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Huff: "A Mosca non abbiamo nulla da perdere"

Il britannico è pronto per la gara di casa della Lada e vuole mostrare le qualità della Vesta TC1.

Rob Huff è entrato a far parte della LADA Sport nel 2014, anno in cui è riuscito a conquistare due vittorie contribuendo alla crescita del team russo. Il 35enne britannico è ora pronto per mostrare le qualità della nuovissima Vesta TC1 ai tifosi del Moscow Raceway, teatro delle prossime gare del WTCC.

Cosa significa correre con la LADA la gara di casa del WTCC?
“Quest’anno sarà molto speciale. La prima volta che corsi al Moscow Raceway fu due stagioni fa quando ero in un team privato tedesco. Nel 2014 con la LADA affrontammo il weekend di casa, ma le cose sono molto cambiate in questi 12 mesi. Siamo più preparati e il nuovo sponsor Rosneft ci sta aiutando parecchio. Lo scorso anno eravamo molto in difficoltà, la vettura non era competitiva, oggi è tutta un’altra storia. Fortunatamente abbiamo avuto una settimana in più per sviluppare la macchina dopo le gare in Germania.”

Quanto aiuterà il tifo dei fan locali?
“I russi sono molto legati alla propria terra, soprattutto perché parliamo di LADA e di Rosneft, azienda petrolifera locale. Quando tornammo in Russia per Natale, dopo i successi di Pechino e Macao, il benvenuto è stato calorosissimo, una delle cose più belle che abbia mai visto. E’ speciale, non c’è dubbio che la passione e la vicinanza dei tifosi russi possa aiutarci.”

Come descriveresti la stagione 2015 in LADA ad oggi?
“In Argentina abbiamo corso con due sole auto perché la terza non era stata preparata in tempo. Siamo arrivati molto indietro in termini di test e sviluppo, non conoscevamo ancora bene la vettura. Il miglior tempo in Q1 è stata una sorpresa anche per noi, ma è stato un fuoco di paglia e i problemi sono saltati fuori. L’auto è stata subito molto veloce, però ci sono state delle noie tecniche e dei guasti meccanici. Ogni piccola cosa richiede tempo e comunque va omologata. Il più dei test li abbiamo fatti in gara e nelle Prove Libere, quindi capite che non è facile. Comunque siamo molto più avanti rispetto allo scorso anno, quando la macchina era molto più lenta. Sicuramente è meglio avere una vettura capace di essere velocissima sempre e sorprendere.”

Cosa bisogna fare per migliorare l’affidabilità?
“Ci vuole sempre un po’ di fortuna, ogni Campione del Mondo te lo può confermare. Non basta avere l’auto migliore e il team più bravo. Quest’anno non siamo stati molto fortunati, ma la nostra posizione ci consente di correre senza nulla da perdere. Dobbiamo essere pronti a sfruttare ogni possibilità, è così che si affrontano le gare. Sappiamo quali sono i nostri punti deboli e stiamo cercando di risolverli.”

In effetti non sei stato molto fortunato quest’anno; sei un po’ scocciato?
“Certamente, ma a fine gara ci sono sempre due modi di vedere le cose, soprattutto quando parliamo di serie turismo. La sfortuna mi ha messo K.O. in alcune occasioni, anche per errori di altra gente, ma io ho sempre fatto la mia gara senza danneggiare nessuno. In Germania ci siamo trovati nella bagarre in Gara 1, ma nella seconda è andato tutto benissimo, pur partendo dal fondo. Quest’anno si sono visti davvero tanti contatti, ma se pensate alle monoposto, lì non sarebbe possibile continuare perché la vettura è più fragile.”

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