvan Muller... e viceversa!

Cosa significa correre al Paul Ricard per te?
Muller: “Il Paul Ricard ha una grande storia alle spalle e tante avventure da raccontare. La prima volta che ci andai ero bambino, fu per il GP di F1 del 1982. Ero alla curva “Signes” e Jochen Mass andò a sbattere sotto la tribuna; si fermò lì, io ero a 10m. La pista è molto cambiata da allora.”
Loeb: “Al Paul Ricard feci la prima gara in pista; era il 1997 nel MG Trophy. Dominique Heintz, mio socio, ci correva. A volte faceva anche i rally, quella volta fra i vari piloti invitati chiamò anche me. Fu una bella esperienza perché vinsi. Dopo quella volta ho fatto altre cose, come il primo test su una F1, oppure in moto; lì ho anche guidato la Peugeot e la Pescarolo di Le Mans. Su questa pista ho provato diverse vetture.”

Sébastien, qual è il tuo primo ricordo di Yvan?
Loeb: “Quando correva il Trofeo Andros. All’epoca era molto famoso in Francia e io lo conobbi proprio attraverso quello; non c’era una gran cultura dei motori, ma lui è alsaziano come me e se ne parlava molto nella nostra regione perché era al top.”

Yvan, qual è il tuo primo ricordo di Sébastien?
Muller: “Lo incontrai ad una gara su ghiaccio, ci trovammo nello stesso club che ci dava la licenza e il presidente arrivò con lui. Aveva appena iniziato coi rally e il presidente disse che sarebbe stata una star del futuro; aveva ragione! Io correvo con la Opel e mi chiesero se c’era possibilità di entrare in squadra; non accadde, ma ci provai.”

Chi è il più bravo dei due?
Loeb: “Io nei rally e lui in pista!”

A quanto pare l’Alsazia sforna talenti dei motori…
Muller: “Anche la Sauerkraut! E’ una nostra specialità, forse è grazie a questo!”
Loeb: “Io non ne mangio un gran che, preferisco la birra!”
Muller: “Io non bevo birra! Ecco perché tu hai vinto 9 Mondiali e io solo 4! L’Alsazia ha una grande cultura motoristica. All’epoca c’era Bob Wollek. La Bugatti è costruita da noi. La fabbrica Peugeot è vicino a noi. Bruno Spengler è originario dell’Alsazia, non del Canada.”
Loeb: “Sebastian Vettel non è nato lontano dall’Alsazia!”

Cosa ne pensi di Sébastien?
Muller: “Quando correva nei rally io ero già in pista e ci incontrammo poche volte al FIA prize-giving e qualche altro evento del genere. Mi piace il suo modo di fare, ma non mi piace quando arriva tardi; non è mai puntuale! No, vabbè, facciamo solo 10 minuti di ritardo… diciamo che quello è il suo orario, mentre io sono sempre in anticipo! In pista lui ha un modo perfetto di gestire la pressione e lo stress.”

Cosa ne pensi di Yvan?
Loeb: “Se c’è qualcosa che non gli va a genio te lo dice senza mezzi termini, è molto diretto. E’ bello lavorare con un ragazzo così perché c’è sempre chiarezza. In pista ognuno prova a dare tutto, con lui mi piace lavorare.”

Ti ha aiutato molto nel tuo approccio con il WTCC?
Loeb: “Certo, averlo il squadra ha aiutato me e il team a crescere e sviluppare l’auto grazie alla sua grande esperienza. Confronto i miei dati con i suoi e mi dà un sacco di consigli, penso sia il miglior aiuto che si possa avere a fianco.”

Sébastien non ha la tua stessa esperienza in pista, per te è un problema quando va più forte?
Muller: “No. E’ vero, io sono più esperto, ma lui ha vinto 9 Titoli WRC e comunque se guardi la sua carriera in pista ha già avuto modo di fare esperienza. Ha concluso 2° una 24h di Le Mans, io no. Nella guida non ha molto da imparare da me, sa valutare e cambiare stile quando serve.”

Se in pista vi dovesse capitare di toccarvi, come risolvereste la cosa?
Muller: “E’ successo a Shanghai lo scorso anno, non me lo sono dimenticato. Sono io in credito ora!”
Loeb: “Non mi ha mai distrutto l’auto, però mi ha spinto sull’erba una volta, quindi diciamo che ho un debito a metà!”
Muller: “Sono le gare, a volte capita. Ogni gara è diversa.”
Loeb: “Tutti possono sbagliare, anche lui ha fatto il mio stesso errore con Hugo Valente. Per noi è sempre più difficile perché lottiamo fra compagni di squadra, cosa che io vivo anche peggio. Non vorresti mai finire addosso ad un tuo compagno, ma se provi a sorpassare a volte può succedere.”
Muller: “A Shanghai ovviamente ci ho rimesso io, anche perché ho perso dei punti per il campionato. Può capitare fra di noi, come con chiunque altro. Non vorresti accadesse e quando succede sai che la prossima volta dovrai fare più attenzione. E’ molto importante.”

Parlando di vacanze, che posto della Francia consigliate?
Muller: “Entrambi abbiamo casa nel sud-est del paese perché è più comodo. Ma anche la costa ovest è bella. Diciamo che la Francia è bella ovunque tu vada.”
Loeb: “Sono d’accordo. Bella la costa, belle le Alpi.”

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